Fedor c’è!
Perdonate la citazione dal mondo del motociclismo, ma quest’oggi le parole di Guido Meda calzano a pennello… Fedor Emelianenko ha infatti per l’ennesima volta dimostrato di essere il migliore.
Questa notizia è ovviamente la più importante della giornata, ma c’è da ricordare anche che l’evento di ieri notte, il primo nato dal sodalizio tra Strikeforce ed M-1, si è rivelato un successo per tutti. Per il pubblico, che ha potuto gradire 4 ottimi match senza dover acquistare l’evento in pay per view, per la promozione americana soddisfatta per lo spettacolo offerto e soprattutto per la scelta del giusto uomo immagine (a differenza di quanto fatto in precedenza da compagnie come la EliteXC).
La diretta si è aperta con il match tra i pesi massimi Fabricio Werdum e Antonio “Bigfoot” Silva.
I due atleti hanno dato vita ad un acceso combattimento che ha messo in luce pregi e difetti di entrambi. Silva ha mostrato al mondo di essere un fighter vero e di avere le carte in regola per rimanere nel circolo dei top fighters, ma ha anche fatto vedere una takedown defense non eccezionale e ha sofferto lo striking dell’avversario nel clinch; Werdum ha ancora una volta mostrato il suo ottimo Brazilian Jiu Jitsu (il migliore tra i pesi massimi delle MMA), i progressi fatti nell’uso dei calci e delle ginocchiate nel clinch, ma i suoi takedowns sono apparsi poco impressionanti e Fabricio viene inoltre spesso raggiunto al viso dalla boxe dell’avversario. Proprio grazie alla sua boxe Silva ha vinto il primo round del match atterrando Werdum in varie occasioni, ma nelle due riprese seguenti il ground game del campione dell’ADCC ha avuto il sopravvento. I 3 giudici hanno tutti giustamente valutato l’incontro 29-28 per il vincitore per Decisione Unanime Fabricio Werdum.
A seguire Gegard Mousasi e Rameau Thierry Sokoudjou hanno anche loro dato vita ad un ottimo spettacolo.
Nel primo round Mousasi ha condotto l’azione di striking, anche se i due hanno messo a segno circa lo stesso numero di colpi in piedi, ma l’africano si è aggiudicato la ripresa grazie a degli ottimi takedowns negli ultimi minuti della prima frazione.
Come spesso accade però, il camerunense si è poi spento nel secondo round.
Mousasi ha subito approfittato del calo nel cardio di Sokoudjou, pressando l’avversario contro la gabbia e colpendolo ripetutamente con la sua boxe; a seguito di un tentativo fallito di takedown, il fighter armeno si è ritrovato sotto l’avversario ma grazie alla sua abilità a terra è stato in grado di ribaltare in fretta la situazione e finire l’incontro grazie ad un ottimo ground and pound.
Sokoudjou si conferma un fighter con grandi potenzialità, ma il suo appare sempre come un grande talento inespresso; se il combattimento dura più di 5 minuti, il camerunense inizia a boccheggiare e questo problema, che continua a manifestarsi, potrebbe fortemente limitare le chance di rimanere al top del giovane atleta del Team Quest.
Dal canto suo Mousasi, dopo aver ottenuto la seconda vittoria consecutiva contro un forte massimo leggero, si riconferma come uno degli atleti più interessanti del panorama mondiale delle MMA.
Gegard combatte con calma, tiene sempre sotto controllo la situazione e ha un’ottima tecnica globale che gli consente di fare bene ovunque vada a finire il combattimento.. se a questo ottimo mix aggiungiamo la giovane età e una già vasta esperienza nelle MMA a livello internazionale, non si può che ben sperare per il futuro e attendere con ansia il prossimo match di questo promettente atleta.
Il match per la cintura dei pesi medi metteva di fronte Jake Shields e Jason “Mayhem” Miller.
I due ex pesi welter hanno dato vita ad un combattuto incontro di 5 rounds che ha visto Shields imporsi per Decisione Unanime.
Shields ha un pò subito Miller nelle fasi di combattimento in piedi, come si ipotizzava anche nei giorni prima del match, ma il conduttore dello show “Bully Beatdown” si è dimostrato un avversario più duro del previsto anche a terra. Nel terzo round Miller stava infatti per chiudere il match grazie ad uno strangolamento, ma il suono della campana ha salvato Shields da una prematura dormita. In ogni caso Shields si è ripreso e ha chiuso bene il match meritando la vittoria. Se si escludono infatti parti del primo e del terzo round, l’azione di combattimento è sempre stata portata da Shields.
Se per Miller, vista anche l’altezza, credo che questa sia la giusta categoria di peso, per il futuro di Shields spero di vederlo tornare a combattere nei welter, se migliorasse il suo striking potrebbe fare grandi cose in quella categoria.
Il main event della serata vedeva l’imbattuto Brett “The Grim” Rogers sfidare la leggenda Fedor Emelianenko, in quello che è stato un grandissimo incontro, con un primo round combattuto e una conclusione spettacolare.
Poco dopo l’inizio della prima ripresa un jab di Rogers ha aperto un profondo taglio sul naso di Fedor, la faccia insanguinata del russo ha fatto pensare alla folla presente che l’impensabile sconfitta di Fedor sarebbe avvenuta davanti ai loro occhi. Emelianenko però aveva altri progetti per la serata e ha quindi continuato a combattere mantenendo la consueta calma e aspettando un passo falso dell’avversario. Nel primo round Fedor ha anche dovuto difendersi dal ground and pound di Rogers, ma alcuni colpi pesanti messi a segno in piedi, dei takedowns e alcuni tentativi di sottomissione gli sono valsi la vittoria del round. Rogers ha dimostrato di essere un fighter vero, nel primo round ha assorbito un potentissimo sinistro di Fedor, a terra è riuscito a difendersi dalle temute sottomissioni del russo ed è il primo fighter da un pò di tempo a questa parte ad essere sopravvissuto ad un round con Emelianenko.
Nella seconda ripresa Rogers ha continuato nella sua condotta di match intelligente, ma contro il talento del suo avversario c’è stato ben poco da fare; tra i vari motivi che rendono Fedor il migliore al mondo c’è anche da registrare la capacità del russo di far pagare agli avversari ogni minimo errore.
A metà del secondo round Rogers ha abbassato leggermente la guardia e in quell’attimo Fedor ha letteralmente catapultato un pugno sulla mascella dell’atleta americano che si è così accasciato al suolo. Fedor ha poi messo a segno altri 2 o 3 colpi a terra finchè l’arbitro Big John McCarthy non è stato costretto ad interrompere il match.
Emelianenko è apparso in ottima forma, veloce, potente e letale come al solito. Inoltre abbiamo potuto finalmente vederlo combattere al di fuori di un ring e durante questo match contro un avversario molto più grosso e pesante, ci ha anche fatto vedere di non soffrire particolarmente il passaggio alla gabbia.
Ora il prossimo sfidante per il russo sarà uno tra l’olandese Alistair Overeem e il brasiliano Fabricio Werdum, ai quali porgo il mio più sincero “in bocca al lupo”…contro un Fedor del genere la vedo dura per tutti!