L’infuocata cornice del Palazzetto dello Sport di Pisa è stata teatro di “Dangerous Zone”, manifestazione di MMA curata dall’abile regìa del duo Giannessi-Cecconi della Kurosaki Dojo.
La serata di domenica 16 maggio si imperniava su sette match di MMA e due match di shoot-boxe, uno di questi valido per il titolo italiano, e proponeva finalmente volti nuovi ed emergenti nel panorama di queste discipline, tutti supportati da un pubblico appassionato e partecipe.
Nell’incontro di apertura, Francesco Sarullo ha avuto la meglio su Davide Salsano ai punti al termine di due round da cinque minuti (tutti i match di MMA avevano questa formula) caratterizzati da una lunga serie di capovolgimenti di fronte.
Alberto Remedi affrontava Johnny Cecchini nel secondo combattimento della serata. Anche in questo caso i due hanno dato vita ad un incontro durissimo, al termine del quale è Cecchini a prevalere grazie ad una maggiore attività nelle fasi in piedi ed al suolo.
Il match femminile tra Annalisa Bucci ed Elisa Navalesi non ha tradito le attese della vigilia. Match combattuto in piedi con le due ragazze che si scambiano violenti colpi. A prevalere è Elisa Bucci, in virtù di una maggiore potenza e precisione. Una prolungata serie di colpi costringe infatti l’arbitro ad interrompere l’incontro a 4 min e 45 secondi del round di apertura.
Due match di Shoot quindi:
Federico Dotta ha vinto per ghigliottina su Stefano Bacci alla prima ripresa e, con in palio il titolo italiano, Pietro Falco ha avuto la meglio per Decisione su Gabriele Nanosetti.
Nel quarto match di MMA il giovanissimo Marvin Ademay ha prevalso nella prima ripresa su Bruno Fedele. Fedele ha aperto il match con almeno tre poderose combinazioni di colpi in piedi, ma è poi caduto nella ghigliottina del fighter della Kurosaki, in un’ azione che si è protratta per oltre un minuto prima del “tap out” finale.
Christian Leoni ha invece avuto la meglio su David Penc per Decisione, al termine di un match abbastanza equilibrato in cui Leoni, in un paio di occasioni, ha sfruttato al meglio le posizioni al suolo per scatenare il suo Ground and Pound.
Il match tra Simone Cangelosi e Qushku, ha visto l’italiano dominare le prime fasi del match con una lunga fase di ground and pound dalla monta. Un Cangelosi poi calato vistosamente dal punto di vista atletico, ma che comunque non ha corso grossi rischi se non il subire diversi low kicks da parte dell’atleta straniero. Nella seconda ripresa, una ginocchiata alla testa nella fase a terra, vietata dal regolamento, ha costretto l’arbitro a squalificare Qushku, decretando quindi vincitore il nostro atleta di casa.
Ma il meglio la serata lo ha riservato per il combattimento clou:
Michele Bottai vs Mauro Santagostino, al limite dei 70 kg.
Il match si è aperto con i due atleti ad affrontarsi a viso aperto, Santagostino (Team Pisciotta) è poi subito riuscito a finire in monta, senza però riuscire a capitalizzare l’occasione.
Entrambi i due round sono proseguiti in una battaglia senza tregua, durante la quale ciascuno dei due è parso essere vicino alla resa da un istante all’altro.
Santagostino ha avuto la meglio nel wrestling, attraverso una serie di atterramenti ha infatti continuamente portato il match al suolo, mentre Bottai si è reso più pericoloso nelle fasi di combattimento in piedi, dove è riuscito ad imporre la propria aggressività.
Pubblico in delirio, match di livello spettacolare altissimo e vittoria per Decisione Unanime in favore di Michele Bottai, eroe del tifo pisano.
Come detto, una serata che ha proposto volti nuovi, ragazzi giovani che faranno sicuramente molto bene a tutto il movimento e che, con orgoglio, stanno facendo gavetta negli eventi italiani.
Fra questi credo siano da evidenziare le prestazioni di Annalisa Bucci, Marvin Ademaj, Jerould Qushku (prima della squalifica), Mauro Santagostino e Michele Bottai Michele.
Su questi fighters si può costruire il futuro di questo sport in Italia.
MMA Mania.it ringrazia sentitamente Dino Fuoco per il reportage sull’evento e Michele “TarzanGT” Baschieri per l’ottimo highlight sulla serata di Pisa che trovate in allegato: