Dopo qualche evento lontano da “casa”, l’Ultimate Fighting Championship torna a Las Vegas e lo fa con quello che forse è il personaggio più carismatico dell’intera storia dell’UFC (insieme a Chuck Liddell): parlo di Tito “Huntington Beach Bad Boy” Ortiz, che ritorna dopo 18 mesi di inattività. Inattività causata da problemi con Dana White e una delicata operazione alla schiena. Il match che lo attende è in realtà un REmatch, perchè Tito aveva già affrontato Griffin in California durante l’UFC 59, vincendo con una tirata decisione (split) un incontro molto avvincente.
Il co-main event della serata vede Josh Koscheck affrontare il temibile Anthony Johnson in uno scontro che promette davvero scintille.
I 10.500 spettatori presenti al Mandalay Bay sono pronti e quindi andiamo ad analizzare i match della card.
Si inizia con
PHIL BARONI vs AMIR SADOLLAH
Un match in cui molti avevano la speranza di rivedere quel Baroni che devastò Dave Menne all’UFC 39, ma di acqua sotto ai ponti ne è passata da quel giorno e Phil non è più quello di un tempo.
Dall’altra parte Amir Sadollah, il vincitore del The Ultimate Fighter 7. Due soli incontri prima di questo (1-1), ma un ragazzo molto promettente, avente anche una buona base di Sambo.
Un incontro sostanzialmente dominato da Sadollah, in cui si è visto un po di equlibrio solo nel primo round, con l’ex TUF alla continua ricerca del thai clinch e delle ginocchiate, ma con Baroni che colpo su colpo risponde con buoni pugni al corpo e altrettanto pesanti montanti.
Un round comunque a favore di Sadollah che mostra oltre ad un gran thai clinch anche una bella takedown defence. Baroni chiude la ripresa ferito al volto.
Durante la pausa l’angolo consiglia a Phil di evitare il clinch e colpire dalla distanza, l’atleta non riesce ad attuare la tattica consigliata.
Le successive due riprese offrono un dominio totale da parte di Amir che mostra un’eccellente Muay Thai, molto efficace. Baroni resiste fino a metà del secondo round, dopodichè si spegne totalmente e non fa altro che accusare colpi che arrivano da tutte le parti. Il suo avversario mostra un bagaglio tecnico di colpi estremamente vario: ginocchia, gomiti, calci bassi, medi, alti, ma soprattutto un grande e sapiente uso dei frontali (sia al corpo che al volto). Baroni totalmente in balia dell’avversario accusa un evidente calo di fiato.
L’incontro termina e i giudici assegnano un 30-27, 30-27, 29-28 per la decisione unanime in favore di Sadollah. Decisione, a parer mio, strettissima perchè il secondo ed il terzo round sarebbero senza troppa difficoltà potuti essere valutati 10-8.
Impressionante prova per il TUF7 winner dunque, ma un Baroni evidentemente sotto tono che però, pur con il volto devastato di colpi, non si risparmia di attendere la decisione dei giudici con i suoi stravaganti occhiali bianchi.
il secondo match della serata vede opposti
LUIS ARTHUR CANE vs ANTONIO ROGERIO NOGUEIRA
E’ il debutto in UFC per il fratello gemello del più conosciuto (nel territorio americano) Rodrigo. Un debutto che sulla carta sembra meno facile del previsto, perchè Cane è uno striker decisamente pericoloso, e forse sottovalutato dal grande pubblico, che si presenta con un palmares di tutto rispetto: 10-1, di cui la sola sconfitta viene per squalifica causata da un colpo illegale nei confronti di James Irvin. Inoltre anche cintura nera di Brazilian Jiu Jitsu.
Rogerio però ha “vittime” celebri nel suo record (su tutte Overeem e Henderson) e con questo incontro dimostra che il suo score di 17-3 rispecchia veramente il suo valore. Lo dimostra devastando in 1 minuto e 56 secondi il suo avversario. In neanche due minuti Cane è pesantemente colpito tre volte. Sopravvive alle prime due, ma nulla può quando viene raggiunto da un pesantissimo gancio sinistro alla tempia che gli spegne completamente la luce, seguito da un ground£ probabilmente neanche necessario.
Vittoria dunque per Antonio Rogerio Nogueira al suo debutto nell’ottagono. Siamo sicuri che Minotoro diventerà presto un contender al titolo della categoria. Staremo a vedere.
A questo punto viene trasmesso uno degli incontri preliminari
MARCUS DAVIS vs BEN SAUNDERS
L’incontro si svolge all’interno della categoria dei welter. Se Davis è fisicamente grande per quella categoria, Saunders lo è ancora di più.
Ci aspettavamo un incontro molto tirato e invece anche qui vi è stato un dominio da parte di uno dei due contendenti.
