Khonry Gracie, il ventenne figlio di Royce Gracie, mette un tassello fondamentale per il suo futuro, provando a ripercorrere la leggenda di suo padre, firmando con la Bellator MMA
Probabilmente solo ai fan casuali degli ultimi 2 anni delle MMA o del solo circuito UFC, il nome Royce Gracie dirà poco, ma per tutti gli altri è letteralmente sinonimo di MMA, UFC e genesi del fascino che gli incontri “stile vs. stile” hanno generato nel mondo dagli anni 90 ad oggi. Ripercorrere il suo esatto cammino ad oggi sarebbe impossibile, se non altro per l’evoluzione dello sport stesso e per le modalità politico-mediatico-economiche che si sono sviluppate conseguentemente, ma qualcuno, con più diritto ereditario di altri, è convinto di voler percorrere quella stessa strada: Khonry Gracie figlio di Royce Gracie.
Khonry Gracie, subito dopo aver debuttato con successo nelle moderne MMA, nella categoria dei pesi welter (77 kg) contro Ben Clark nella promotion Attitude MMA Fights X, ed aver vinto per decisione maggioritaria, ha firmato con il Bellator MMA, la seconda promotion americana per la quale il padre è ad oggi uno degli ambassador.
Durante questo suo match, a dire il vero, Khonry non sembra aver mostrato le stesse attitudini del padre quali la tenacia, l’assoluta convinzione, determinazione e lo straordinario dominio nella fasi di grappling, tanto che alcuni già parlano di questo match come quantomeno pilotato una volta arrivato nelle mani dei giudici.
Ma questa vittoria è bastata al Bellator MMA per assicurarsi l’eredità diretta di Helio Gracie.
Khonry Gracie a differenza del padre e degli altri prestigiosi membri stretti della sua famiglia, come ad esempio i cugini Ryron, Rener e Ralek Gracie o degli zii Rickson e Rorion, non ha mai gareggiato in un incontro ufficiale di BJJ:
I tornei sono solo punti. Oggi forse alcuni tra i migliori al mondo riescono a concludere un incontro con una sottomissione, ma la maggior parte delle persone nei tornei di oggi non vogliono sottomettere, vincono per il sistema di punteggio. Non ha nulla a che fare con quello che voglio fare, che invece sono le MMA.
Durante la mia crescita, ho giocato a calcio per quasi 10 anni. Ho giocato a calcio, ero molto concentrato sul calcio. Il Jiu-jitsu era un hobby. Ho imparato il jiu-jitsu e ho anche insegnato il jiu-jitsu, ma non avevo davvero bisogno di combattere fino a tre anni fa, quando ho preso questa decisione, ma ho studiato il jiu-jitsu per tutta la mia vita.
È stata una decisione tutta mia, mio padre non mi ha mai forzato, una cosa che apprezzo davvero ripensandoci.
Sono felice della decisione che ho preso. Nessun rimpianto.
My boxing coach, @marvinsomodio and I hitting the speed bags after training today. 3 weeks to go, Memphis here I come! First of many. pic.twitter.com/ggXqMk8wqA
— Khonry Gracie (@KhonryGracie) August 31, 2017
Il mio allenatore di boxe, Marvin Somodio ed io colpendo il sacco veloce dopo l’allenamento di oggi. 3 settimane all’obiettivo, Memphis sto arrivando! Primo di molti [altri eventi].
Durante il suo debutto nelle MMA Khonry Gracie indossava i guantini del Bellator MMA, anche se ancora la firma non era stata ufficializzata. Difatti, nell’intervista immediatamente successiva a quel match, alla domanda su quel particolare, dichiarò:
Mio padre è con il Bellator ora, quindi… ‘chi prima arriva ben alloggia’! Combatterò ovunque. Voglio solo combattere, voglio solo rappresentare il mio cognome, il jiu-jitsu di mio nonno. Sono qui per la famiglia, non sono qui per vedere per quale promozione combatto. Non ha niente a che fare con quello.
A quanto pare l’aver indossato quei guantini non era solo un trasversale omaggio al padre e alla compagnia che ora rappresenta, dal momento che la Bellator MMA sembra aver confermato la presenza del ragazzo nella card preliminare dell’evento numero 192, il 20 gennaio 2018 a Inglewood, in California.
In quell’occasione sarà contrapposto all’americano esordiente Devon Brock, che però può vantare un record nel semi professionismo di 5 vittorie e 0 sconfitte.
Il figlio di Royce Gracie sarà all’altezza dell’eredità che porta sulle spalle? Ma sopratutto, riuscirà ad esprime uno stile contestualizzato al livello che oggi ha raggiunto lo sport, grazie anche all’importante miccia innescata dal padre? Appuntamento al 20 gennaio per la risposta.