Ciao Filippo, siamo lieti di fare la tua conoscenza
Un saluto a voi ragazzi
Sappiamo che sei un veterano del Vale Tudo e del Brazilian Jiu Jitsu, puoi dirci più nel dettaglio il tuo curriculum e come è avvenuto l’incontro con queste arti brasiliane?
Ho 37 anni appena compiuti sono cintura nera di Brazilian Jiu Jitsu, nera di Sambo, nera di Ju Jitsu, master di Grappling, master MMA-Free Fight, coach di Muay Thai e ho delle qualifiche militari come istruttore di difesa personale e tecnica del disarmo ed istruttore di educazione fisica. Essendo stato per molti anni istruttore corpo a corpo di unità speciali, sono stato uno dei primi atleti in Europa a competere in BJJ, Grappling ed MMA. Ho vinto tre dei primi tornei di MMA che si sono svolti in Europa (2 in olanda e 1 in Inghilterra) e ne vado molto orgoglioso perché erano ancora tornei con minimo 8 atleti e senza limiti di peso. Era il periodo dove non esisteva internet, la diffusione mediatica non era facile e spesso si veniva additati di fare incontri clandestini senza regole! Ho vinto diversi tornei in Europa di Grappling, un campionato europeo di Submission Wrestling nei massimi e open, un torneo europeo open di BJJ in Norvegia ed uno in Spagna, un torneo internazionale di Combat Sambo nei massimi ed open in Bulgaria, il Luta Livre Submission Wrestling nei massimi e open, 3° negli open all’International Gracie Jiu Jitsu Cup, perdendo in semifinale con Fabricio Werdum, match che ha vinto il “best fight” della competizione ed io come miglior atleta straniero (tra i non brasiliani). Successivamente problemi familiari mi hanno tenuto lontano dalle competizioni fino al 2008 dove ho vinto gli italiani ADCC. Un infortunio grave alla spalla riportato durante un allenamento a Miami mi ha messo a dura prova, con una lunga inattività e continue sedute di fisioterapia fino ad oggi.
Come mi sono avvicinato al BJJ e Vale Tudo? ..beh! ho praticato molte arti marziali fin da giovanissimo come il Kung Fu, la lotta libera, il Full Contact, il Kali ecc. Ero curioso e nello stesso tempo alla ricerca di un metodo di combattimento efficace per la difesa personale, poi un giorno nel 1992 un mio amico militare con cui ci allenavamo in una specie di Free Fight creato da noi dalle nostre esperienze marziali di allora, mi mise al corrente di ciò che succedeva in brasile, parlandomi della famiglia Gracie e dei tornei interstile dove molti appartenenti del Gracie Jiu Jitsu avevano la meglio. Il fatto mi incuriosì molto, io giravo spesso l’Europa a quell’epoca e facevo qualsiasi tipo di stage di qualsiasi stile o maestro che poteva interessarmi. Sempre nel 1992 un mio amico francese mi invitò a partecipare ad uno stage con un paio di ragazzi brasiliani maestri di Jiu Jitsu e Vale Tudo. Mi sembra fossero della Carlson Gracie, ma non ricordo i loro nomi. Partecipando allo stage mi innamorai subito dell’efficacia della lotta a terra (io allora praticavo Ju Jitsu tradizionale e notai subito la differenza ed il diverso approccio), poi a fine allenamento ci fecero lottare tra di noi ed io ebbi la meglio su tutti i partecipanti tranne che questi due brasiliani che nonostante pesassero meno di me riuscirono a controllarmi. Questo mi fece innamorare ancor di più del Brazilian Jiu Jitsu. Vedevo che erano tecniche che funzionavano davvero. Poi il Vale Tudo per me era la massima espressione di ciò che da anni stavo cercando. Da allora feci qualsiasi tipo di stage o allenamento con qualsiasi maestro brasiliano che passasse per l’Europa. Cercavo qualsiasi riproduzione video che