Davis è stato letteralmente surclassato dal suo avversario, che ha mostrato una buona takedown defence, ha sfruttato bene con il jab il suo maggiore allungo e quando è arrivato in thai clinch ha fatto davvero male.
Dopo 2 minuti di incontro Davis è già pesantemente ferito. Dopo 3 e 24 secondi riceve 2 ginocchiate consecutive al mento che lo mandano pesantemente KO. Da segnalare che nessuno nei 21 precendenti incontri dell’irlandese era mai riuscito a mandarlo KO.
Grande prova di forza dunque per l’atleta dell’American Top Team che ha davvero impressionato.
Il match successivo è quello tra
PAULO THIAGO vs JACOB VOLKMANN
Thiago, al terzo incontro in UFC, è reduce da una vittoria per KO su Josh Koscheck e una sconfitta ai punti con John Fitch. Di certo avversari di livello.
Volkmann invece è al suo debutto in federazione. Imbattuto (9-0), è stato un wrestler di prima divisione americana.
A prima vista il brasiliano appare molto più fisicato rispetto alle sue due precedenti apparizioni. I due combattono in guardia speculare e danno vita ad un match molto combattuto, in cui l’americano dimostra di essere un buon wrestler e il brasiliano di avere braccia pesanti. Braccia pesanti che alla fine del primo round mandano al tappeto Volkmann che viene salvato dalla campana.
Un secondo round ancora molto combattuto, con alcune fasi di lotta in piedi verso le quali, la parte ignorante del pubblico americano, indirizza dei pesanti “buu”. Anche il secondo round si chiude con Thiago che mostra un potente e spettatacolare ground£ nei confronti del suo avversario.
Nel terzo round Volkmann parte con una raffica di colpi in avanzamento, ai quali però Thiago mette fine counterstrikando e mandando knock down il suo avversario. Da segnalare nel corso di quest’ultimo round alcune posizioni molto vantaggiose e una sottomissione quasi chiusa da parte dell’atleta americano, dalle quali però il brasiliano riesce ad uscire e a continuare l’azione in ground£.
L’incontro finisce ed i giudici assegnano un 29-28, 30-27, 30-27 per la decisione unanime a favore di Paulo Thiago. Volkmann non ha comunque demeritato.
E’ il momento di uno dei preliminari
JAKE ROSHOLT vs KENDALL GROVE
Incontro molto breve che vede Grove gestire bene le fasi iniziali in piedi sfruttando il maggiore allungo, ma Rosholt portare spettacolari takedown.
L’incontro finisce quando a 3:59 del primo round Rosholt, lavorando dalla top position a seguito di un takedown, tenta un arm triangle dal quale però Grove riesce ad uscire e piazzare un fulmineo triangolo che obbliga alla resa il wrestler americano il quale fin li avrebbe meritato maggiormente la vittoria.
Ottima sottomissione per Kendall Grove, il quale record all’interno della federazione sale a 6-3.
Arriva il co-main event. E’ il momento di
JOSH KOSCHECK vs ANTHONY JOHNSON
Entrambi provengono dal wrestling, ma ad entrambi piace molto scambiare in piedi. Johnson è un welter enorme. Il più grosso della categoria. Riesce a tagliare moltissimo peso per poi presentarsi il giorno dopo apparentemente come un grosso middleweight.
Dopo il “Let’s do this!” di Yamasaki inizia l’incontro.
Le prime fasi sono di studio in piedi, con Koscheck che ogni tanto prova il suo marchio di fabbrica: il suo potente (quanto largo) gancio destro. Diverse fasi di scherma in piedi, fin quando Johnson non riesce a colpire Koscheck, il quale per recuperare lega e tenta di portare schiena a terra il suo avversario. Anthony però resiste controllando bene la fase a terra. Nella fase in cui i due stanno tornando in piedi, l’atleta di colore colpisce illegalmente Josh con una ginocchiata al volto mentre questo era ancora a terra. L’incontro viene giustamente stoppato, a Johnson viene detratto un punto per colpo irregolare, ma Koscheck sembra fingere un colpo in un occhio che onestamente non sembra aver ricevuto.
Dopo qualche minuto si riprende. Alcuni scambi in piedi, fino al momento che i fan di Koscheck aspettavano da ormai troppi incontri: Josh decide di riutilizzare il suo proverbiale wrestling. Parte con un single leg e riesce a portare il suo avversario a terra, gudagnare il back, mettere un gancio e portare diversi colpi in ground£. Il round finisce con Johnson che però riesce a rialzarsi.
