Era il primo incontro non titolato della storia dell’Ultimate Fighting Championship ad essere disputato sulla distanza delle cinque riprese. Mark Munoz non ne ha però avuto bisogno.
Grazie al suo grande wrestling (due volte All-American) ed al suo brutale Ground and Pound, Munoz è riuscito presto ad imporre il suo stile di combattimento su un Leben mai realmente pericoloso, seppur avente il merito di aver subìto, senza evidenti problemi, colpi che avrebbero messo a dormire la stragrande maggioranza dei fighter in circolazione.
L’incontro finisce al termine del secondo round a causa di un taglio fortemente sanguinante e profondo che non permetteva più a Leben di vedere dall’occhio in questione.
“E’ difficile combattere quando sei soffocato dal sangue” ha affermato Leben dopo l’incontro. “Mi ha preso bene. C’era sangue ovunque. E’ stato campione nazionale nella lotta. Avrò bisogno di dedicare maggiore attenzione al mio gioco a terra dopo questo incontro. Volevo tenere il combattimento in piedi, ma mi ha sovrastato nel wrestling. Giù il cappello di fronte a Munoz.”
“Chris Leben è un fighter molto duro” ha replicato Munoz ai microfoni di Joe Rogan. “Sapevo di dover fare molta attenzione al suo sinistro. Ho dovuto mettere da parte il mio istinto da rissaiolo ed usare il mio wrestling.”
Prima di lasciare l’ottagono Munoz ha anche lanciato un chiaro messaggio alla dirigenza:
“Ho fatto la mia gavetta in questa classe di peso. Credo di meritare una title shot. Anderson Silva è di gran lunga il miglior fighter Pound for Pound. Ha tutto il mio rispetto. Lo considero un amico, ma credo di meritare una title shot.”
BARAO ROVINA IL DEBUTTO IN UFC DI PICKETT
Sembrava dover essere l’incontro giusto per presentare Brad Pickett al suo nuovo pubblico. Così non è stato.
Renan Barao ha offerto una prova superlativa contro un avversario di livello, ponendosi così prepotentemente come uno dei migliori pesi gallo della federazione.
L’incontro inizia subito su ritmi molto alti con i due a scambiare a viso aperto. Entrambi mettono a segno colpi pericolosi, ma Barao entra con una potente ginocchiata e una combinazione di pugni che mandano al tappeto il proprio avversario, guadagna il suo back in maniera davvero impressionante e lo sottomette per mezzo di una Rear-Naked Choke che forza Pickett alla resa.
“Ho avuto un camp davvero duro.” ha affermato Barao dopo l’incontro. “Abbiamo fatto del nostro meglio. Mi sono allenato per tutte le fasi del combattimento. Mi sento molto completo ma ho ancora diversi aspetti da migliorare. Farò del mio meglio nei prossimi incontri.
Quando l’ho colpito con la ginocchiata, sapevo che sarei potuto partire con la combinazione. Poi sono saltato sulla sua schiena e l’ho sottomesso.”
Barao guadagna così la diciassettesima vittoria consecutiva, ponendosi come uno dei migliori fighter della propria classe di peso.
ALVES IN MENO DI QUATTRO MINUTI
Non il migliore dei benvenuto in UFC per Papy Abedi. Il talentuoso 33enne (8-0 prima dell’incontro) con un forte background nel Judo è stato forse mandato prematuramente contro un fighter del livello di Thiago Alves.
Al brasiliano bastano infatti tre minuti e trentadue secondi per mandare Knockdown il proprio avversario, seguirlo a terra, proseguire la sua azione in Ground and Pound costringendolo ad offrirgli la schiena, per poi chiudere una Rear-Naked Choke che gli consente di guadagnare la sua prima vittoria per sottomissione in UFC. Secondo successo negli ultimi tre incontri per Alves.
Per quanto riuarda Abedi, prima di giudicarlo, aspettiamo di vederlo contro un avversario più abbordabile, sperando che Joe Silva sia questa volta più equo nella scelta.
PEROSH SOTTOMETTE DIABATE
Era uno dei più classici match striker vs. grappler. Molti si aspettavano un Diabate in grado di surclassare in piedi Perosh, ma l’australiano è riuscito invece ad attendere pazientemente l’occasione per portare a terra il suo avversario, per fare poi ciò che voleva al suolo.
Già negli ultimi minuti del primo round ci si era accorti del fatto che Perosh a terra avrebbe potuto fare il bello ed il cattivo tempo, chiudendo la ripresa in pieno controllo del suo avversario al suolo.
Nel secondo round Perosh riesce infatti a portare di nuovo giù il proprio avversario, a dominarlo e chiudere una Rear-Naked Choke che non ha lasciato scampo al francese.
Con questa vittoria Perosh si porta così a 2-1 in UFC e si conferma un temibile lottatore con nove sottomissioni nelle sue dodici vittorie in carriera.
ETIM IN SOLI 17 SECONDI
Dopo quasi due anni lontano dall’ottagono, Terry Etim torna e lo fa in “Devastating fashion” per dirla all’americana.
Bastano infatti soli diciassette secondi all’inglese per sfruttare un tentativo di Double Leg del suo avversario e chiudere una ghigliottina che gli consente di guadagnare la quinta vittoria nelle sue ultime sei apparizioni.
“Sono tornato ora!” ha affermato Etim dopo il match. “Sono pronto per lasciare il segno nella categoria delle 155 libbre.”
Negli INCONTRI PRELIMINARI
Chris Cariaso batte Vaughan Lee per Decisione (Non unanime) R3 5:00
Che Mills batte Chris Cope per TKO (Ginocchiate e pugni) R1 0:40
Michihiro Omigawa batte Jason Young per Decisione (Unanime) R3 5:00
Philip De Fries batte Rob Broughton per Decisione (Unanime) R3 5:00
John Maguire batte Justin Edwards per Decisione (Unanime) R3 5:00
I BONUS DELLA SERATA vanno a
Brad Pickett e Renan Barao per il Fight of the Night
Che Mills per il KO of the Night
Terry Etim per la Submission of the Night
Appuntamento a sabato prossimo col debutto dell’UFC su FOX. Un debutto col botto grazie al match stellare tra Cain Velasquez e Junior Dos Santos, con in palio la cintura dei pesi massimi dell’Ultimate Fighting Championship.