savo81 ha scritto: Il mio consiglio è questo: Innanzitutto bisognerebbe vedere le potenzialità che hai per poter sfondare nello sport, e quelle un buon maestro le vede subito... La scuola è importante ma non tutte le facoltà lo sono, ingenieria è sicuramente un ottimo biglietto da visita, quindi , pensaci bene perchè un'altra facolta meno impegnativa può essere allo stesso tempo tanto leggera quanto inutile per eventuali sbocchi professionali, andresti così a buttar via omunque anni importanti della tua vita.
Io chiederei consiglio e mi farei seguire da qualcuno che possa aiutarti( anche più di un uno) , qualcuno che conosca bene questo sport e possa indicarti la retta mettendomi in faccia loa realtà che ti dica quindi: Sei portato/Continua a studiare... Magari un anno di prova può starci ma un anno non è la vta (sei talmente giovane) quindi "daga det"! ...
hai ragione. Comunque ne ho ho parlato a casa con il sommo capo (mio padre
) e lui mi ha consigliato una cosa a cui non avevo pensato. Non di lasciare ingegneria ma di passare da ingegneria meccanica (quella che faccio io e che è rinomata essere la più impegnativa....in vita mia ho sempre scelto i percorsi più difficili,non per gloria ma per maledizione
) a ingegneria gestionale (che pare essere un più semplice e inoltre sembra avere molti più sbocchi professionali di meccanica perchè nel mondo del lavoro sono molto richiesti i managers.)
Non mi pare una cattiva idea. L'unico svantaggio è che non ce l'ho vicino casa ,come meccanica, e dovrei prendere il treno per farmi sempre sti 80 km. Mettici l'arrivo alla stazione, il tempo passato in treno, il tempo ad arrivare alla facoltà ed i ritardi dei servizi delle ferrovie dello stato praticamente ci butto ore preziose.
Però non c'è l'obbligo di frequenza quindi non sarei sempre costretto a fare questa tiritella...
Il vantaggio è che non perdo l'anno facendo il passaggio ma magari integro solo un paio d'esami e che essendo meno impegnativa forse posso alenarmi di più nonostante il disagio del treno. Inoltre è più probabile che all'estero trovo lavoro come ingegnere gestionale (che in teoria deve diventare manager) che come ingegnere meccanico (che è una delle lauree più prestigiose che ci siano a parer mio e non solo mio, ma con il foglio di carta poco ci fai. I meccanici bravi poi diventano manager infatti, sennò lavorano sotto padrone che, guardacaso, ha conseguito una laurea sicuramente meno prestigiosa ma con l'obiettivo di dirigere).
