Chi avesse dei dubbi può ovviamente chiedere qua...
PNF Stretching
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Un'ottima metodologia di stretching e un video dal quale capire le modalità di esecuzione.
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Personalmente l'ho provato solo in maniera occasionale.
Kiichi Miyazawa studia all'università queste cose. Senti cosa ti dice lui. Comunque tempo fa aveva già detto che, se eseguito correttamente, è la miglior tipologia di stretching
Kiichi Miyazawa studia all'università queste cose. Senti cosa ti dice lui. Comunque tempo fa aveva già detto che, se eseguito correttamente, è la miglior tipologia di stretching
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- TommyVVD
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E' una metodologia molto raffinata e complicata da applicare correttamente. Spesso viene proposto in maniera errata, in quanto i capi articolari non dovrebbero ASSOLUTAMENTE AVVICINARSI durante la contrazione del muscolo interessato, per non parlare del fatto che per mettere in reale allungamento un muscolo non basta improvvisarsi personal trainer, un'ultima considerazione va fatta sulle fisiologie muscolari, se un muscolo è poliarticolare (ad esempio il bicipite femorale) e si allunga una sola delle sue fisiologie (per fisiologia di un muscolo mi riferisco ai "movimenti che fa compiere), le altre due si rinforzano in accorciamento, se ne allunghi almeno due, la terza "cede" anch'essa; discorso che non vale per i muscoli monoarticolari (ad esempio il grande pettorale). Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti...CIAO
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wow finalmente una spiegazione vera..
Mi scrivi la procedura di movimento (che ne sò, per i bicipiti femorali) e qualche consiglio per evitare traumi?
Tempo addietro ho fatto taekwondo, e grazie alla mia natura, con poco allenamento facevo la spaccata sia sagittale che frontale. Cominciate le gare il mio istruttore (altro che maestro) ha ben pensato di inserire degli esercizi di stretching esagerati che mi hanno provocato degli strappi al gracile che a distanza di anni sento ancora adesso. Avendo da poco sentito parlare del PNF vorrei ricominciare ad aprirmi ma con cautela, seguendo magari consigli da qualcuno che realmente conosce non per sentito dire ma per pratica.
Ciao attendo risposta!
Mi scrivi la procedura di movimento (che ne sò, per i bicipiti femorali) e qualche consiglio per evitare traumi?
Tempo addietro ho fatto taekwondo, e grazie alla mia natura, con poco allenamento facevo la spaccata sia sagittale che frontale. Cominciate le gare il mio istruttore (altro che maestro) ha ben pensato di inserire degli esercizi di stretching esagerati che mi hanno provocato degli strappi al gracile che a distanza di anni sento ancora adesso. Avendo da poco sentito parlare del PNF vorrei ricominciare ad aprirmi ma con cautela, seguendo magari consigli da qualcuno che realmente conosce non per sentito dire ma per pratica.
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Sinceramente dal video proposto, non mi sembra che sia poi così particolare questo steching, mi sembra piuttosto classico invece. Non riesco a capire dove stà la specialità di questi esercizi...
Ho inoltre una domanda da porre. Lo strEtching è spesso sottovalutato, questo l'ho notato nelle diverse palestre che ho frequentato, solo nel Karate aveva un posto prepotente nell'allenamento. Ad ogni modo credo che sia fondamentale un buon allungamento muscolare ma spesso per mancanza di tempo si tende a preferire altri esercizi...
Secondo voi, quindi, tra la scelta di praticare stetching all'inizio di un allenamento o alla fine, questo dovuto al poco tempo a dsposizione, quale preferireste? O mi consigliereste? Premetto che so che sarebbe da fare in entrambi i tempi, ma volevo qualche consiglio se possibile. GRAZIE ANTICIPATAMENTE.
Ho inoltre una domanda da porre. Lo strEtching è spesso sottovalutato, questo l'ho notato nelle diverse palestre che ho frequentato, solo nel Karate aveva un posto prepotente nell'allenamento. Ad ogni modo credo che sia fondamentale un buon allungamento muscolare ma spesso per mancanza di tempo si tende a preferire altri esercizi...
Secondo voi, quindi, tra la scelta di praticare stetching all'inizio di un allenamento o alla fine, questo dovuto al poco tempo a dsposizione, quale preferireste? O mi consigliereste? Premetto che so che sarebbe da fare in entrambi i tempi, ma volevo qualche consiglio se possibile. GRAZIE ANTICIPATAMENTE.