potessi studiare, mi scrivevo tutte le tecniche su un pezzo di carta, facevo di tutto per imparare qualsiasi dettaglio (adesso è facile con internet avere un dubbio e poter rivedere la tecnica subito in rete. Questo lo dico sempre ai miei allievi!), poi il 1993 fu l’anno della rivoluzione nel mondo marziale con le grandi vittorie di Royce Gracie ai primi tornei UFC. Vedendolo all’opera scattò in me un’ulteriore conferma: quello che da un anno stavo tentando a tutti i costi di imparare, vagabondando alla ricerca di qualsiasi brasiliano che potesse trasmettermi le loro tecniche, era l’arte marziale che volevo assolutamente imparare! E che un giorno avrei voluto allenarmi con un maestro della famiglia Gracie. Passai alcuni anni ad allenarmi con alcuni miei amici, cercando di studiare e focalizzare le tecniche di Jiu Jitsu attraverso i primi video di BJJ che arrivavano ed i primi stage che riuscivo a fare in giro per l’Europa. Quelli erano anni particolarmente difficili per chi voleva imparare il BJJ: non c’erano insegnanti, pochissimi video, pochissimi praticanti in tutta europa, nessuno sapeva cos’era il BJJ o il Vale Tudo. Non c’era niente. Per imparare bisognava sbattersi!
Hai conosciuto da vicino almeno un membro della famiglia Gracie , di cui sei cintura nera, puoi dirci cosa vuol dire allenarsi con persone che hanno fatto la storia, e rivoluzionato, il concetto di sport da contatto?
Ho avuto l’onore di essere allenato ed aver fatto parte del Gracie team per qualche anno. I miei principali maestri della famiglia sono stati Robin e Rolker Gracie. Ricordo ancora come fosse ieri quando seppi della presenza di Robin in Europa, in particolare ai tempi in cui arrivò a Valencia. Presi immediatamente un volo per la città spagnola, feci 10 giorni di lezioni private ed allenamento di 5-6 ore al giorno! Seguii Robin anche a Barcellona quando stava per aprire la sua accademia. Mi allenavo con lui in mezzo alle macerie e su una specie di tatami ancora da sistemare. Dormivo lì dentro, al freddo in un sacco a pelo e mi scrivevo tutte le tecniche che mi insegnava in pezzi di carta. Ho visto crescere la prima accademia pezzo per pezzo, erano tempi difficili pure per lui, ma grazie al suo cognome e alla sua professionalità molti appassionati da tutta Europa vennero ad allenarsi a Barcellona facendo crescere il movimento. Sono stato la sua prima cintura azzurra in Europa, ancora col vecchio metodo di Rio. Anche Rolker, che ho avuto l’onore di ospitare a casa mia, è stato un maestro fondamentale nel mio percorso. Entrambi mi hanno dato delle solide basi tecniche e lo spirito della mentalità Gracie. Grazie a loro in quel periodo vinsi diverse competizioni e venivo considerato uno dei migliori in Europa insieme ad un certo Werdum. I loro insegnamenti li applico tutt’ora da cintura nera. La Rickson Gracie di Los Angeles e la Relson Gracie di Honolulu sono stati altri luoghi dove ho approfondito i miei allenamenti nel Gracie Jiu Jitsu. Nel tempo la mia voglia di conoscere altri metodi di allenamento, per approfondire maggiormente la metamorfosi che c’era in atto in quegli anni con il Vale Tudo ed il Grappling, mi ha portato a girare il mondo ed allenarmi con alcuni dei migliori maestri ed accademie a livello planetario. Quello che posso dire della mia esperienza con i Gracie è sicuramente quello di avere sempre avuto a che fare con dei seri professionisti che, con i pro ed i contro, portano avanti le loro idee di metodo ed allenamento, e di aver imparato molto dalla loro enorme esperienza di combattimento.
