18.000 spettatori ieri hanno seguito il 110° evento UFC alla Acer Arena di Sidney. Per il primo evento Australiano l’Ultimate Fighting Championship ha riservato una card davvero ricca, con nomi di assoluto livello come Antonio Rodrigo Nogueira, Wanderlei Silva e Mirko “CroCop” Filipovic. Confrontando questa card con le altre svolte al di fuori del continente americano, possiamo certamente dire che l’Australia può ritenersi ampiamente soddisfatta. Un evento in cui si è visto un po di tutto, tra belle sottomissioni, bei KO ed incontri lottati davvero senza risparmiarsi.
Entrando nello specifico della card mandata in onda nel pay-per-view, il primo incontro trasmesso è stato
MIRKO “CROCOP” FILIPOVIC vs ANTHONY PEROSH
In molti aspettavano il ritorno di CroCop dopo le ultime prestazioni tutt’altro che esaltanti in UFC. Prima di passare ai commenti, vi riassumo brevemente l’andamento dei 2 round andati avanti entrambi con lo stesso copione: l’incontro è tutto “camminato” con Perosh che indietreggia e Mirko che lo segue. Ogni tanto l’australiano blocca improvvisamente il suo passo all’indietro per esplodere in avanti con pugni o con tentativi di takedown, ma CroCop è sempre molto attento e non si lascia mai sorprendere dai colpi dell’avversario, annullando anche tutti i tentativi di atterramento con un ottimo sprawl e prendendo, non molto di frequente, anche lui l’iniziativa con dei colpi che però non lasciano particolarmente il segno.
La chiave di volta del match si ha nella seconda metà della seconda ripresa quando, per la prima volta, Filipovic dopo l’ennesimo sprawl accetta per qualche istante di rimanere a terra ed agire in ground and pound. Durante quest’azione va a segno con una gomitata che provoca una profonda ferita sulla fronte dell’australiano che inizia immediatamente a sanguinare copiosamente. L’arbitro sembrerebbe intenzionato a fermare l’incontro, ma il medico da il suo benestare con Perosh che, a sua volta, afferma di voler proseguire. L’incontro quindi riprende, Mirko riparte molto aggressivo per cercare di finire subito il match ma, a parte un ground and pound molto più potente di quelli visti in precedenza, non si vede molto altro. Si arriva dunque al suono della sirena che decreta la fine del secondo round e, una volta controllato nuovamente, Perosh viene definitivamente bloccato per stop medico. Vittoria dunque per TKO per Mirko CroCop che a fine round, molto elegantemente, ringrazia ai microfoni di Rogan il suo avversario per aver accettato l’incontro con due giorni di preavviso. Ringraziamenti che il pubblico apprezza molto, ripagandolo con un forte applauso.
Arrivando ai commenti sull’attesa prestazione del croato, cosa dire. CroCop ha offerto una prestazione sicuramente molto più convincente rispetto alle sue ultime apparizioni, ma onestamente sembra ancora lontanissimo dalla macchina da guerra che tutti noi conosciamo. Se consideriamo che combatteva contro un signor nessuno che ha accettato l’incontro con due giorni di preavviso e che non è nemmeno un peso massimo (generalmente combatte nei massimi leggeri) ci saremmo aspettati molto di più. In difesa si è comportato ottimamente, ma nella fase offensiva ha lasciato a desiderare. A sua discolpa però c’è da dire che combattere con un avversario che non fa altro che indietreggiare, per uno striker non è di certo una situazione comoda.
Aspettiamo di rivederlo contro un avversario degno e che abbia il fegato per affrontarlo in maniera più convinta.
Il secondo match trasmesso in PPV è
KEITH JARDINE vs RYAN BADER
Un buon incontro combattuto più o meno tutto nella stessa maniera, con Jardine maggiormente efficace in piedi e Bader che molto spesso tenta il takedown. Nel primo round dopo 2 minuti di scambi in piedi, Bader riesce a portare a termine un takedown e a lavorare molto nella fase a terra (molto più nel controllo e nel posizionamento piuttosto che nei colpi). Jardine dal canto suo dimostra di saper difendersi egregiamente al suolo e dopo aver praticamente annullato la pericolosità del suo avversario a terra, riesce a legare e a bloccare la posizione. L’arbitro quindi si vede costretto ad interrompere ed a far ripartire in piedi. Qualche scambio e il round finisce.
