L’ultimate Fighting Championship torna in Europa (precisamente Manchester – Inghilterra) e lo fa con uno dei suoi Hall of Famer: Randy “The Natural” Couture. Questo da solo giustificherebbe il tutto esaurito, ma ad arricchire la card c’è anche lo scontro che determinerà il prossimo sfidante per il titolo dei pesi welter detenuto da George St. Pierre: Dan Hardy vs Mike Swick. Oltre questo, l’idolo di casa Michael Bisping affronta il veterano Denis Kang.
Con ben 10 atleti britannici inseriti nella card, la scelta strategica di fare di questa serata un vero e proprio evento per il pubblico inglese è chiara. Il tutto esaurito nell’arena è la risposta degli appassionati!
Andiamo quindi ad analizzare uno ad uno gli incontri andati in onda..
ROSS PEARSON vs AARON RILEY
Un incontro combattuto interamente in piedi, con il pubblico ad incitare colpo su colpo l’atleta di casa (Pearson). Il vincitore del The Ultimate Fighter 9 “United States vs United Kingdom” dimostra di essere più motivato, più effettivo nei colpi e con le idee molto più chiare su come impostare il match. Match che vede un Pearson padrone dell’ottagono che mostra una grande varietà di colpi con maggiore enfasi in calci alti, ginocchiate e montanti. Ross dimostra inoltre di avere un thai clinch molto efficace.
Riley invece non sembra avere una vera e propria strategia. A volte accenna dei takedown poco decisi, che ovviamente non vanno a buon fine e nello striking paga la maggiore incisività dell’avversario.
L’incontro finisce quando al quarto minuto e 30 secondi circa, Riley subisce una flying knee dal clinch che gli provoca un profondo taglio. Il match viene momentaneamente bloccato per permettere al medico di valutare le condizioni della ferità. Questo però valuta grave il taglio e decide di far concludere l’incontro che finisce dunque per TKO (Stop medico) al minuto 4:34 del 2° round.
MATT BROWN vs JAMES WILKS
I due sono praticamente identici in altezza, peso e allungo. L’ultima sconfitta di Wilks è datata 2006. Matt Brown è al suo 5° incontro in UFC. Nei precendenti 4 vanta 3 vittorie (2 TKO, 1 Sottomissione) e 1 sconfitta (Decisione split).
Dopo un primo round che non si faticherebbe a giudicare un 10-10, Brown cambia marcia nel secondo mettendo quasi subito a segno una flying knee che manda knock down l’avversario. L’americano continua la propria azione in ground and pound, ma senza riuscire a chiudere il match ed anzi subendo un tentativo di chiave articolare alla gamba. I due si rialzano e il round si chiude quando Brown, da posizione favorevole si fa ribaltare e subendo il ground and pound dell’avversario riesce però a chiudere un perfetto triangolo. La sirena salva Wilks.
Nel terzo round avviene una spettacolare ed avvincente fase di lotta che inizia in piedi con Brown che tenta una kimura al braccio del suo avversario, il quale però ribalta la situazione portando a terra l’americano e a sua volta chiudendo quasi in maniera definitiva una kimura. Matt riesce ad uscirne miracolosamente e una volta tornati momentaneamente in piedi, tenta una ghigliottina che costringe l’avversario a tornare a terra. Una volta al suolo abbandona il tentativo di sottomissione a favore di una mount position dalle quale riesce a chiudere l’incontro in ground and pound.
Finale davvero entusiasmante e vittoria meritata per “The Immortal”.
A questo punto viene trasmesso un preliminare. Quello di..
ANDRE WINNER vs ROLANDO DELGADO
Andre Winner è un’atleta proveniente dal The Ultimate Fighter 9 “United States vs United Kingdom”, nel quale è arrivato in finale perdendo proprio da Ross Pearson. Rolando Delgado è invece al suo terzo incontro in UFC con un record interno alla federazione di (1-1).