Sulle nostre pagine, abbiamo ospitato nel primo caso e ospiteremo a breve nel secondo, grandi maestri di Brazilian Jiu Jitsu a livello nazionale, come il Maestro Federico Tisi e il Maestro Gianfranco Delli Paoli. Li conosci o hai avuto modo di conoscere il loro operato?
Li conosco entrambi, di più Gianfranco con cui ci sentiamo periodicamente. Li reputo due eccellenti maestri che da tanti anni si sono dedicati allo studio del Jiu Jitsu girando il mondo per aggiornarsi e migliorarsi sempre di più con grandi maestri. Quando qualcuno mi chiede dove si può allenare a Roma nel BJJ o Grappling, per quanto riguarda i maestri italiani faccio sempre i loro nomi e quello di Saverio Longo.
Di insegnanti importanti come te quindi ne abbiamo diversi. Credi sia solo una questione di disinteresse mediatico, o c’é qualcos’altro che blocca il salto di qualità delle MMA in Italia, come sta avvenendo invece nel resto d’Europa?
Sicuramente l’aspetto mediatico è quello più importante. Negli Stati Uniti le MMA hanno successo anche grazie a questo, oltre al fatto che sanno far spettacolo e organizzare grandi eventi con un bacino di atleti importante. Sai che se le persone vedono spesso in televisione i match di MMA, vedono i lottatori che fanno le comparsate in televisione o nei film di Hollywood, diversi vip che vanno a vedere gli eventi, marchi di aziende prestigiose che sponsorizzano, tutto questo crea un grande vortice che porta le persone ad avvicinarsi sia alla pratica dell’MMA, sia a seguire i lottatori come loro idoli. Il tutto crea business e la macchina si mette in moto da sola. Poi c’è sicuramente l’aspetto recettivo della gente dove in alcune nazioni sono più portati ed aperti a seguire sport da combattimento. Faccio l’esempio della Polonia dove spesso in televisione fanno vedere match di K-1, MMA, Grappling in diversi orari durante la giornata. Ebbene tutto questo sta portando sempre più praticanti nelle palestre e la Polonia è un paese in grande crescita sia come eventi, sia a livello di bravi atleti di MMA e Grappling. In italia il movimento è cresciuto molto da quando ho iniziato io e piano piano qualcosa si sta vedendo anche con i primi buoni eventi. Certo manca ancora il salto di qualità, ma quello manca anche a molte altre nazioni in Europa. In Italia non è facile, se si pensa che eventi di Boxe o l’Octagon K-1 vengono proposti in televisione in orari poco commerciali, in differita o registrati per tagliare i colpi più spettacolari e considerati violenti, quando poi vi sono film di pura violenza in prima serata! Manca ancora la mentalità, la maggior parte degli articoli che sono usciti nei quotidiani italiani che parlano di MMA, identificano questa disciplina come una lotta senza regole, fatta da gente senza scrupoli amante degli incontri clandestini. Non vengono esaltate le doti atletiche, tecniche, di sacrificio e di rispetto dell‘avversario, di un fighter di MMA. Mi ricordo qualche anno fa rifiutai un’intervista in televisione perché volevano parlare della diffusione degli incontri clandestini ed io ero interpellato come un esperto di queste lotte! Comunque al di là di tutti questi problemi io sono fiducioso, anche se ci vorrà del tempo le MMA in Italia pian piano prenderanno il giusto ruolo. Qualche federazione ha cominciato ad interessarsi al fenomeno mondiale delle MMA e sentono aria di business. Se pensiamo che per la Thai Boxe ci sono voluti 20 anni per avere in Italia i primi grandi eventi, buoni atleti e numero di praticanti, il percorso è ancora lungo. Credo però che noi italiani dovremmo credere di più sulle nostre possibilità. Non dobbiamo sempre vedere il meglio nell’erba del vicino. Mi sono allenato in molte palestre europee che hanno belle attrezzature con gabbie, ring, dummy, ecc.. eppure hanno istruttori mediocri rispetto all’Italia. La buona istruzione dei giovani nelle nostre accademie è un altro passo importante per la crescita nel nostro paese, insieme a tutto il lavoro di appassionati e giornalisti del settore che gestiscono siti come il vostro dando notizie ed informazioni aggiornate in italiano.
