Su richiesta dello Zio..

Libero sfogo alle cose più strane!
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The Dragon
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11/09/2013, 13:22

..posto qualcosa sulle mie vacanze. Lo posto qui perchè non centra nulla con le mma.
Venendo da una serie di problemi di salute e con la mia 'carriera' agonista conclusa, invece della solita vacanza allenamento quest'anno ho fatto qualcosa di diverso. Ho cercato di fare qualcosa che non fosse utile solo a me, ma sentivo il bisogno di ridare in giro un po' della fortuna che ho avuto nella vita. Così sono partito come volontario per il Messico, allo scopo di lavorare alla conservazione della fauna locale a rischio, in particolare mi sarei occupato di Tartarughe di terra, Coccodrilli e Caimani, con destinazione finale Puerto Arista, confine con il Guatemala, stato del Chiapas.

Il viaggio è stato lungo e travagliato, circa 24 ore totali di spostamenti con 3 aerei. All'arrivo a Mexico City ho avuto una piacevole sorpresa: nei mega schermi dell'aeroporto trasmettevano il vecchio match di Shogun con Forrest Griffin, le "artes marziales mixtas" in Messico sono uno sport in grande crescita, e sebbene non abbiano ancora la popolarità di cui gode la boxe in loco inziano ad essere apprezzate e conosciute dal pubblico.

Da Mexico City, il terzo e ultimo volo mi ha portato a Tuxtla Gutierrez, capitale del Chiapas e unica vera e propria città dello Stato. A Tuxtla ho preso un taxi e sono arrivato a San Cristobal de Las Casas, dove il mattino seguente avrei trovato i miei compagni volontari per iniziare il progetto. La cittadina, molto viva, si trova a circa 1200 mt, quindi io mi aspettavo un Messico bollente e invece rischiavo di congelare :D
Altra sorpresa, questa volta poco gradita, verso le 4 del mattino (sottolineo, del mattino) è partito un suono di trombe, tamburi e fuochi d'artificio... a quanto pare la cosa si ripete da un mese per una celebrazione di un patrono locale, celebrazione che consiste nell'uscire in strada negli orari più stronzi della notte e fare quanto più casino possibile. robe da matti.

Finalmente dopo una giornata a San Cristobal, dopo aver conosciuto i volontari (un gruppo internazionale di circa 20 persone) siamo partiti per la meta finale: Puerto Arista, un villaggio di pescatori che viene venduto come località turistica in mezzo al nulla. Un viaggio di circa 4 ore ci ha portato in loco e ci ha permesso di osservare le meraviglie del Chiapas: un paese interamente verde e rigoglioso, coperto di vegetazione tropicale (e autostrade dissestate).
Il giorno seguente avremo iniziato i nostri progetti.

[..continua..]
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Krazypoison
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11/09/2013, 13:51

Figata! :applauso:
Quando concludi il racconto ti tempesto di domande! :)
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AdReNaLiNa
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11/09/2013, 14:06

Fantastica esperienza! Siamo curiosi di sapere tutto!! :)
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The Dragon
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11/09/2013, 19:57

Giunti nella sistemazione dei volontari siamo subito rimasti rapiti dalla bellezza del luogo: il centro presso cui lavoravamo, "UMA El Caiman", era sito direttamente sulla spiaggia, a pochi metri dall'oceano.
Il nostro gruppetto di volontari si è diviso nei tre progetti a cui eravamo stati assegnati, 2 gruppi si sono occupati di tartarughe marine, io e altri 5 per l'appunto siamo rimasti al centro per lavorare principalmente con coccodrilli e caimani.
Ovviamente ci sono i trucchi del mestiere, grazie ai quali persino un ragazzo di città come me può trattare direttamente questi rettili (ma come vedremo, sono sempre pericolosi). In particolare si tratta di animali con metabolismo bassissimo, possono passare un intera giornata muovendosi 2 o 3 volte, se nutriti regolarmente non hanno necessità di attaccare l'uomo e noi potevamo entrare tranquillamente nelle gabbie per dargli da mangiare o pulire le vasche. Il segreto principale sono gli occhi: se il coccodrillo non vede non attacca, quindi si tratta di stargli per lo più alle spalle e se lo si deve prendere fisicamente per prima cosa coprire gli occhi.
Essendo un 'peleador' ho fatto amicizia con Benjiamin grande appassionato di boxe e lucha libre e marito della biologa, in gioventù era stato un cacciatore di coccodrilli selvatici, ma dopo aver conosciuto sua moglie si è convertito e ha iniziato a proteggerli.