Winner parte subito forte e con una combinazione di jab al corpo e gancio destro manda knock down il proprio avversario che però riesce a rimanere in gara ed a tornare in piedi. L’inglese ha delle braccia velocissime e questo gli permette di partire da una distanza superiore rispetto al normale e di arrivare comunque a segno. La differenza di striking tra i due appare evidente. L’incontro finisce poco dopo nel 1° round quando il finalista del TUF9 ripete la stessa combinazione che aveva mandato knock down l’avversario precedentemente, ma che questa volta provoca un impressionante KO. Con l’avversario ampiamente privo di sensi seguono due pugni del tutto gratuiti che onestamente non abbiamo per niente gradito. L’arbitro era colpevolmente distante dall’azione, ma il buon senso avrebbe dovuto consigliare l’atleta britannico. Nota di demerito che macchia una grande prestazione.
Arriva il momento dell’idolo di casa..
MICHAEL BISPING vs DENIS KANG
Michael ha tutto il pubblico dalla sua parte. Denis la bellezza di 46 incontri professionistici e la partecipazione a praticamente tutte le maggiori competizioni mondiali. Bisping viene da una sconfitta ed ha bisogno di un pronto riscatto.
L’entrata dell’inglese alle note di “Song 2 ” dei Blur provoca il delirio della folla (l’esatto opposto di quanto avvenuto a Las Vegas nel suo ultimo incontro). L’atleta sembra motivattissimo e veramente carico. Fatti i tre gradini del ring, prima di varcare la soglia dell’ottagono chiede un ulteriore incitamento della folla, che non tarda a farsi sentire. Appare quasi iperattivo nei movimenti. Evidentemente l’aria di casa (Bisping è proprio di Manchester) lo carica particolarmente. Kang con un occhiata sembra voler dire: “Festeggia ora perchè tra qualche minuto non lo farai più”. L’arbitro è Dan Miragliotta e l’incontro ha inizio.
Si parte con una prima fase di studio in cui Bisping mostra lo stesso problema che gli è costato un KO devastante nel suo ultimo incontro con Dan Henderson: gira verso il destro del suo avversario. Dopo 1 minuto e 20 di leggera schermaglia in piedi, Kang lo centra con un potente destro in counterstriking che lo manda al tappeto. Nella fase a terra il franco-canadese controlla molto bene la situazione, pensando però molto di più al posizionamento piuttosto che ai colpi. Riesce a guadagnare diverse posizioni favorevoli, tra cui 2 volte la mount position, ma Bisping è altrettanto bravo a riportarlo ogni volta, prima nella half e poi nella full guard. Il round finisce con Kang in ground and pound e due tentativi di armbar (di cui il secondo quasi riuscito) da parte dell’inglese.
Round comunque sicuramente per Kang. 10-9
Nel secondo si inizia con una serie di scambi in piedi e con Bisping sempre pericolosamente a girare verso il lato sbagliato. Nella fase in piedi Kang appare in leggero vantaggio. A questo punto però Bisping cambia marcia. Tenta e riesce in un primo takedown continuando in quello che è un suo punto di forza: un ground and pound pressante, potente ed effettivo. Kang però riesce a rialzarsi apparendo comunque molto fresco e dimostrando, almeno apparentemente, di non aver subito gli effetti dei colpi ricevuti. Ancora un takedown dell’inglese seguito da ground and pound e ancora Kang in piedi. Arriva però il momento decisivo: Michael parte con il terzo takedown e porta di nuovo a terra l’avversario. Continua in ground and pound con pugni e ginocchiate al costato dell’avversario. Il franco-canadese subisce ma riesce per un attimo a rialzarsi e tentare un accenno di reazione, ma non c’è niente da fare. Cade di nuovo sotto i colpi dell’avversario e obbliga l’arbitro a stoppare il match al minuto 4:24 del secondo round.