Probabilmente sei stato il primo in Italia a combattere nei circuiti di Vale Tudo: cosa ti è mancato per emergere in circuiti di rilevanza mediatica internazionale?
Beh credo di essere stato il primo in italiano a combattere nelle MMA in eventi internazionali. Sicuramente se avessi vinto quei tornei 4-5 anni fa, con l’aiuto della diffusione mediatica di internet, avrei avuto più rilevanza. Alcuni non sanno che ho uno score di 11 vittorie e 0 sconfitte. Ho avuto alcune proposte per combattere negli Stati Uniti, ma poi sfortunatamente la proposta saltò. Avrei forse dovuto lasciare tutto qua in Italia ed andare a cercar fortuna negli USA dove il movimento delle MMA iniziava ad espandersi sempre di più. Purtroppo però ho anche attraversato un brutto periodo con problemi familiari che mi hanno impedito di fare certe scelte. In più in quel periodo ero maresciallo dei carabinieri, con uno stipendio sicuro che mi permetteva di sostenere me ed i miei problemi, poi ribadisco che in quel periodo non era facile, tutto stava iniziando, e c’erano molte incertezze. Spero ora di trasmettere qualcosa come maestro, poi chissà.. mi alleno sempre duramente tutti i giorni da anni con grande passione, anche senza la previsione di match di MMA o Grappling perché amo ciò che faccio. Se dovesse venire qualche buona proposta, i guantini non li ho ancora appesi!
Facciamo un gioco, per ognuno di questi nomi dimmi il primo aggettivo che ti viene in mente:
Alessio Sakara, Michele Verginelli, Ivan Serati, Matteo Minonzio, Matteo Piran, Cristian Binda.
Più che singolarmente preferisco parlarne al plurale. Più o meno li conosco personalmente tutti e la prima cosa che mi viene in mente per tutti è sacrificio, costanza e perseveranza. Sono tutti grandi atleti che con mille difficoltà si allenano duramente e portano in alto il nome dell’Italia. Io e tutti gli appassionati dobbiamo essere sempre orgogliosi quando un nostro atleta combatte e supportarlo sempre! non amo sentire le critiche da bar dello sport che girano in rete sui nostri ragazzi. Per carità ci sta anche questo quando uno sport comincia ad essere più popolare, ma io credo molto nell’italianità e nel supportare questi ragazzi che tu hai nominato, insieme a Lorenzo Borgomeo, Marco Santi e tutti gli altri (con cui mi scuso per non averli menzionati) che portano i nostri colori in giro per il mondo, ricordandoci che la maggior parte di loro lavora e si allena! pagandosi da soli il fisioterapista, gli integratori, gli spostamenti per allenarsi, le lezioni private, il materiale adeguato, ecc.. anche questo può aiutare a far crescere il movimento nel nostro paese.
Credi che l’UFC, come palesemente annunciato, possa davvero fare tappa tra il 2010 e il 2011 in Italia? Questo cambierebbe qualcosa per il livello mediatico attuale?
Sarebbe una grande cosa! Credo sarebbe la svolta per il salto di qualità delle MMA in Italia. Se pensate che il nostro paese è uno dei più visitati a livello turistico nel mondo, avere un evento del genere in Italia richiamerebbe persone da tutta Europa e non solo, col doppio fine di vedere l’evento e visitare il bel paese. Ci sarebbe un grande interesse mediatico e gli sponsor inizierebbero ad interessarsi al fenomeno.. speriamo si avveri!