Una seconda ripresa totalmente a favore di Jardine che, molto più incisivo del suo avversario nella fase di stand-up, lo costringe a tentare continui takedown che però vengono tutti ben difesi. Avendo nel suo team gente come Rashad Evans e George St. Pierre, di certo il suo wrestling non può che essere buono.
Nel terzo round il copione è lo stesso fin quando Bader non colpisce Jardine con un destro che visibilmente lo stordisce. Una volta accortosi dell’occasione, Ryan parte con una flying knee che manda Jardine contro la rete e poi lo raggiunge con un potente sinistro al mento che anticipa il tentativo di clinch del suo avversario. KO dunque per Ryan Bader che rimane imbattuto in carriera con un record di 11-0.
A questo punto viene trasmesso un match preliminare, quello tra
CHRIS LYTLE e BRIAN FOSTER
Un match molto veloce, che parte subito con potenti scambi di pugni a viso aperto, ai quali Lytle ci ha ormai piacevolmente abituato, fino ad arrivare alla lotta in piedi. Foster riesce a guadagnare il back del suo avversario, il quale però esegue immediatamente una capriola in avanti alla quale segue un immediato e spettacolare tentativo di leva alla gamba con il quale Lytle riesce ad aggiudicarsi il match. Davvero un’azione spettacolare che giustamente gli fa guadagnare il bonus di 50.000 dollari per la “Submission of the night”.
Si ritorna dunque in diretta con il terzo match della card:
JOE STEVENSON vs GEORGE SOTIROPOULOS
Un match assolutamente spettacolare per gli amanti della lotta a terra!
Impossibile fare una cronaca del match per il ritmo elevatissimo e un numero pazzesco di tentativi di sottomissione di tutti i tipi: arm triangle, kimura, armbar, omoplata, ankle lock, anaconda, ghigliottina, quasi tutte tentate da Sotiropoulos. Entrambi mostrano un cardio fuori dalla norma, ma i round sono tutti a favore dell’australiano che a terra è un vera macchina. Ottimo Stevenson a riuscire a sopravvivere a tutte le situazioni sopra elencate, ma Sotiropoulos si porta giustamente a casa il match con una decisione unanime 30-27 30-27 30-27 davanti ad un pubblico in delirio sia per l’incontro visto, sia per la prestazione eccellente del loro rappresentante.
Con un BJJ del genere vedere l’australiano alla prova BJ Penn sarebbe davvero interessante. Il messaggio a Joe Silva è stato mandato!
Si arriva dunque all’attesissimo match tra
WANDERLEI SILVA e MICHAEL BISPING
Dopo delle dichiarazioni pre-match davvero infuocate, fa un certo effetto vedere Bisping offrire una stretta di mano a Silva prima dell’inizio del match e vedere questo ricambiare.
Il primo round inzia e dopo qualche scambio in piedi Bisping porta subito un takedown, dal quale però Silva riesce presto a rialzarsi. In piedi i due sembrano temersi a vicenda e vi è una iniziale fase di studio nella quale si vedono pochi colpi e non troppo decisi. Bisping parte con un altro takedown che riesce ma, anche questa volta, Silva riesce a rialzarsi subito. Ora in piedi è Silva a prendere maggiormente l’inziativa. Bisping tenta altri 2 takedown, questa volta però ben difesi dal brasiliano. Negli ultimi 5-6 secondi del round Silva parte con una delle sue famose scariche di colpi, che però non portano gli effetti voluti.
