L’attuale campione della divisione UFC dei pesi massimi-leggeri Daniel Cormier non ha intenzione di tornare a combattere nel limite dei 120 chilogrammi
L’imminente decreto della USADA (Agenzia Americana Anti-Doping) vieterà ai lottatori a partire dall’evento appena trascorso, l’UFC 192, la reidratazione post taglio del peso tramite l’uso di flebo endovenose, portando così a una rampante speculazione riguardo lo spostamento di un gran numero di lottatori in una classe di peso superiore rispetto a quella nella quale attualmente competono.
Daniel Cormier, però, non ha intenzione di entrare a far parte di quel gruppo. Il campione trentaseienne era imbattuto prima di scendere a 91 chili, ma dice di non prevedere uno scenario in cui possa mai tornare a 120 chilogrammi. La decisione di scendere di categoria è stata originariamente presa perché non voleva affrontare l’amico e compagno di squadra Cain Velasquez, ma ora Cormier ha scoperto che competere con delle persone della sua dimensione è di gran lunga preferibile a lottare con dei giganti.
Quando ho preso quella decisione, mi andava bene affrontare dei combattenti di quelle dimensioni. Ma ora non mi va più a genio, sto combattendo in questa divisione contro dei ragazzi che sono più della mia taglia. Quando afferro questi tizi, rispetto agli altri della categoria superiore, la differenza è incredibile. È incredibile quanto siano piccoli.
Il curriculum di Cormier nella divisione dei pesi massimi comprende vittorie su lottatori del calibro di “Bigfoot” Silva, Josh Barnett, Frank Mir e Roy Nelson. Il campione, però, fatica persino a credere di aver mai gareggiato in quella divisione.
Io ho paura di Josh Barnett. Ho paura di ognuno di loro. Quando vedo un peso massimo penso “quel tizio è enorme”. Andrei Arlovski è impressionante. Che cosa mai avrei fatto se avessi dovuto combattere contro di lui? Lui è spesso, massiccio e alto. Mi sono allenato con lui. Mentre lo guardo penso, amico, mi sono accorciato io o questi tizi sono molto più grandi di me?
Daniel Cormier dice che non sarà danneggiato dal divieto di flebo endovenose, dal momento che ha gareggiato sotto un tale divieto ai massimi livelli del wrestling amatoriale. Tuttavia, prevede che alcuni combattenti avranno qualche guaio nel corso dei prossimi mesi.
La mia più grande preoccupazione è questa, presto alcuni ragazzi cercheranno di aggirare il ban e ci saranno dei guai. Questo è quello che penso. Per esperienza personale con i ragazzi nel wrestling, cercheranno di aggirarlo e finiranno nei guai. Da quando la USADA ha preso in mano la situazione, questi ragazzi non hanno idea di quello in cui stanno entrando. Questo è un livello completamente diverso. Se avete fatto delle cose e pensate che continuerete a farla franca con la USADA, siete nei guai.