Sabato notte, nel match principale dell’evento inglese “Cage Warriors Fighting Championship 44”, Ivan Musardo ha avuto la meglio sul talentuoso irlandese Joseph Duffy per sottomissione (ghigliottina) nel quarto round, conquistando così il titolo dei pesi leggeri CWFC.
Ivan, italiano di seconda generazione nato in Svizzera nel 1980, ci ha gentilmente concesso un’intervista molto interessante nella quale, oltre al match di sabato, abbiamo parlato della sua carriera di fighter fino ad oggi. In fondo all’articolo potete inoltre trovare un video highlight sul nostro connazionale.
Buona lettura!
Ciao Ivan! Per dare modo ai nostri lettori di conoscerti meglio, prima di parlare del match di sabato volevamo sapere qualcosa sulla tua personale vicenda di atleta. A che età e con quale disciplina ti sei avvicinato alle arti marziali e agli sport da combattimento?
Ciao a tutti! Quando avevo 10 anni ho iniziato con il Judo per un anno circa. Poi mi sono fermato e, come molti altri miei coetanei, ho cominciato a giocare a calcio. Fino a quando, a 21 anni di età, mi sono stancato del pallone e ho iniziato con il Brazilian Jiu Jitsu. E’ stato subito amore, tanto che poi sono andato diverse volte ad allenarmi in Brasile a Rio de Janeiro, prima presso la sede del Brazilian Top Team e poi alla Minotauro Gym.
Sia dal punto di vista tecnico che da quello umano, che cosa ti hanno lasciato questi viaggi in Brasile?
Sono state soprattutto grandi esperienze di vita! Laggiù ho stretto ottime amicizie. Dal punto di vista tecnico il livello in Brasile è altissimo ma per fortuna sono arrivato già con una buona base. Sono cintura marrone di Brazilian Jiu Jitsu e fortunatamente sin dall’inizio mi sono allenato con il mio maestro Augusto Frota che è una cintura nera di Bjj sotto Minotauro, lui e Rodrigo si conoscono da una vita.
In rete si possono trovare alcuni video dei tuoi match e in questi si può notare il tuo stile sempre aggressivo. Ovviamente il Bjj è un background importante nel tuo essere un fighter di MMA, ma sembra che ti piaccia molto anche scambiare in piedi…
Sì, da sempre mi piace la Muay Thai e sono un appassionato di Pugilato. Comunque mi alleno anche molto nella Lotta Greco-Romana e nella Lotta Libera, nei miei incontri amo mischiare i diversi stili!
Quali sono le tecniche che prediligi in piedi e a terra?
In piedi mi piace lavorare sulla corta distanza, mentre a terra preferisco sempre essere sopra il mio avversario.
Sei figlio di italiani ma sei nato a Zurigo in Svizzera…domanda secca: ti senti più italiano o svizzero?
Italiano senza dubbi! Però anche la Svizzera mi piace.
La Shoto è attiva da molti anni in tutto il panorama elvetico, mentre recentemente la “Strength and Honor” ha fatto dei buoni eventi nella Svizzera francese. In che situazione si trovano le MMA in Svizzera?
Tutto si muove molto rapidamente! La Shoto continua ad organizzare molti tornei amatoriali e a Basilea i match di MMA vengono sempre più spesso inseriti nei galà di K-1 e Thai Boxe. Lo sport sta crescendo anche qui.
In media quanto tempo dedichi all’allenamento durante la settimana?
La domenica mi riposo! Per il resto dal Lunedì al Sabato cerco sempre di fare due allenamenti al giorno ma a volte con il lavoro è dura farcela.
Parliamo del match di Sabato: quando hai saputo che avresti combattuto per il titolo? Puoi raccontarci brevemente come si è svolto l’incontro?
Ho saputo che avrei combattuto per il titolo circa due mesi fa. Per quanto riguarda il match, il mio avversario era bravissimo dalla lunga distanza, Duffy ha un buon pugilato e dei calci potenti. Sono riuscito a colpirlo con un paio di combinazioni ma in piedi stava avendo la meglio. Per fortuna sono però riuscito a resistere per 19 minuti nella sua area di combattimento, mentre lui non è riuscito a resistermi in quei 30 secondi che il combattimento si è svolto nella mia e ho quindi vinto per ghigliottina nel quarto round! Al mio avversario vanno comunque i miei più sentiti complimenti, è davvero un ottimo fighter ed un vero talento di soli 23 anni.
Hai già qualche match in programma per i prossimi mesi? Indicativamente sai quando difenderai il titolo?
No, non ancora…per ora mi concedo un po’ di riposo! Il mio manager mi parlava di un possibile incontro per il titolo al prossimo “Strength and Honor” ma per adesso non c’è niente di definitivo.
Sabato hai combattuto per quasi 20 minuti. Hai subito qualche infortunio nell’incontro per il titolo?
Ho un po’ di gonfiore…più o meno dappertutto! Ma per fortuna niente di grave. Penso che già da Lunedì potrò tornare ad allenarmi.
Grazie mille per la disponibiltà Ivan, in bocca al lupo per il futuro e a presto!
Grazie a voi e crepi il lupo! Ne approfitto per salutare i miei genitori che al momento sono in Italia ma che presto mi raggiungeranno. Un abbraccio anche a tutti gli altri miei parenti in Italia, al Frota-Team di Zurigo, al Team Nogueira di Rio de Janeiro e a tutti quelli che mi hanno aiutato e sostenuto in questi ultimi anni!