Battendo per TKO il 3 giugno (UFC 212) Josè Aldo, Max Holloway ha riunificato le cinture dei pesi piuma dell’UFC diventandone l’indiscusso campione
Una nuova era! Max Holloway ha mantenuto la promessa. Il 3 giugno scorso a Rio de Janeiro durante l’evento UFC 212, ha detronizzato per TKO al terzo round The GOAT Josè Aldo. Inizia così la sua era!
Nato a Waianae alle Hawaii in USA il 4 dicembre 1991, Jerome-Max Kelii “Blessed” Holloway (18-3) 180 cm di altezza per 66 kg, fa il suo esordio nelle MMA da dilettante nel marzo 2010 contro Cory Rosa. Vincendo per TKO al terzo round, passa al professionismo nel settembre dello stesso anno contro Duke Saragosa, portando a casa un nuova vittoria (decisione unanime). A seguito di 4 vittorie, UFC lo chiama nel 2012, ma il suo esordio è disastroso: subisce un sconfitta per sottomissione al primo round dall’ambizioso Dustin Poirier. Dopo aver vinto per tre volte consecutive, arrivano altre due sconfitte per mano di Dennis Bermudez (split decision) e Conor McGregor (decisione unanime), l’ultima volta in cui è uscito sconfitto dall’ottagono.
Holloway innesca la sua indomabilità contro Will Chope (TKO), la proseguirà poi con i seguenti fighters: Fili, Collard, Corassani, Miller, Swanson, Oliveira, Stephens, Lamas, fino a farla detonare contro Anthony Pettis (battuto anch’egli via TKO al terzo round, unico al mondo a finalizzare “Showtime”) per il titolo ad interim prima e Josè Aldo poi, dopo una battaglia fiammeggiante per il titolo assoluto!
Dei tre unici campioni del mondo della featherweight division UFC, della quale sono stati anche detentori ad interim, Max, sembrerebbe all’apparenza quello con meno appeal, infatti non possiede il retroterra di “Junior” o la “Dimensione Wagneriana” di Conor, ma con le sue innumerevoli qualità, ovvero voglia di vincere, abnegazione, versatilità e solidità, potrebbe riuscire a dominare la propria categoria per molti anni!
Una categoria non certo priva di contenders tra veterani dal retaggio di Frankie Edgar, Cub Swanson, Chan Sung Jung, il rientrante Chad Mendes e ovviamente Josè Aldo che tenterà in futuro di riprendersi la cintura, senza contare le giovani promesse che corrispondo ai nomi di Brian Ortega, Renato Moicano, Jason Knight, Arnold Allen, Choi Doo Ho, Makwan Amirkhani, Jeremy Kennedy, Yair Rodriguez, Shane Burgos e soprattutto il possibile crack russo Zabit Magomedsharipov.
La “Blessed era” è appena cominciata e ci sarà da divertirsi!