Con questa prestazione Bisping dimostra definitivamente di essere un top fighter della sua categoria seppur, a parer di chi vi scrive, rimanendo comunque sotto ai veri top: Nate Marquardt e Anderson Silva su tutti.
Bello vedere l’inglese con suo figlio nell’ottagono a fine match. Stessa immagine vista all’UFC 70, ma ovviamente con il bambino molto più cresciuto che dimostra anche di avere le idee piuttosto chiare sul suo futuro, mostrando un armbar dalla guardia ai danni del papà!
Segue il rapidissimo preliminare tra..
ALEXANDER GUSTAFSSON vs JARED HAMMAN
Incontro che poco offre alla cronaca, poichè di appena 41 secondi.
I due partono fortissimo, con uno striking di braccia non troppo tecnico poichè molto largo, ma decisamente potente e spettacolare. L’incotro viene bloccato per qualche istante per una ditata accidentale in un occhio e appena riparte vede Gustafsson mandare knock down il proprio avversario al primo colpo dello scambio: un potente e preciso destro. L’incontro finisce qualche secondo dopo a seguito del ground and pound dello svedese.
Il miglior esordio in UFC che l’atleta si potesse aspettare dunque.
Arriva il co-main event della serata..
DAN HARDY vs MIKE SWICK
L’incontro ha una grande importanza, perchè è da questo match che uscirà il prossimo sfidante per la cintura dei pesi welter detenuta da George St. Pierre.
Hardy ha recentemente affermato a proposito dell’attuale campione: “Lui è un’atleta. Io sono un fighter!”
L’ inglese ha 27 anni, ma dalla sua ha già 22 vittorie in match professionistici. Mike Swick è un kickboxer dalle mani molto veloci che nei 10 precedenti incontri in UFC ha perso solo con Yushin Okami per decisione.
Anche Hardy, così come fatto da Bisping in precedenza, richiama il calore del pubblico di casa prima di varcare la soglia dell’ottagono ringraziandoli poi, colpendosi il cuore con il pugno.
La musica d’ingresso non è ancora iniziata, Swick non è ancora entrato, ma già si sentono i buu del pubblico di casa che vanno contro l’americano.
L’atleta fa dunque il suo ingresso, viene “derubato” del cappellino da un ragazzo del pubblico ed entra nella gabbia.
L’incontro ha inizio. I due si toccano i guantini, ma con uno sguardo veramente intenso. Nel frattempo viene inquadrato George St. Pierre al fianco di Dana White che osserva il suo prossimo sfidante.
Un primo round combattuto alla pari in cui Hardy mette a segno il colpo più pesante: un potente destro che subito ad inizio match stordisce Mike, che riesce però a recuperare legando. Il resto del round vede i due affrontarsi ad armi pari, ma va fatto notare che Swick (noto striker) tenta più volte il takedown. Segno di temere lo striking del suo avversario.
Il secondo round si apre di nuovo con un semi-immediato colpo messo a segno dall’inglese: un potente gancio sinistro in counter-striking. La ripresa continua quasi totalemente contro la gabbia in fasi di clinch e dirty boxing, in cui è Hardy a mettere a segno più colpi.
La terza ripresa vede scambi più incisivi in piedi. Swick è più veloce, ma Hardy più potente ed effettivo. L’inglese parte con un takedown che l’americano difende portando una ghigliottina che poi però lascia. I due vanno in terra ed Hardy lavora in ground and pound soprattutto di gomiti. Gomiti che provocano un taglio sulla testa dell’americano. A questo punto l’arbitro stoppa l’azione e li fa rialzare piuttosto ingiustificatamente. Hardy continua a lavorare con un ottimo countestriking, ma gli scambi sono poco incisivi. Scambi che si protraggono fino alla fine del match.
Incontro giustamente portato a casa da Hardy per Decisione Unanime 30-27, 30-27, 29-28.
Il prossimo match per il titolo sarà dunque Dan Hardy vs George St. Pierre.. e l’unica cosa che ci sentiamo di dire quando un buon fighter incontra il più forte e dominante peso welter del pianeta è: “In bocca al lupo Dan!”
