Nonostante la vendita record della UFC del luglio 2016, i fratelli Fertitta detenevano, fino ad oggi, ancora delle quote minoritarie della società, quote che avrebbero venduto in questi giorni
Nel luglio 2016 un fulmine a ciel sereno sconvolse il mondo delle MMA americane: la UFC fu venduta per una cifra record di 4 miliardi di dollari. Oltre alla mostruosa cifra in se, una delle più alte della storia per un brand di uno sport giovane, fecero discutere le conseguenze di questa vendita, ovvero la nuova “cifra stilistica” che avrebbe impostato la nuova società.
I nuovi proprietarie difatti, da circa un anno ormai, non sono delle persone fisiche ma quell’acquisto fu effettuato da una società, la WME-IMG [William Morris Endeavor – International Management Group] la più grande agenzia di talenti e celebrità al mondo, sia nel mondo cinematografico che in quello sportivo passando per quello televisivo prevalentemente americano.
Era facile quindi ipotizzare che per rientrare in tempi ragionevoli di quella cifra e incominciare a guadagnarci in maniera corposa, la società, secondo molti, avrebbe dovuto virare su un approccio ancora più main stream a livello mondiale, ma sopratutto su un approccio più “commerciale” del campionato più importante delle MMA. Ovvero andando molto più incontro a match che i fan volevano vedere rispetto ad una scelta puramente meritocratica della scalata al vertice delle varie categorie di peso.
Secondo alcuni puristi la direzione che la UFC sta prendendo sembra essere effettivamente questa, con tutto ciò che comporta: apertura e chiusura di alcune classi di peso più o meno redditizie, utilizzo di atleti più “televisivi” che scalano le classifiche senza un apparente merito sportivo, adeguamento delle borse base, suddivisione mirata degli sponsor e via dicendo.
Probabilmente è per questo che i fratelli Fertitta, sempre secondo le succitate teorie, non si siano più riconosciuti in questa direzione o forse più verosimilmente per una mera questione di affari, hanno deciso di vendere, ovviamente sempre alla WME-IMG, anche le ultime quote di minoranza che avevano conservato, pari al 5,8% del totale.
Questa vendita avrebbe generato nelle casse dei Fertitta il 26% del valore attuale della società, portando l’acquisto totale della UFC da parte della consociata WME-IMG ad un valore totale di circa 5 miliardi di dollari.
Nonostante la notizia non abbia trovato conferme ufficiale via comunicato stampa ne dai fratelli Fertitta ne tanto meno da nessun rappresentante della nuova proprietà, la fonte che avrebbe individuato questo movimento sembrerebbe abbastanza attendibile, provenendo dalla nota rivista finanziaria americana Forbes.
Quindi, seppur al momento in maniera ufficiosa, la UFC è controllata al 100% dall’agenzia di talenti e intrattenimento WME-IMG, la quale avrebbe ricevuto sostegno nell’acquisto da una cordata di società internazionali quali la KKR, la Silver Lake Partners, la MSD Capital e la MSD Partners [società di proprietà del miliardario Michael Dell, CEO della società informatica Dell Technologies].
Da oggi si dichiarerebbe quindi la definitiva conclusione del periodo Fertitta, anche da un punto di vista percentuale-societario. Fertitta che al momento non sembrano interessati a nuovi acquisti sportivi ma rimangono impegnati nelle loro milionarie attività di famiglia quali l’industria del gaming, la gestione della catena di casinò ‘Station Casinos’ e la loro nuova società di investimenti Fertitta Capital.