È lui il re dei superleggeri
Dopo De la Hoya a dicembre, il filippino si è imposto ieri per k.o. alla seconda ripresa sul picchiatore di Manchester che finora aveva subito una sola sconfitta. Il prossimo obiettivo potrebbe essere Mayweather jr.
Las Vegas è stata nuovamente teatro di una grande impresa di "Pac Man", Manny Pacquiao, che dopo aver messo praticamente fine alla carriera di Oscar De La Hoya nel dicembre scorso, ha affrontato e battuto in nemmeno due riprese il temibile Ricky Hatton, fino a ieri notte il miglior superleggero al mondo. Pacquiao, ora più che mai il miglior pugile "pound-for-pound", aggiunge un nuovo importantissimo capitolo della sua storia sportiva, e ora andrà alla ricerca di una sfida ancora più difficile per legittimare la sua superiorità.
Tanto atteso quanto rapido: Pacquiao (49-3-2, 37 k.o.) ha impiegato solo due riprese per chiudere i conti con il picchiatore di Manchester Hatton (45-2, 32 k.o.), che finora aveva perso solo contro Floyd Mayweather Jr. e che aveva impressionato nella sua ultima uscita (contro Paulie Malignaggi lo scorso novembre) dopo essersi affidato al padre di Mayweather, Floyd Sr., come allenatore. Pacquiao, che si mette in tasca anche il titolo di "Ring Magazine" dei pesi superleggeri (ovvero, ufficiosamente, il migliore al mondo nella categoria, indipendentemente dalle sigle, ma c'era in palio la cintura IBO), dopo aver letteralmente umiliato De La Hoya ha vinto in maniera sorprendentemente facile contro l'inglese, andato al tappeto due volte nella prima ripresa e una terza, e determinante, proprio sul finire della seconda, colpito da un sinistro di Pacquiao (che ha messo a segno 73 dei 127 colpi tirati). L'arbitro dell'incontro, Kenny Bayless, non ha avuto neanche bisogno di contare Hatton, che ha dovuto aspettare qualche minuto prima di essere portato fuori dal ring, e poi in ospedale per qualche controllo.
Gli oltre 16mila spettatori di Las Vegas, quindi, hanno applaudito una nuova impresa di Pacquiao, che alla fine del match ha detto di non aspettarsi un incontro cosí facile. Ora, con Mayweather Jr. pronto al rientro (il 18 luglio contro Juan Manuel Marquez), potrebbe essere facile immaginare il prossimo obiettivo di Pacquiao: dopo aver messo fine alla carriera di De La Hoya e ridimensionato Hatton, cosa ci sarebbe di meglio che essere il primo a battere "Pretty Boy", che vanta un record di 39 vittorie e nessuna sconfitta?