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io 20 minuti di corsa e tutto stretching prima di iniziare a alennarmi o senno 20 minuti di corsa e unisco lo stretching ai vuoti di pugilato alternando...comunque dopo la corsa la prima cosa che alleno e il collo e poi stretchingsavo81 ha scritto:Secondo voi, quindi, tra la scelta di praticare stetching all'inizio di un allenamento o alla fine, questo dovuto al poco tempo a dsposizione, quale preferireste? O mi consigliereste? Premetto che so che sarebbe da fare in entrambi i tempi, ma volevo qualche consiglio se possibile. GRAZIE ANTICIPATAMENTE.
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- TommyVVD
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Bisogna vedere l'intensità con cui si pratica lo stretching e per cosa lo si effettua. Se si ricerca la massima apertura e quindi si lavora su divaricate frontali e sagittali, stretching lento e mantenuto, io lo farei a fine allenamento perchè questo tipo di stretching crea una specie di "reset" propriocettivo, che se da una parte è proprio quello che vogliamo per aumentare la nostra "apertura", dall'altro invece rischia di farci avere poco controllo e poca potenza.
Prima dell'allenamento, dopo la corsa, opterei per uno stretching dinamico, pochi secondi ogni gruppo, facendo magari dei "molleggi", rendendo così il muscolo pronto per quelle contrazioni repentine a cui sarà presto chiamato.
Un consiglio che vi posso dare è di non effettuarlo contro un muro ma con l'ausilio di un compagno che dovrà controllare che la postura del corpo non si deformi per via della tensione, e darà anche un feedback sulla forza da esprimere durante la fase attiva del PNF, che non deve essere una lotta col compagno, ma sufficiente da avvertire tensione, ma senza provocare movimento.
Questo era UN consiglio....ora vi do il consiglio che mi sento in dovere professionale di suggerirvi...NON FATELO, se è una pratica che impariamo durante un apposito percorso di studi universitari e se poi viene ulteriormente approfondito da un corso che dura circa 15 mesi (per imparare ad usarlo E-S-A-T-T-A-M-E-N-T-E su ogni singolo muscolo corporeo), ci sarà un motivo no? BUON ALLENAMENTO!!! Ciao
Prima dell'allenamento, dopo la corsa, opterei per uno stretching dinamico, pochi secondi ogni gruppo, facendo magari dei "molleggi", rendendo così il muscolo pronto per quelle contrazioni repentine a cui sarà presto chiamato.
Un consiglio che vi posso dare è di non effettuarlo contro un muro ma con l'ausilio di un compagno che dovrà controllare che la postura del corpo non si deformi per via della tensione, e darà anche un feedback sulla forza da esprimere durante la fase attiva del PNF, che non deve essere una lotta col compagno, ma sufficiente da avvertire tensione, ma senza provocare movimento.
Questo era UN consiglio....ora vi do il consiglio che mi sento in dovere professionale di suggerirvi...NON FATELO, se è una pratica che impariamo durante un apposito percorso di studi universitari e se poi viene ulteriormente approfondito da un corso che dura circa 15 mesi (per imparare ad usarlo E-S-A-T-T-A-M-E-N-T-E su ogni singolo muscolo corporeo), ci sarà un motivo no? BUON ALLENAMENTO!!! Ciao
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... in effetti il tuo ragionamento non fa una piega, x questo chiedevo consiglio... cmq l'argomento è interessante, mi informerò il più possibile e proverò nella pratica, e vediamo di ottenere qualcosa senza fare danno.
del sistema c.r.a.c. sai qualcosa?
Hola a todos!
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Direi che questo è quello che serve a me. Grazie per i consigli anche perchè non sapevo che si perdesse la forza e la coordinazione nel praticare stretching prima di un allenamento.TommyVVD ha scritto:Bisogna vedere l'intensità con cui si pratica lo stretching e per cosa lo si effettua. Se si ricerca la massima apertura e quindi si lavora su divaricate frontali e sagittali, stretching lento e mantenuto, io lo farei a fine allenamento perchè questo tipo di stretching crea una specie di "reset" propriocettivo, che se da una parte è proprio quello che vogliamo per aumentare la nostra "apertura", dall'altro invece rischia di farci avere poco controllo e poca potenza.
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- Kiichi Miyazawa
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Dai, io non la vedo in modo così drastico, prestando la massima attenzione si può fare anche senza essere professionisti. Secondo me chiaramente.TommyVVD ha scritto: Questo era UN consiglio....ora vi do il consiglio che mi sento in dovere professionale di suggerirvi...NON FATELO, se è una pratica che impariamo durante un apposito percorso di studi universitari e se poi viene ulteriormente approfondito da un corso che dura circa 15 mesi (per imparare ad usarlo E-S-A-T-T-A-M-E-N-T-E su ogni singolo muscolo corporeo), ci sarà un motivo no? BUON ALLENAMENTO!!! Ciao
PS: cosa studi\hai studiato? Fisioterapia o pure tu Scienze Motorie?
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