Sara McMann si aggiunge alla già lunga lista di lottatori dell’UFC insoddisfatti con l’accordo realizzato con la Reebok, che vestirà in modo esclusivo gli atleti a partire dal prossimo Luglio.
Queste le parole di Sara McMann ai microfoni di The MMA Hour sull’accordo tra UFC e Reebok:
Credo sia un argomento davvero delicato, perché se guardi i numeri e guardi i fatti ci sono i presupposti per una discriminazione sessuale nel modo in cui l’accordo è stato stipulato.
Penso che l’UFC e la Reebok non vorrebbero essere considerati come qualcuno che tratta le donne ingiustamente.
L’ex olimpionica di lotta libera non si è fermata qui e affermato che ne parlerà con un avvocato prima di decidere il da farsi:
La discriminazione sessuale è una questione molto importante. Non mi esporrò senza prepararmi, se non sono nel giusto. Non pesterò i piedi e farò i capricci. Lo farò in maniera intelligente e dirò che è realmente incorretto.
Il peso gallo statunitense attacca in particolare la struttura dei guadagni, proporzionale al numero totale di incontri realizzati tra UFC e Strikeforce di ogni atleta.
Le categorie di femminili, avendo una storia ben più giovane di quelle maschili, saranno quindi inevitabilmente penalizzate da questo sistema.
Le donne sono state introdotte solo recentemente, ma ciò non vuol dire che non abbiano combattuto per anni o siano state in altri sport per anni e non meritino di essere ricompensate per questo. Gli uomini si prendono la fetta più grande e noi restiamo a bocca asciutta perché siamo state aggiunte solo recentemente.
La McMann ha inoltre rivelato che perderà parecchio denaro a causa di questo accordo, ma che lo accetterebbe se il suo fosse un caso unico. Tuttavia, il suo destino è uguale a quello di tutte le sue colleghe.
Non credo sia stato fatto di proposito, perché sulla carta è giusto. Penso che l’UFC non voglia fregare le donne. Se così fosse, non le avrebbero neanche introdotte.
La risposta dell’UFC non si è fatta attendere:
Il nuovo accordo sulle divise dell’UFC (AOP), riconosce equamente il numero di incontri effettuati da ogni atleta, ben come qualunque incontro abbia effettuato con WEC e Strikeforce durante il periodo in cui queste organizzazioni erano sotto contratto con Zuffa, proprietà della LLC. Le lottatrici femminili con un numero limitato di incontri, in conformità con questo accordo vengono trattate allo stesso modo di altri lottatori o lottatrici esperienti nuovi nell’UFC e provenienti da altre organizzazioni non incluse in questo accordo. Questo nuovo accordo è stato pensato in modo da garantire le stesse opportunità sia per gli uomini che per le donne per qualunque numero di incontri da loro effettuati. Inoltre, i detentori del titolo e loro sfidanti, indipendentemente da questo numero, verranno equamente ricompensati per i loro incontri in conformità con l’AOP, cosa che pochi altri sport possono vantare.
Il primo round va insomma all’UFC. Vedremo se è un knock out o se la McMann sarà in grado di rispondere.