It’s all over! E’ tutto finito: Fedor ha sconfitto Rogers. Non ditemi che non ve lo aspettavate? La sola sorpresa dell’ultimo match dell’indistruttibile russo é che Rogers é stato messo KO quando onestamente, contro il non troppo agile bestione americano, ci aspettavamo tutti la proverbiale “arm bar” al primo round. Nessuna sorpresa quindi. Fedor ha vinto ancora una volta contro un avversario non al suo livello sotto nessun punto di vista, né come fighter né come uomo e le interviste post match ne sono state lampante dimostrazione: Emelianenko ha elogiato l’avversario sconfitto mentre Rogers ha saputo solo lasciarsi andare ad una rancoroso e imbarazzante sproloquio. Rematch in vista? “Ma ci faccia il piacere!” avrebbe detto Totò. Non soffro di sdoppiamenti della personalità, sono lo stesso che nella scorsa edizione di questa neonata rubrica scriveva che Fedor non era imbattibile e non ho cambiato idea…
solo un pivellino o uno stolto può pensare che nelle MMA possa esistere il concetto di imbattibilità. Qui si parla di uno sport in via di definizione già altamente regolamentato e non di un film di Bruce Lee: pensare che Fedor sia il più forte peso massimo é cosa buona e giusta ma pensare che sia imbattibile é semplicemente ingenuo. Detto questo ringrazio i colleghi del sito che hanno letto e discusso l’articolo sul nostro forum e ovviamente tutti i visitatori che ugualmente hanno partecipato al dibattito qui o in altre sedi: questa rubrica esiste per essere letta e commentata, esiste per dividere le opinioni e per provocare discussioni e – dulcis in fundo – esiste per intrattenere. Per farvi trascorrere qualche minuto di lettura sul vostro sport preferito e non per pontificare: chi vi scrive é un appassionato che cerca il dialogo con altri appassionati. Provo e proviamo a fare del buon giornalismo sportivo su uno sport emergente ma ancora colpevolmente invisibile nel nostro paese. Chi mi conosce sa che reputo Fedor Emelianenko un fighter eccezionale, capace di evidenziare il lato mentale delle MMA – quello della cosiddetta “partita a scacchi”- il simbolo di uno sport che é perfetto bilanciamento tra armonia mentale e forza fisica. Iconograficamente parlando poi il fighter russo incarna, come nessun’altro, il sogno dell’uomo della strada, con il suo fisico imperfetto e il carattere mite: il praticante di MMA serio e irreprensibile nel quale si può facilmente e illusoriamente provare a identificarsi. E allora perché l’ho attaccato con tanta veemenza nella scorsa “Split Decision”? Perché credo onestamente che Fedor abbia il dovere verso i suoi fan di andare in UFC, perché é lì che lo aspettano le prossime sfide importanti ed é lì che lo attendono i più calorosi fan di questa disciplina. E’ lì che deve prendersi la prestigiosa cintura dei massimi che gli spetta, altro che la ridicola cintura WAMMA! Credo (e non sono il solo, basti dare uno sguardo alla stampa internazionale di settore) che il russo non sia libero di scegliere e credo che la sua carriera sia stata guidata da un management tutt’altro che limpido e credibile (M-1 Global? Cosa?). Mi spiace però che non sia stata colta l’ironia dello scorso numero di questa rubrica, pensavo di essere stato chiaro quando scrivevo :“…Eccoci quindi, tra serio e faceto, alla conclusione di questa Split decision e alle 10 buone ragioni per cui Brett Rogers potrebbe sconfiggere Fedor Emelianenko…”. L’espressione “tra serio e faceto” e l’uso del condizionale non sono stati casuali e le considerazioni che ho fatto avevano la chiara intenzione di amplificare la notizia che un “underdog” come Rogers “avrebbe potuto”, in una giornata fortunata, sconfiggere o perlomeno impensierire “l’Ultimo Imperatore”. Se questa idea non ci avesse nemmeno sfiorato avremmo assistito al match senza il minimo entusiasmo – se non quello di rivedere Fedor in azione – e quindi avremmo perso tempo a seguire un main event non degno di tal nome. Se l’articolo l’avessi intitolato “Ecco perché Fedor farà a pezzi Rogers”, questa rubrica non l’avreste probabilmente nemmeno letta e ora non sareste nuovamente qui a leggerla. Nelle scuole di giornalismo, una delle prime regole che si insegnano agli allievi é che un cane che morde un uomo non é una notizia, mentre un uomo che morde un cane é una grande notizia! Io ho semplicemente applicato questa regola base e continuerò ad applicarla nelle prossime edizioni di “Split Decision”: una rubrica per dividere le opinioni sulle MMA. Per questa volta insomma l’ ”underdog” non ha morso l’Ultimo Imperatore…