I giorni sono trascorsi in maniera perfetta, sveglia alle 6.30 lavoro dalle 7 alle 10, tempo libero fino alle 16 e poi qualche altra ora di lavoro in base alle necessità. Se c'erano turisti chi di noi parlava spagnolo poteva accoglierli nel centro. Di turisti internazionali ne abbiamo visti pochissimi quindi io non ho fatto praticamente nulla a riguardo.
Quando non si lavorava eravamo in spiaggia: onde alte 2 metri, una corrente fortissima e un sole incredibile, era come trovarsi in paradiso e per giunta non stavamo pagando. Ho stretto parecchio con gli altri ragazzi del mio progetto: una ragazza giapponese, due ragazze portoghesi, uno spagnolo e un messicano.
Ogni sera cucinavamo a turno, io ho tenuta alta la bandiera di casa con pasta di ogni tipo (molto apprezzata la carbonara!) e gli altri giorni si mangiava ogni tipo di cibo internazionale. davvero una grande esperienza.

Non sono certo mancati gli imprevisti, andava tutto bene quando all'inizio della seconda settimana c'è stato un piccolo 'incidente' che mi ha visto protagonista.
Era stata una mattina molto intensa: al risveglio nel pulire le gabbie dei caimani ne abbiamo notato uno con la zampa ferita: era la stagione degli amori e due femmine hanno lottato per il nido. La sconfitta purtroppo era messa male e abbiamo dovuto trasportarla fuori dalla gabbia per vedere come stava, a quel punto era chiaro che non c'era molto da fare e andava amputata la zampa (ovviamente queste valutazioni non le abbiamo fatte noi volontari che di veterinaia non ne sapevamo nulla ma la biologa del centro).
Mi sono quindi ritrovato a tenere questo povero animale (non molto grande credo intorno al metro 1,5) mentre veniva mutilato e già questo vi assicuro che era abbastanza.
Poi sempre la stessa mattina abbiamo dovuto eseguire delle misurazioni su tutti i rettili, cominciando dal recinto di coccodrilli di media taglia, 2 metri e mezzo, per tenerlo fermo ci sono volute sei persone, Benjiamin ha fatto il grosso del lavoro e la parte più pericolosa (i primi cappi per chiudere la bocca) c'è stato anche un attimo di terrore quando il lucertolone con un ruggito si è liberato dalle corde ed è tornato in acqua.. ovviamente abbiamo partecipato in modo attivo con cappi e funi per bloccarlo, tre persone gli sono salite sulla schiena per tenerlo giù, e io come al solito venivo lasciato ai lavori di fatica (-.-), in questo caso tenergli la bocca chiusa nel caso i cavi non bastassero (compito in realtà più pericoloso a dirsi che a farsi perchè quando hanno la bocca chiusa basta esercitare poca forza per tenerli fermi). In ogni caso una volta legato per bene non mi sono lasciato scappare l'occasione di fare una foto mentre gli facevo un mataleao. :mrgreen: :mrgreen:

Infine siamo passati al recinto dei 'piccoli' coccodrilli dal metro al metro e trenta, e questi li abbiamo presi in 2 alla volta, Benjiamin dopo il mataleao (scambiato per una chiave di luchalibre) ha detto che lasciava il più grosso per me, e quindi sono andato un po' perplesso per prenderlo mentre lui gli teneva la testa nel cappio. la procedura consisteva nel salirgli sulla schiena, chiudergli gli occhi, chiudergli la bocca e prendere le misure. Purtroppo qualcosa è andato storto e il cocco si è girato troppo presto (forse mancava abbastanza trazione, forse sono stato lento a chiudergli gli occhi) e così abbiamo avuto un breve corpo a corpo con l'amico che mi ha azzannato la mano e io che gli ho mollato un cazzotto. alla fine lui è scappato in acqua io sono scappato chiedendo se c'era ancora tutta la mano.
Adesso non mi addentrerò in tutti i dettagli e gli imprevisti e le grottesche situazioni in cui la sanità del chiapas mi ha portato (inizio e finisco dicendo che in ospedale non c'erano dottori e mi ha ricucito un signore, paramedico, con un improbabile folla di curiosi come aiutanti).
Cmq ho ancora 10 dita, tutte intere e funzionali come prima, solo che sull'indice ho la cicatrice derivata dai 15 punti di sutura che ho preso :lol: :lol:
Alla fine è stata pure questa un avventura... e breve il seguito
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pattaya
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11/09/2013, 23:55

