Eryk Anders, uno dei fighter in rampa di lancio in questo 2018, ci ha rilasciato un’intervista esclusiva riguardo l’ormai prossimo incontro con Lyoto Machida e alcune curiosità legate alla sua vita
Eryk Anders è un nome ancora poco noto ai molti, ma che sembra destinato a lasciare una profonda impronta nel prossimo futuro della divisione pesi Medi UFC. Imbattuto, e ormai sul 10-0 in carriera, “Ya Boi”, dopo solamente due incontri nella promotion, si è guadagnato l’opportunità di sfidare l’ex campione pesi Massimi-leggeri Lyoto Machida nel main event di “UFC Fight Night 125: Machida vs. Anders”.
Alcune settimane fa l’abbiamo raggiunto in esclusiva per farci raccontare le sue sensazioni in vista di questo grande match e per far conoscere la sua storia ai fan italiani delle MMA.
Ciao Eryk, benvenuto sulle nostre pagine. Per noi è davvero un piacere averti qui. Siamo ormai prossimi all’incontro più importante della tua carriera. Quali sono le tue sensazioni in vista di questo match contro una leggenda come Lyoto Machida?
Ciao Edoardo, il piacere è mio!
Ti dirò, sono sereno. Questo match rappresenta un importante passo avanti per la mia carriera. Il mio obiettivo è quello di entrare nei ranking e iniziare la scalata nella divisione. Non c’è davvero modo migliore di legittimare il mio nome tra i pesi Medi, se non battere una leggenda come Lyoto Machida nel suo paese e nella sua città natale.
In molti parlano di te come uno dei futuri crack dell’intera organizzazione. Quali sono i tuoi obiettivi per questo 2018?
Quest’anno non mi accontenterò solamente di entrare nei ranking, ma voglio arrivare tra i migliori cinque e lottare per la cintura. Io adoro combattere, ed essere attivo è l’unico modo di raggiungere una title shot. Nel 2018 conto di scendere nella gabbia quattro o anche cinque volte, vincendo, ma soprattutto, finalizzando i miei avversari.
Il 3 febbraio voglio battere Lyoto Machida, e poi mi piacerebbe affrontare qualcuno tra i primi dieci del ranking. Vedremo quello che succederà.
Hai già deciso il game plan per Machida? Su cosa ti stai focalizzando durante l’allenamento?
In questo momento sto studiando molto il suo karate. Lui è un fighter molto pericoloso e completo. Il suo pugno sinistro ha già mandato al tappeto diversi avversari, ma sono sicuro che sarò in grado di batterlo grazie al game plan che sto preparando per il match.
Io mi alleno davvero come un pazzo: in ogni momento e in qualsiasi condizione sono in palestra. Diversamente da molti fighter, mi piace molto provare nuovi stili di allenamento e nuovi allenatori per avere sempre nuovi punti di vista.
Dopo una carriera di discreto successo nel football collegiale hai deciso di dedicarti alle MMA. Vuoi spiegarci i motivi di questa decisione?
Quando ho smesso di giocare a football, e ho iniziato a lavorare, mi sentivo davvero male: stare seduto in ufficio e rispondere al telefono non faceva davvero per me. Ho quindi iniziato ad allenarmi alle MMA più come sfogo che per passione. Da quel giorno mi sono innamorato di questo sport e non ho più smesso!
Il giocare a football mi ha comunque aiutato nella mia carriera da artista marziale. Negli anni del college, ho infatti imparato la determinazione e il duro lavoro, che poi sono alla base del mio successo.
Raccontaci un po’ della tua routine quotidiana. Come si svolgono le tue giornate?
Le MMA sono la mia vita. Mi alzo ogni mattina alle 4:30 per andare, prima a correre, e poi in palestra. Mi alleno per quattro o cinque ore e a metà giornata faccio una pausa per riposarmi ed occuparmi della mia famiglia. La sera, infine, torno nuovamente in palestra per alcune ore.
Mi piace pensare alla mia carriera, non solo come un lavoro, ma soprattutto come una passione. Io adoro allenarmi e amo davvero ogni aspetto delle MMA. L’imprevedibilità e l’incertezza in questo sport sono davvero eccezionali!
Se quello che faccio lo vedessi solo come un lavoro, mi annoierei e smetterei di allenarmi. Le MMA per me sono molto altro.
Per chiudere, ti chiedo la tua opinione sul doping e USADA.
Io sono totalmente a favore di USADA. A me piace lo sport leale e corretto. Personalmente, non ho mai fatto, ne farò mai, uso di steroidi o altre sostanze proibite. Per me è questione di correttezza. Spero davvero che anche gli altri atleti la pensino come me, e che lo sport possa sempre essere pulito.
Grazie mille del tuo tempo, è stato un piacere averti sulle nostre pagine. In bocca al lupo per il tuo prossimo incontro!
Grazie a te Edoardo, alla prossima.
Questa intervista ha permesso ai fan italiani di conoscere un po’ meglio un fighter di grande talento e dalle grandi potenzialità. Non ci rimane che aspettare con impazienza “UFC Fight Night 125: Machida vs. Anders” per vedere all’opera Eryk Anders, che nel frattempo ci saluta!