1° round: 10-9 Bisping
Nella seconda ripresa un round molto equilibrato. In piedi Bisping è molto più “scolastico” di Silva nello striking, ma fa bene il suo lavoro con un bel footwork e un buon uso del jab. Bisping porta a segno un takedown e un tentativo di armbar schiena a terra, ma la differenza la fa Silva quando, difendendo un altro tentativo riuscito di takedown di Bisping, chiude una ghigliottina serratissima dalla quale Bisping probabilmente non sarebbe mai uscito se non grazie al suono della campana.
2° round: 10-9 Silva
La terza ripresa si svolge tutta completamente in piedi, con Silva più aggressivo e alla esasperata ricerca del gancione destro risolutivo che però non arriva. Anche qui un round molto equilibrato, ma la differenza la fa il finale di ripresa quando Silva, dopo l’ennesima scarica di colpi riesce a raggiungere l’inglese con un destro che lo manda knock down, continuando l’azione in ground and pound fino al suono della sirena.
3° round: 10-9 Silva
Senza alcuna sorpresa Silva si aggiudica quindi la vittoria per decisione unanime 29-28 29-28 29-28.
Il taglio di peso nei middleweights porta dei notevoli benefici a livello prestazionale per il brasiliano, il quale sembra avere trovato di nuovo un bel cardio e esser tornato, non dico a livelli da title shot, ma comunque a livelli decisamente apprezzabili rispetto alle ultime prestazioni piuttosto opache.
Il suo prossimo match potrebbe vederlo opposto a Yoshihiro Akiyama nell’incontro che originariamente era stato fissato proprio per questa card.
Arriva il momento del main event ed entrano
ANTONIO RODRIGO “MINOTAURO” NOGUEIRA e CAIN VELASQUEZ
Sulla carta un match che ha fatto impazzire anche i bookmakers data l’assoluta impossibilità di fare un pronostico.
Questa era l’occasione giusta per vedere se Cain è un prodotto creato a “tavolino” dall’UFC, che finora aveva dato al forte lottatore solo strikers favorendogli un po il cammino, oppure il fighter è veramente il mostro apparso finora.
La risposta arriva dopo 2 minuti e 20 del primo round con Velasquez che manda knock down Nogueira con un destro-sinistro per poi finirlo con un potente quanto fluido ed esplosivo ground and pound che chiude il match.
Una prestazione assolutamente impressionante, con uno striking decisamente migliorato e di livello da parte di Velasquez, che in tutto il match ha ricevuto un solo jab dal quale però è partita la combinazione che ha chiuso l’incontro. Ottimo anche l’uso dei calci, potenti e tecnici.
Con questa devastante vittoria il giovane messicano si candida prepotentemente come miglior prospetto per la categoria dei pesi massimi insieme all’altro astro nascente Junior Dos Santos.
L’ultimo match trasmesso è quello tra
STEPHAN BONNAR e KRZYSZTOF SOSZYNSKI
Un match molto bello in cui i due in piedi mettono a segno un gran numero di colpi combattendo a viso aperto. Purtroppo però il match viene rubato a Bonnar in quanto sarebbe dovuto finire con un No Contest e non con una vittoria per TKO (Stop medico) per Soszynski, in quanto il taglio molto profondo nella fronte di Bonnar che ha costretto il medico a dichiarare concluso il match è arrivato da un colpo involontario non permesso (testata). L’arbitro ha invece erroneamente valutato il taglio provocato da una gomitata, dando quindi la vittoria all’atleta polacco.
Nei MATCH PRELIMINARI non trasmessi:
– Te-Huna ha sconfitto Pokrajac per TKO (colpi) al minuto 3:26 del 3° round
– Dollaway ha sconfitto Reljic per Decisione Unanime (29-28, 29-28, 29-28)
I BONUS DELLA SERATA sono andati a:
– Joe Stevenson vs George Sotiropoulos per il “Fight of the Night”
– Cain Velasquez per il “KO of the Night”
– Chris Lytle per la “Submission of the Night”
Appuntamento dunque al 21 marzo per il prossimo “UFC live on Versus 1” nel quale vedremo combattere anche il nostro portabandiera Alessio Sakara, in quello che è senza dubbio il match più importante della sua carriera che lo vede opposto a James Irvin!