Inizia il secondo round. Dopo alcuni scambi Koscheck colpisce involontariamente l’occhio del suo avversario con la mano aperta, ma si riparte subito. Alcuni scambi in cui Josh prende il sopravvento, ma l’episodio si ripete di nuovo. Si aspetta qualche minuto per far recuperare Johnson dal colpo ricevuto e si riparte. L’atleta di colore è più aggressivo in piedi. Koscheck agisce invece di rimessa, ma da l’idea di essere attento e molto concentrato. Dopo una scarica di colpi a viso aperto, molto pericolosi per entrambi, Josh riparte con un takedown di nuovo riuscito. A terra lavora molto in ground£ con i gomiti dalla half guard. La fase si prolunga per un bel po, fin quando non riesce a guadagnare il back dell’avversario e chiudere una perfetta rear-naked choke. Vittoria importantissima per Josh che si aggiudica grazie ad essa il bonus del “Fight of the Night” e quello della “Submission of the Night”.
Nell’intervista post match l’atleta afferma di essere lui il vero n.1 contender per la cintura di George St. Pierre e non Dan Hardy, con Hardy presente tra il pubblico. Onestamente mi sento di dare ragione a Koscheck, ma comprendo la decisione del match maker poichè Hardy non ha mai affrontato St. Pierre, a differenza di Josh che, a dire la verità, in quel match non ha particolarmente convinto.
Arriva dunque il main event
TITO ORTIZ vs FORREST GRIFFIN
Come già detto, questo è un REmatch in quanto i due si erano già affrontati durante l’UFC 59.
Forrest entra nell’ottagono con una canzone che rispecchia perfettamente le sue caratteristiche di fighter: “Tubthumping” dei “Chumbawamba”, il cui testo afferma “I get knock down, but i get up again. You’re never going to keep me down”; Tito con la sue due caratteristiche bandiere.
Stessa altezza e peso per i due, ma con Griffin avente un maggiore allungo.
Un primo round che inizia con alcuni scambi in piedi di studio, poi Tito parte con un takedown riuscito e immediatamente seguito dal suo proverbiale ground£ di gomiti. Forrest però dalla sua guardia tenta una kimura e la sfrutta per uscire dalla posizione svantaggiosa. Si torna in piedi e Griffin lavora maggiormente con combinazioni di colpi, mentre Ortiz predilige più il colpo singolo. Un tentativo di takedown di Ortiz non riuscito e il round finisce.
Una ripresa piuttosto equilibrata, con Forrest migliore nelle fasi in piedi e Tito in quelle a terra.
Il secondo inizia con una breve fase di scambi in piedi, che termina quando Griffin tira un leg kick e Ortiz ne approfitta per prendere la single e portarlo a terra. Forrest è schiena a terra, ma in full guard. Tito colpisce in ground£, ma il suo avversario riesce ad uscire da questa situazione e riportarsi in piedi. Nella fase di stand-up Griffin continua a dimostrarsi migliore contro un Ortiz un po troppo attendista. La fase in piedi però non dura molto perchè Tito parte di nuovo con un takedown riuscito. Lunga fase di ground and pound nella quale Griffin riesce però bene a limitare i danni, fin quando non riceve una potente gomitata che gli apre un brutto taglio sopra l’arcata sopraccigliare destra. Nonostante tutto però Forrest riesce a ribaltare la situazione e portarsi sopra, chiudendo così il secondo round in ground£ e dimostrando un immenso cuore.
Nel terzo round Ortiz si spegne completamente andando a corto di fiato e Griffin fa ciò che vuole colpendo con belle combinazioni un avversario che si limita a limitare i danni senza mai contrattaccare. Il terzo round è tutto così.
Si arriva quindi alla decisione dei giudici che danno un 28-29, 30-27, 29-28 per la Split Decision a favore di Forrest Griffin.
Nell’intervista post match Tito ammette che il suo avversario ha combattuto in maniera migliore, ma promette che tornerà in breve tempo ai livelli a cui ci aveva abituato. Staremo a vedere. Per essere stato fermo 18 mesi ed aver subito una delicata operazione non è di certo da considerarsi un brutto ritorno.
La serata si chiude con la messa in onda di un altro preliminare
GEORGE SOTIROPOULOS vs JASON DENT
Un incontro finito nel secondo round, interamente dominato da Sotiropulos che mostra un grande ground game e che chiude al minuto 4:36 del secondo round quando, dopo aver portato un takedown, riesce a guadagnare la full mount e da questa posizione tirare una perfetta armbar che pone fine al match.
Gli altri INCONTRI NON TRASMESSI vedono:
– Caol Uno pareggiare con Fabricio Camoes (Pareggio maggioritario)
– Brian Foster battere Brock Larson per Sottomissione (Pugni) R2 (3:25)
I BONUS DELLA SERATA vanno a:
– Josh Koscheck e Anthony Johnson (Fight of the Night)
– Antonio Rogerio Nogueira (KO of the Night)
– Josh Koscheck (Submission of the Night)
Ci saltiamo dunque dandoci appuntamento a sabato 5 dicembre per il “The Ultimate Fighter 10 Finale” che si terrà a Las Vegas.