Per quasi cinque minuti Maynard ha assaporato il sogno di indossare la cintura dei pesi leggeri UFC. Nel primo round infatti l’americano, con quasi 100 colpi andati a segno, manda in enorme difficoltà Edgar trovatosi più volte ad un passo dall’essere finito. Finalizzazione però non riuscita con Frankie che mostra un cuore enorme sopravvivendo in tutte le occasioni.
Nel secondo round il campione torna il fighter che conosciamo e si aggiudica la ripresa grazie a buone combinazioni, un grande footwork e un bellissimo slam.
Terzo, quarto e quinto round sono stati molto più equilibrati, con alcuni buoni colpi e un paio di takedown di Maynard nel terzo, alcuni atterramenti e un tentativo di Standing Guillotine per Edgar nel quarto e un ultimo round molto chiuso. Va comunque fatto notare come Maynard, il wrestler considerato più forte alla vigilia, abbia nel complesso subito più takedown e più sprawl nel corso del match.
Al termine della contesa i giudici dichiarano un 48-46 46-48 47-47 che scontenta entrambi i fighters, ma consente ad Edgar di mantenere il suo titolo.
“Credo di aver vinto il primo, il terzo ed il quinto round. Il quinto è stato molto chiuso, ma credo di aver dettato il passo e per questo di averlo vinto. Questo è quello che penso. Ritengo che il primo round fosse un 10-8 e di aver vinto poi il terzo e il quinto.” ha affermato Maynard nell’intervista post match.
STANN DISTRUGGE LEBEN
L’ex campione WEC e ufficiale dei Marines degli Stati Uniti d’America Brian Stann, impiega poco più di tre minuti e mezzo per sbarazzarsi del pericoloso Chris Leben.
Stann chiude il match per colpi dopo tre minuti di scontro a viso aperto. Nemmeno la proverbiale mandibola d’acciaio di Leben è riuscita a salvarlo dal TKO. “The Crippler” è stato decisamente aggressivo e in costante avanzamento verso il proprio avversario badando però poco alla difesa e chiedendo troppo anche alla sua mandibola che, dopo aver retto alcuni colpi molto pesanti, si è dovuta poi arrendere ad un preciso e potente gancio destro. Una volta Knock Down, Stann ha poi chiuso il match in Ground and Pound.
Dopo l’incontro l’ex ufficiale dei Marines, visibilmente commosso, ha dedicato la vittoria ad un suo collega scomparso in settimana nel corso di una missione e ha poi commentato così il match: “Mi sento molto bene. Ho chiesto Chris Leben perchè lui è il più duro del roster UFC e avevo bisogno di mettere alla prova me stesso. Volevo combattere i migliori e ho combattuto con il migliore. Poteva finire così per entrambi stanotte. E’ semplicemente stata la mia serata.”
Stann vince così il suo quarto match degli ultimi cinque disputati, divenendo il secondo atleta a riuscire a mandare KO Leben (il primo fu Anderson Silva).
SILVA DOMINA VERA
Thiago Silva infligge a Brandon Vera la terza sconfitta consecutiva che lo mette a rischio taglio dalla federazione.
Tre round sostanzialmente uguali con Vera che parte molto bene in piedi con la sua Thai davvero di livello, ma che poi viene presto portato schiena a terra e neutralizzato fino alla fine del round.
Proprio Vera prima del match aveva rilasciato diverse interviste asserendo di voler mostrare a tutti le sue abilità al suolo. L’americano invece ha dimostrato di essere assolutamente incapace di creare qualcosa dalla posizione di schiena a terra e questo, più di ogni altra cosa, potrebbe avere un gran peso sulle decisioni dell’Ultimate Fighting Championship.
Buona prestazione dunque per Silva che però non è stato messo molto alla prova da un avversario in questa occasione non all’altezza.
KIM GUADAGNA LA VITTORIA PER DECISIONE
Il sud coreano Don Hyun Kim rimane imbattuto vincendo per Decisione unanime su Nate Diaz, fratello del più famoso campione della Strikeforce Nick.
Kim si aggiudica il match per 29-28 29-28 29-28 dimostrando di essere un grappler superiore rispetto al già preparatissimo Diaz.
I due danno vita ad alcune fasi di lotta a terra davvero entusiasmanti con il pubblico di Las Vegas acclamante.
“Volevo molto combattere in piedi con lui ma, per il modo in cui si stava comportando nell’ottagono, ho pensato solo a batterlo. Questo è il motivo per il quale l’ho atterrato e avete assistito ad un grappling match.”
Prima di queste dichiarazioni però il primo messaggio di Kim è stato molto chiaro: “Il mio nome è ‘Stun Gun. Voglio GSP!”
GUIDA PER GHIGLIOTTINA
Clay Guida chiude il match con l’ex campione del Pride FC Takanori Gomi a 4:27 del secondo round con una bella ghigliottina.
Un Guida che tiene uno stile davvero poco ortodosso e, per la verità, decisamente non bello da vedere, nel primo round mette a segno un Head Kick, un takedown e un buon lavoro a terra dalla mezza guardia, con Gomi mai in grado di prendergli le misure.
Nella seconda ripresa il giapponese entra con una ginocchiata che però permette a Guida di portarlo nuovamente a terra e preparare una ghigliottina dalla mount. Una volta stretta la presa, Gomi si lascia ribaltare nella guardia del suo avversario, vedendosi poi costretto alla resa.
Una vittoria di grande prestigio dunque per Guida, avendo battuto colui che per diversi anni è stato considerato il miglior peso leggero al mondo.
Brutto periodo invece per Gomi che subisce la seconda sconfitta in tre match disputati dopo l’approdo in UFC.
Negli INCONTRI PRELIMINARI
Jacob Volkmann batte Antonio McKee per Decisione (Split) R3 5:00
Daniel Roberts batte Greg Soto per Sottomissione (Kimura) R1 3:45
Diego Nunes batte Mike Thomas Brown per Decisione (Split) R3 5:00
Brad Tavares batte Phil Baroni per TKO (Ginocchiate e pugni) R1 4:20
Dustin Poirier batte Josh Grispi per Decisione (Unanime) R3 5:00
Jeremy Stephens batte Marcus Davis per KO (Pugno) R3 2:33
I BONUS DELLA SERATA vanno a
Frankie Edgar e Gray Maynard per il Fight of the Night
Jeremy Stephens per il KO of the Night
Clay Guida per la Submission of the Night
Appuntamento dunque al 22 gennaio con l’UFC Fight for the Troops II.