Come quasi tutti i 20enni sono un sognatore ed ho spaccato i maroni a casa con la tipica storia da film americano : "mi allenerò come un matto,diventerò qualcuno!"
Io ammiro chi si dedica al 100% alle proprie passioni,ad esempio il nostro the dragon a cui auguro sempre il meglio,sono già suo fan !.
Ultimamente però mi ritrovo a voler uscire da quel gruppo di persone.
Guardandomi intorno mi sono accorto di un paio di cose:
- le mma sono famose ed i giovani già alle medie o primi anni di liceo iniziano a praticarle (non parlo ovviamente dell'italia, anche se qualche raro caso c'è), non come me a 20 anni (anche se non sono da considerare vecchio,anzi,per certi obiettivi lo sono, è inutile fare il peter pan).
- spesso le grandi figure delle mma avevano già vinto titoli in qualcos'altro, neanche loro sono diventati campioni allenandosi dopo i 20 anni.
- I danni provocati da questi sport sono davvero notevoli, e quelli meno diffusi (vedi distacco della retina, ad esempio) sono ugualmente da temere.
Faccio una piccola premessa : non voglio sentirmi dire che sono lunatico perchè ero partito a bomba,che mi sognavo l'ufc e ora mi ricredo. Stò solo cercando di rendere più tangibili i miei obiettivi.
Detto ciò credo che le passioni vadano seguite, ma non ad occhi chiusi. Io personalmente ammiro i nostri atleti, come ad esempio il mitico Iron Mike Verginelli che per me è un superuomo con la vista a raggi x, ma nonostante ciò non è ad arrivare ad un livello come il suo che aspiro (non sono sbruffone, probabilmente verginelli mi mangerebbe in testa anche a 80 anni) .Forse perchè non sò come vive, mi farebbe piacere parlargli, ma di sicuro lo troverei impegnato
Io vorrei vivere di incontri ed allenamenti solo a patto di avere lo stipendio di gsp ad esempio (anche minore ovvio,ma per farvi capire ho puntato altissimo). Di dovermi fare il mazzo con un secondo lavoro non ci penso proprio, perchè , A PARER MIO (non possiamo andare tutti d'accordo), i rischi e i danni a lungo termine sono troppo elevati per poter essere inglobati nella mia vita in cambio di una gloria che comunque non s'avvicina a quella a cui aspiravo. Di solito non mi interessano i soldi, ma se rischio la salute comincio a pensarci perchè servono e fanno piacere se me li stò sudando così tanto.Per non parlare poi delle occasioni che ci si preclude. Faccio degli esempi sciocchi:
- Mi piace disegnare e sono portato, non lo faccio mai. Disegnare e dipingere mi rilassa, mi fa star bene. Sarebbe un hobby ,per me, fantastico.
- Mi piace ballare. Non potrei più imparare la break dance perchè mi spaccherei la testa alla seconda lezione, ma potrei imparare un lento (tango o altro,che passione) che mi entusiasma e arricchisce come essere umano.
- Mi piace la mia compagna. Non esco quasi mai con lei, la vedo raramente. potrei dedicarmici di più. Non avessi una compagna potrei divertirmi di più con altre ragazze e fare più esperienze.
- Mi piace godermi la vita con gli amici. Non lo faccio quasi mai, anche loro li vedo molto di meno.
- Potrei dedicarmi di più allo studio e magari più in là trovarmi un buon lavoro con uno straccio di laurea come si deve.
- Essere più "sano" fisicamente. (meno botte in testa e danni alle articolazioni nel migliore dei casi,considerando che sono già stato operato al menisco).
Ovviamente non tutto dev'essere scartato per l'allenamento!! Ma se consideriamo il fatto che se non studio e passo gli esami NON mi posso allenare, allora noto che il resto dei "mi piace" và quasi a farsi benedire...a meno che non vado in giro a dire che ballo e disegno (facendolo 10 minuti alla sett.) e non pago un gigolò per soddisfare 4 volte alla sett la mia ragazza.
Insomma, a meno che non ci si accontenta, quando si anno obiettivi mooooolto alti come quelli che ho citato, secondo me bisogna valutare bene le proprie carte, perchè senza avere già combinato qualcosa durante l'adolescenza si rischia (e quando dico si rischia intendo che si rischia molto,e scusatemi se sono ripetitivo ma si rischia davvero molto) di doversi "accontentare" per forza anche non volendolo. Se gli obiettivi sono meno alti ma comunque notevoli bisogna valutare se questi siano tanto importanti da sacrificare altrettante gioie del vivere. Io credo che certi sacrifici vadano fatti solo in cambio di qualcosa di davvero importante,che possa più in là permetterti di toglierti gli sfizi che ti eri precluso, senza lasciarti a bocca mezza asciutta.
Fatta questa introduzione sarò breve:
Io non sono il tipo che si accontenta, quindi o fama o niente.(per fama intendo stipendio adeguato al sacrificio che faccio. Se poi l'unico a consocermi nel mondo è pincopallino delle autolinee sotto casa mia tanti cavoli. Non vorrei essere frainteso)
Sono realista e mi rendo conto che tra me e un campione che campa "benone" (vedi sopra) c'è il mare e l'universo.E da notare benissimo che lo stesso universo è presente tra me e quel campione quando aveva l'età mia .
Diventare molto bravo non mi basta visto i danni che ciò comporta e che mi ha già comportato.
Ho diverse passioni.
Fare mma solo per diletto mette comunque a rischio la salute, anche se leggermente,soprattutto se gracili come me.
Fare mma solo per diletto mi fa sentire un atleta mancato perchè troppa è la voglia d'allenarmi di più.
Che ne pensate se me ne vado a fanc*** e mi dedico allo sport per mantenermi sano e in forma, non frustrato da obiettivi mancati, buon laureando e buon amante? Siete d'accordo su quanto ho detto? Quali credete che siano le possibilità di un 20enne quasi novellino? (agile, resistente, ma con poca esperienza negli sport da combattimento)
Ps: cercate di entrare nell'ottica mia, non ditemi che allenarsi 3 volte alla sett è più che appagante. Cercate d'essere realisti, non ditemi che allenandomi e sacrificandomi posso diventare chissà che campione se non ne siete certi o se non avete esempi validi.
Vi voglio spingere alla riflessione, ma per egoismo lo ammetto, perchè ho un disperato bisogno di parlare con qualcuno che vive queste emozioni e che in maniera matura sappia dirmi se abbassare la cresta o no...
mancho
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