caxxo :mrgreen:
15 punti di sutura :mrgreen:
come se niete fosse.. :uhuh:

ma per il viaggio ti sei pagato tutto?
ti offrivano vitto e alloggio?

e come hai trovato quessta occasione=? tramite internet?

bella zio :yeah: :ok:
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12/09/2013, 13:34

:re: :applauso:
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12/09/2013, 13:51

Ma come hai trovato/deciso questa meta di viaggio? C'è un sito per chi vuole andare a fare del volontariato dall'altra parte del mondo?
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12/09/2013, 15:36

Esperienza emozionante!! :applauso: sono curioso di sentire il seguito e sapere le risposte alle domande che ti hanno fatto gli altri! :D ..se ci fosse la possibilità mi piacerebbe molto fare un viaggio così!
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12/09/2013, 22:27

Sono di nuovo via da casa riprenderó il racconto tra 5 giorni, intanto rispondo brevemente: se cercate su google Lunaria é l'associazione a cui mi sono appoggiato.. Pagando una quota annua di 100€ si puó partecipare ai loro progetti in ogni zona del mondo.. Di solito ci si paga il volo e poi si ha vitto e alloggio, ma dipende dal tipo di progetto. Per ogni dubbio chiedetemi pure e saró felice di aiutarvi come posso
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26/09/2013, 10:02

bellissima esperienza complimenti,quando si puo' aiutare il prox(uomo e/o animale che sia),si sta sempre meglio


ma




il coccodrillo è andato ko dopo il pugno? xD :ok:
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27/09/2013, 12:09

Con un po' di ritardo finisco il racconto..
Dopo questo piccolo incidente di percorso sono tornato nella cittadina iniziale, San Cristobal de Las Casas, dove principalmente mi prendevo cura della ferita e per lo più ho fatto amicizia coi volontari che lavoravano ai progetti in quella città. In questo periodo ormai avevo un livello di spagnolo di sopravvivenza e quindi riuscivo a parlare coi locali, medici inclusi (e questo mi ha aiutato non poco). Dopo pochi giorni mi sono riunito ai miei compagni di viaggio iniziali, e il giorno seguente sono andato con alcune delle ragazze nella meravigliosa città maya di Palenque.. dopo un viaggio di 5 ore in pullman tra curve e strade sterrate siamo arrivati nella città moderna.. peccato che il nostro 'ostello' non fosse li ma a metà strada tra la città e le rovine... nella jungla!!!! in pratica arriviamo alle 4 del pomeriggio in questo insieme di bongalow/palafitte in mezzo alla jungla vera e propria, con la tipica aria calda e umida che rende fastidioso persino respirare e ti fa sudare anche da fermo.. la gente, clienti e impiegati del posto completamente fuori dal mondo, la maggior parte con lo sguardo perso e musica goa (sottolineo, alle 4 del pomeriggio), sarà una coincidenza ma Palenque è famosa per i funghetti.. non proprio entusiasti abbiamo trascorso la notte in questa sistemazione (e la notte nella jungla è stata abbastanza inquietante :D .
La mattina dopo abbiamo visto le rovine. Amazing. Non trovo altre parole. La parte più sorprendente è che noi abbiamo visitato solo il 5% della città, perchè il restante 95% si trova completamente ricoperto dalla jungla. Nel senso, che ciò che noi abbiamo visitato era a sua volta completamente coperto, i palazzi diventano colline, gli alberi crescono giganti, le radici entrano nei palazzi e nulla è visibile a occhio nudo; pertanto per aprirlo al pubblico hanno dovuto bonificare completamente l'area, e ogni 5 giorni devono tagliare l'erba.
Ovviamente è possibile fare anche un escursione nella jungla, ma è popolata di serpenti anche velenosi perciò abbiamo dovuto prendere una guida. In ogni caso è stata davvero una giornata indimenticabile, e suggerisco a chiunque intanda visitare il messico di passare da quelle parti.
La mia ultima tappa sono stati i villaggi di Zinacantan e Chamula, in cui sono andato da solo. Sono normalissimi centri urbani, con l'unica differenza che la popolazione è 100% nativa, cioè discendenti dei Maya. La cosa interessante, oltre ad informarsi sugli abusi perpetrati dal governo su queste genti è stato osservare il loro particolarissimo sincretismo religioso: formalmente cristiani, hanno incluso moltissimi elementi del loro credo precolombiano nel cristianesimo occidentale.
Infine sono tornato a Tuxtla Gutierrez, ho trascorso lì la mia ultima notte e poi sono partito verso casa.

