Come tutti saprete, Thiago Silva è sotto indagini per uso di sostanze dopanti a seguito dei controlli post UFC 125. La nuova notizia, diramata dalla commissione che sta effettuando tutti i controlli del caso, è che il campione sotto analisi consegnato dal brasiliano, non è compatibile con urina di un essere umano.
A seguito di questa risposta dell’esame da parte della Nevada State Athletic Commission, un’altra parte del campione è stata inviata allo “Sports Medicine Research & Testing Laboratory”, che è accreditato dall’agenzia mondiale anti-doping, tornando però con lo stesso, sconcertante, risultato.
Secondo Keith Kizer, direttore della Nevada State Athletic Commission, la pena per Silva potrebbe consistere in “revoca o sospensione, e/o multa, e/o No Contest” nel match con Brandon Vera.
Non è ancora stata presa una decisione definitiva, ma la storia delle MMA ha già un precedente riguardo questo grottesco episodio:
nel 2007 un campione di urine di Kevin Randleman venne trovato incompatibile con quello di un essere umano poichè contenente ormoni animali. In quel caso all’atleta venne revocata dalla commissione la licenza per combattere, con la possibilità di riottenerla dopo un anno.
Staremo a vedere cosa succederà con questo secondo “astuto” atleta…