Perché Dana White sul palco del tour promozionale dell’incontro di pugilato del 26 agosto tra Conor McGregor e Floyd Mayweather?
L’incontro economicamente con più zeri della storia del pugilato contemporaneo, ormai sulla bocca di chiunque non solo nel mondo dello sport, ha avuto già un primo riscontro di popolarità con l’appena concluso tour promozionale, che ha toccato 4 città in diversi stati, con delle vere e proprie folle oceaniche di fan pronti a vedere i primi scambi (o insulti) verbali tra le due superstar dei rispettivi sport.
Una cosa tuttavia non è sfuggita: la presenza fisica del presidente UFC Dana White. Molti si sono chiesti il perché della sua presenza, dato che la promozione dell’incontro non è affidata in alcun modo all’UFC o alla società a cui fa capo, né a nessuna entità fisica o giuridica dei suoi dirigenti.
L’intera promozione è affidata alla Mayweather Promotions e alla neonata promozione dell’irlandese, la McGregor Sports and Entertainment ltd.
Non è sembrato neanche che una personalità come quella di Conor McGregor avesse bisogno della presenza (silenziosa, salvo annunciarlo al microfono) di fianco a lui del presidente UFC, o che potesse non essere rimpiazzabile da qualcun altro nelle varie tappe del tour.
A questa domanda esplicita nel corso di un’intervista di questi giorni, lo stesso Dana White rende noto questo quantomeno particolare retroscena:
Al Haymon mi ha dato indicazioni specifiche per assicurarsi che Conor McGregor non toccasse Floyd Mayweather. Dovevo stare nel mezzo.
Al Haymon è un’eminenza grigia nell’entourage di Mayweather e della Mayweather Promotions tutta. Ufficialmente risulta essere un consigliare diretto di Floyd Mayweather che fa molte mosse dietro le quinte e che si palesa raramente in pubblico, difatti esistono pochissime foto di lui su Internet. In questo tour promozionale non sembra essere stato presente in nessuna tappa.
Dana White ha anche chiarito che, nonostante l’UFC riceverà delle percentuali economiche da questo match, il vero motivo per cui questo incontro è divenuto realtà è a causa di una persona sola: Conor McGregor!
Questo è per Conor. Ascolta, faremo soldi? Sicuramente faremo soldi. Noi faremo dei soldi, quei ragazzi faranno soldi [Mayweather Promotions]. Ma alla fine della giornata l’unico motivo per cui ho anche considerato di fare tutto questo è solo per Conor.
Ad oggi tutte e 4 le tappe mondiali del tour sono concluse e hanno portato con loro un grande clamore mediatico, tra le più che auspicabili critiche di qualsiasi livello, alle nuove percentuali di scommesse per i bookmaker, passando per coperture trasversali nei mass media.
In un’organizzazione studiata al centimetro, respiro per respiro, si può pensare che l’unica parte non soggetta a sceneggiatura sia l’incontro vero e proprio? Forse a questa domanda una risposta completamente trasparente non l’avremo mai.