In mancanza di un corso di MMA nella propria città, è consigliabile a tuo avviso incominciare a studiare due discipline e quindi due corsi separati, ad esempio BJJ e Thai?
Credo che in mancanza di un vero corso di MMA, praticare BJJ e Thai Boxe vada benissimo. Il consiglio che do è quello di trovare un gruppo di appassionati nella zona per poi trovare del tempo per fare dello sparring leggero ed iniziare a mischiare i due stili, poi ogni tanto spostarsi per frequentare un buon maestro ed un buon team dove poter assimilare nuovi dettagli, impostazioni e tecniche per poter progredire. In linea di massima per consigliarvi ulteriormente potete praticare per la parte stand up Muay Thai, Boxe o Kick Boxing, per takedown e ground fighting Grappling, BJJ, Lotta libera o greco-romana, Sambo o Judo, focalizzandosi sull’allenamento No-Gi quando fate sparring. Buon allenamento!
Chi è il tuo atleta preferito in UFC e fuori dall’UFC e perché?
Ci sono molti atleti bravi che mi piacciono, Minotauro Nogueira è un grande! L’ho conosciuto di persona e mi ci sono allenato insieme. Oltre ad essere un’atleta straordinario è anche un grande maestro ed una brava persona. Se poi si conosce la sua storia, il fatto che sia sopravvissuto ad un grave incidente da giovanissimo, rimasto in coma per molto tempo e dato per spacciato dai medici, diventando poi il grande campione che tutti noi conosciamo, non si può che considerarlo un’icona di questo sport. Altri che mi piacciono sono BJ Penn per lo straordinario Jiu Jitsu da MMA, Anderson silva per la qualità e la consapevolezza con cui affronta i suoi avversari e George St. Pierre per completezza. Poi mi piacciono molto i giapponesi quando lottano nei loro eventi, ci mettono cuore e spregiudicatezza nelle tecniche. Negli eventi nipponici capita molto più spesso di vedere cose nuove o diverse rispetto all’UFC.
Parlando di grandi campioni, esiste qualcuno in grado di battere il numero uno dei pesi massimi attualmente in circolazione, Fedor Emilianenko?
Credo che prima o poi accadrà. Mi piacerebbe rivederlo in gabbia contro un Minotauro in perfette condizioni. Alcuni sono andati vicini al metterlo in difficoltà, ma contro Fedor bisogna stare molto attenti alla tattica di gestione del combattimento e non farsi prendere dall’irruenza. In piedi con i pugni ha un tempismo, un’esplosività ed una imprevedibilità che possono mettere in difficoltà chiunque, eccellente difesa e proiezioni, pericolosissimo Ground and Pound, forse il suo punto debole è quando è al suolo con schiena a terra, dove è sempre pericoloso ma meno rispetto alle altre posizioni. Comunque non sarà bello da vedere ma è un grande campione.
Per avere piu informazioni su di te e sui tuoi allenamenti, è possibile consultare un sito o mandarti una mail per chiarimenti?
Ho un piccolo team che è sempre in maggiore crescita. Ho molti giovani interessanti che in futuro potranno fare qualcosa, insegno a Cassina de Pecchi, vicino Milano, il lunedì ed il giovedì dalle 19 alle 20 BJJ/Grappling, dalle 20 alle 21.15 MMA ed il sabato o la domenica ci si trova per fare sparring libero, mentre con i competitori ci si ritrova con altri due allenamenti in più a settimana. Il mio sito è www.stabileteam.com . L’e-mail è info@stabileteam.com .
Io e tutta MMA Mania.it ti salutiamo con la speranza di poterti incontrare di nuovo in futuro. Sei sempre il benvenuto per un contatto diretto con i lettori anche sul nostro forum. Grazie per la disponibilità Maestro!
Grazie a voi e al forte contributo che state dando a favore delle MMA italiane! Saluti a tutti e a presto!