Voto al viaggio e all'esperienza 9.5/10.
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27/09/2013, 12:39

The Dragon ha scritto: Con un po' di ritardo finisco il racconto..
Dopo questo piccolo incidente di percorso sono tornato nella cittadina iniziale, San Cristobal de Las Casas, dove principalmente mi prendevo cura della ferita e per lo più ho fatto amicizia coi volontari che lavoravano ai progetti in quella città. In questo periodo ormai avevo un livello di spagnolo di sopravvivenza e quindi riuscivo a parlare coi locali, medici inclusi (e questo mi ha aiutato non poco). Dopo pochi giorni mi sono riunito ai miei compagni di viaggio iniziali, e il giorno seguente sono andato con alcune delle ragazze nella meravigliosa città maya di Palenque.. dopo un viaggio di 5 ore in pullman tra curve e strade sterrate siamo arrivati nella città moderna.. peccato che il nostro 'ostello' non fosse li ma a metà strada tra la città e le rovine... nella jungla!!!! in pratica arriviamo alle 4 del pomeriggio in questo insieme di bongalow/palafitte in mezzo alla jungla vera e propria, con la tipica aria calda e umida che rende fastidioso persino respirare e ti fa sudare anche da fermo.. la gente, clienti e impiegati del posto completamente fuori dal mondo, la maggior parte con lo sguardo perso e musica goa (sottolineo, alle 4 del pomeriggio), sarà una coincidenza ma Palenque è famosa per i funghetti.. non proprio entusiasti abbiamo trascorso la notte in questa sistemazione (e la notte nella jungla è stata abbastanza inquietante :D .
La mattina dopo abbiamo visto le rovine. Amazing. Non trovo altre parole. La parte più sorprendente è che noi abbiamo visitato solo il 5% della città, perchè il restante 95% si trova completamente ricoperto dalla jungla. Nel senso, che ciò che noi abbiamo visitato era a sua volta completamente coperto, i palazzi diventano colline, gli alberi crescono giganti, le radici entrano nei palazzi e nulla è visibile a occhio nudo; pertanto per aprirlo al pubblico hanno dovuto bonificare completamente l'area, e ogni 5 giorni devono tagliare l'erba.
Ovviamente è possibile fare anche un escursione nella jungla, ma è popolata di serpenti anche velenosi perciò abbiamo dovuto prendere una guida. In ogni caso è stata davvero una giornata indimenticabile, e suggerisco a chiunque intanda visitare il messico di passare da quelle parti.
La mia ultima tappa sono stati i villaggi di Zinacantan e Chamula, in cui sono andato da solo. Sono normalissimi centri urbani, con l'unica differenza che la popolazione è 100% nativa, cioè discendenti dei Maya. La cosa interessante, oltre ad informarsi sugli abusi perpetrati dal governo su queste genti è stato osservare il loro particolarissimo sincretismo religioso: formalmente cristiani, hanno incluso moltissimi elementi del loro credo precolombiano nel cristianesimo occidentale.
Infine sono tornato a Tuxtla Gutierrez, ho trascorso lì la mia ultima notte e poi sono partito verso casa.

Voto al viaggio e all'esperienza 9.5/10.
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27/09/2013, 12:42

ahahah ma cos'è?
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27/09/2013, 12:50

The Dragon ha scritto: ahahah ma cos'è?
Hugh Jackman nel film The Fountain. :)
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27/09/2013, 13:05

Oltre che la nostra espressione nel momento in cui veniamo raggiunti dalla luce del tuo racconto!! :D
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27/09/2013, 13:09

:canna: :canna:
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