I Campioni della Strikeforce sono tutti Top Fighters, alcuni di loro potrebbero tranquillamente competere per il titolo UFC.
Un roster in crescita, l'inizio della collaborazione con la DREAM, l'arrivo di una leggenda del calibro di Dan Henderson, il ritorno di Alistair Overeem (Campione pesi massimi e probabilmente miglior striker della categoria).
Il 17 aprile la Strikeforce tornava a trasmettere un suo evento sulla CBS (uno dei migliori canali televisivi statunistensi). Il main event vedeva contrapposti il campione dei pesi medi Jake Shields e lo sfidante Dan Henderson. La main card era composta da altri due incontri titolati, si assegnava per la prima volta il titolo dei massimi-leggeri dove a contenderselo c'erano il wrestler King Mo Lawal e l'astro nascente Gegard Mousasi. Per finire, Gilber Melendez difendeva il titolo dei pesi leggeri contro il campione della DREAM Shinya Aoki, che all'epoca occupava la seconda posizione nei rankings delle principali riviste online del settore. L'evento ha offerto un buono spettacolo, ha consolidato la supremazia degli americani, e ci ha regalato anche la sopresa del main event dominato da Jake Shields, dato da tutti (me compreso) sfavorito. Henderson è apparso subito spompato, e dopo un primo round dove è stato vicino alla vittoria grazie al suo striking pericoloso, è stato dominato dal grappling dell'avversario. Nelle MMA tutto può succedere, ma quello che non dovrebbe succedere è vedere una federazione screditare il proprio campione nelle pubblicità pre-evento, sentire i commentatori lasciarsi andare a frasi del tipo “incredibile... Jake Shields è sopravvissuto al primo round”, nascondere un evidente imbarazzo per la sconfitta di Dan Henderson, messo sotto contratto appositamente per riempirlo di cinture così da usare la sua fama e le sue indubbie qualità per posizionare la Strikeforce sullo stello livello dell'UFC. Ma l'imbarazzo non finì con la fine dell'incontro, perché durante l'intervista post-match a Jake Shields, quel “simpaticone” di Jason Miller salì sul ring, prese il microfono e scatenò la reazione dei compagni di Shields (I fratelli Diaz e Gilbert Melendez) dando inizio a una super rissa in diretta nazionale.
Alistar Overeem, campione pesi massimi della Strikeforce, tornò a combattere nella federazione americana il 15 maggio ma con grande sorpresa e delusione di tutti il suo avversario fu Brett Rogers. Come mai dare la title shot a un fighter proveniente da una sconfitta? Come mai non si è mandato Fedor Emelianenko contro il campione?
Si è poi scoperto che l'M-1 Global, organizzazione oscura che rappresenta Fedor Emelianenko, denigrò il match contro l'olandese perché da loro ritenuto un "Steroid Bull". Overeem distrusse Rogers e passò i test antidoping senza problemi, mentre Fedor venne poi sottomesso in 69 secondi da Fabricio Werdum nell'evento del giugno successivo. Il brasiliano, che adesso occupa la seconda posizione nei rankings, si è sottoposto ad un intervento chirurgico e sarà indisponibile fino ai primi mesi del prossimo anno. Il presidente della M-1 global ha fatto sapere che loro vorrebbero subito il rematch tra il campione russo e il brasiliano, perché “è quello che vogliono i fans” cit. (veramente i fans vorrebbero Fedor in UFC contro il Broccolone...). Overeem, che a rigor di logica dovrebbe difendere il suo titolo proprio contro il brasiliano, dovrà quindi aspettare. Sembrerebbe che Scott Coker, presidente della Strikeforce, abbia proposto all'olandese di difendere il titolo ad ottobre contro Antonio “Big Foot” Silva. Overeem invece, anche se per ora è solo un rumor, sembrerebbe aver denigrato l'offerta in favore dell'ingresso nelle fasi finali del tornero annuale del K-1. Come vedete le gerarchie di comando e il match-making non funzionano nella federazione di Scott Coker.
L'ultimo evento Strikeforce si è svolto il 21 agosto a Houston e abbiamo assistito sicuramente ad un bello spettacolo, ma tremendamente mal gestito dalla federazione, dalla commissione atletica del Texas e dagli arbitri.
Inspiegabilmente Bobby “Tartufone” Lashley è stato messo nella main card mentre Daniel Cormier nei preliminari. Il Tartufone, che nei precedenti mesi aveva denigrato l'offerta di Coker di combattere contro l'ottimo Shane Del Rosario, è stato presentato dal pessimo ring announcer come ex stella WWE. Dopo un primo round dominato grazie alla combinazione wrestling+forza fisica, Lashley si è arreso alla fine del secondo round perché completamente esausto e subito dopo il match, è stato trasportato in barella all'ospedale. Tutt'altro che encomiabile il lavoro dell'arbitro.
Ma veniamo al match tra KJ Noons e Jorge Gurgel: KJ ha un pugilato efficientissimo e ha dominato l'incontro. Quando la campana ha suonato la fine del primo round, KJ ha messo knock down (ma praticamente era un KO) il brasiliano. Come spesso capita alla fine di un round ci può stare un colpo over time, ma la cosa grave è stato il comportamento dell'arbitro che avrebbe dovuto chiamare in causa il medico per sincerarsi delle condizioni di Gurgel il quale era palesemente non in grado di continuare l'incontro. Bisognava dare il No Contest. Ma si è andati al secondo round, dove in pochi secondi KJ ha piazzato dei potenti colpi di pugilato mandando nuovamente knock down il brasiliano e finalmente l'arbitro si è deciso a fermare l'incontro. Il problema è stato che l'ultimo colpo di KJ Noons, contemporaneo alla chiamata di stop dell'arbitro, è stato una ginocchiata irregolare ad avversario a terra. La commissione atletica avrebbe potuto squalificare l'americano e dare la vittoria per DQ al brasiliano.
Guardate come pubblicizzano gli eventi... dove sono gli avversari?
Come abbiamo visto, la Strikeforce ha ancora tanti problemi da risolvere; Scott Coker è un ottimo presidente, non è sua la colpa di certi problemi. Alcune figure chiave andrebbero sostituite, alcuni accordi andrebbero stracciati, ma quello che tutti noi speriamo è che la federazione californiana continui a proporre eventi gratuiti di alta qualità come sta ottimamente facendo da anni.
Di sicuro possono e possiamo fare a meno del Bombolone Batista e del Tartufone.
e grazie per i complimenti! 