Arriviamo dunque al main event della serata:
RANDY COUTURE vs BRANDON VERA
E’ l’incontro che vede il 46enne Hall of Famer ritornare nella categoria dei massimi-leggeri e che, con una vittoria, potrebbe consacrare Vera come uno dei contenders al titolo.
L’incontro inzia e Vera parte subito forte con una scarica di colpi. Randy lega immediatamente e lo porta contro la gabbia. Il primo round è sostanzialmente tutto così. Vera parte con qualche colpo, Randy lega, lo porta contro la gabbia e ce lo tiene. A volte inserendo un po di dirty boxing e a volte tentando takedown che non riescono. Ogni volta l’arbitro separa per passività, ma la routine ha di nuovo inizio. Round in cui sostanzialmente i due non fanno nulla, ma dove è Couture a controllare maggiormente la situazione.
Il secondo round è decisamente migliore. Qualche buon colpo di Vera in piedi poi Couture attua di nuovo il suo schema e lo riporta contro la gabbia. Qualche ginocchiata e un po di dirty boxing per entrambi, ma l’arbitro si ritrova di nuovo costretto a dividere per passività. A questo punto è Vera a cambiare marcia mettendo a segno un high-kick parzialmente parato da Randy e due potenti middle-kick al fegato seguiti da una ginocchiata al corpo che mandano Couture al tappeto. Più per incapacità di Vera che per altro, Randy riesce a recuperare e a portare in full guard l’avversario. Dopo qualche fase a terra, l’arbitro blocca l’azione e li fa rialzare. Il round finisce con Couture di nuovo a schiacciare Brandon contro la rete. Il 46 enne finisce la ripresa, che è decisamente in favore di Vera, con un taglio al volto.
Inizia la terza frazione con “The Natural” che mette a segno buoni pugni dalla corta distanza, per poi legare e schiacciare di nuovo contro la gabbia il suo avversario. L’arbitro è di nuovo costretto a separare i due per inattività. Un nuovo middle-kick al fegato che Randy accusa. Un high-kick e di nuovo un middle-kick, fino a quando Couture non lega di nuovo, ma questa volta è Randy ad essere schiacciato alla rete. Vera tenta un takedown e lo porta a termine, guadagna la mount position, ma non riesce a sfruttare la posizione decisamente favorevole, dalla quale Randy riesce ad uscire ed a riportarsi in piedi. Ultimi 10 secondi con scambi a viso aperto nei quali è vera a mettere a segno qualche colpo, ma non particolarmente efficace.
Si arriva dunque alla sorprendente decisione dei giudici che assegnano per decisione unanime la vittoria a Randy (29-28, 29-28, 29-28).
Onestamente un po tutti si aspettavano la vittoria 29-28 per Vera che, secondo i cronisti, alcuni esperti del settore ed anche chi vi scrive, aveva vinto il secondo ed il terzo round. Brandon rimane infatti esterrefatto dalla decisione e si lascia andare con un polemico “Thank you judges”. Anche Rogan ammette: “We have a real problem with the judges in MMA”.
Gli incontri non trasmessi della serata vedono:
Dennis Siver battere Paul Kelly per TKO (colpi) al minuto 2:53 del round 2
Nick Osipczak battere Matthew Riddle per TKO (pugni) al minuto 3:53 del round 3
Terry Etim battere Shannon Gugerty per sottomissione (ghigliottina) al minuto 1:24 del round 2
John Hathaway battere Paul Taylor per decisione unanime (30-27 30-27 30-26)
I bonus di 40.000 dollari vanno a:
Michael Bisping vs Denis Kang (Fight of the Night)
Dennis Siver (KO of the night)
Terry Etim (Submission of the Night)
Per quanto riguarda la serata è tutto.
Appuntamento alla prossima settimana con l’UFC 106 “Ortiz vs Griffin II”