Amadori Garcia, head coach di Stefano Paternò, ha voluto ribadire un tema scottante delle MMA nostrane: quello dell’esaltazione all’esterofilia
Si è da poco concluso uno degli eventi più in vista del panorama italiano, il Venator Fighting Championship [scheda], per la precisione nella sua veste leggermente ridimensionata rispetto agli eventi numerati ai quali ci aveva abituato, ovvero il Venator Kingdom [scheda].
Un card interessante per alcuni dei fighter italiani coinvolti, con i classici richiami di atleti internazionali che la stampa oltreoceano ama seguire. Un evento riuscito in termini di pubblico, tutto esaurito nello storico tempio milanese del pugilato il Teatro Principe, con circa 500 presenze, uno streaming che ha dato la possibilità di entrare direttamente nelle case di tutti gli appassionati e alcuni ottimi incontri tra top fighter italiani, che di certo verranno ricordati nel tempo.
È interessante però il punto di vista intrapreso da uno storico maestro di BJJ e MMA del nostro paese: Amadori Garcia.
Cintura nera di Brazilian Jiu Jitsu con un approccio più metodico sulle arti marziali miste e sulla difesa personale, il maestro Garcia fonda nel 2007 l’Atletica Boxe, poi MMA Atletica Boxe [scheda]. Pratica Brazilian Jiu Jitsu per diversi anni, frequentando prestigiose scuole in Brasile, e continua con lo studio degli sport da combattimento a 360° affinando le tecniche, per avere una conoscenza completa e idonea all’ insegnamento delle Arte Marziali Miste.
Tra i suoi atleti migliori, cresciuto con lui, c’è Stefano Paternò [scheda]. È proprio lui ad aver dato vita ad uno dei match più belli della storia recente delle MMA italiane, contrapposto ad un altro talento del nostro paese, Giorgio Pietrini [scheda]. Questo avveniva proprio come main event di una serata organizzata per assegnare il titolo vacante dei pesi welter (77 kg) del Venator FC, tramite una soluzione “Old school” quale un torneo a 4 ‘tutto in una notte‘. Per i risultati dell’evento vi rimandiamo alla scheda dello stesso.
Il maestro Amadori Garcia, attraverso un post di aggiornamento del sito della sua palestra, che vi invitiamo a leggere nella sua interezza, ha voluto esprimere il suo dissenso su come è stata gestita la telecronaca dell’evento, che ha definito:
Sfavorevole alla crescita di nuovi talenti in Italia (almeno per quanto ci riguarda!)
Abbiamo raggiunto il maestro Amadori Garcia per approfondire il perché di questa affermazione, e in esclusiva per MMA Mania.it ha tenuto a ribadire:
Tutto nasce dalle considerazioni iniziali che ho fatto nel post della mia palestra. Innanzitutto direi che è ora di finirla con l’incitamento all’esterofila, perchè anche in Italia ci sono ottime realtà e la mia palestra ne è un lampante esempio: abbiamo messo in riga diverse realtà, portando a casa ottimi risultati e splendide vittorie, non ultima la performance di Stefano [Paternò] nella semifinale di quest’ultimo Venator contro Cody McKenzie, atleta americano di scuola americana e oltretutto ex UFC, battuto per TKO alla prima ripresa.
Nella telecronaca ho notato diversi conflitti di interesse nei commenti, come quelli di Andrea Baggio [fondatore della Milanimal e maestro di BJJ, eccezionalmente al commento tecnico in streaming per questo evento] che rimangono ridicoli e fuori luogo. Facesse il brazilian jiu jitsu sportivo che insegna e lasciasse le MMA agli altri. Io faccio del BJJ più inerente alle MMA e alla difesa personale.
In un’Italia dove ognuno ha i suoi interessi provinciali o sui social, non capisco perché non ci possa essere una scuola come punto di riferimento per gli stranieri, ma sempre viceversa? Credo che nascano da qui i conflitti di interesse di chi sta a capo di certe organizzazioni, dove si mettono in luce alcuni nomi invece che altri, nonostante ci siano grandi risultati anche qui da noi. Direi che alla fine contano i fatti, come quello di aver battuto nettamente per KO un Danilo Belluardo [scheda], pupillo di Filippo Stabile, allo scorso Venator, tanto per citare un altro nostro risultato autorevole.
E proprio ora che la gente si accorge che qualcosa di buono c’è anche da noi, si ricomincia con l’osannare solo alcune realtà, in parte italiane, mosse da chissà quali interessi dietro, e in gran parte esterofile, senza una spiegazione precisa. Sembra quasi esserci un’invidia, se si portano risultati palesi in giro partendo solo dall’Italia.
Docu-intervista al maestro Garcia Amadori in merito al concetto di insegnamento e di difesa
Gli interessi a cui mi riferisco non sono tanto riferiti all’organizzazione di questo evento, ma alle aggiunte collaterali ad esso, tipo: una Milanimal al commento, che fa del puro Jiu Jitsu sportivo, cosa c’entra con questo evento, con le MMA? Perché Andrea Baggio è stato cosi platealmente di parte al commento per l’atleta americano?
Si fa promozione a queste realtà non affini alle MMA, che non producono nemmeno un atleta di MMA e un team come il mio con un atleta al vertice del Venator come Paternò sembra venir snobbato a prescindere! Nessuno al commento che ha fatto il nome della scuola o del coach di Paternò, mentre invece pubblicità a tamburo battente per la palestra di Baggio.
Altro esempio, Frank Merenda [presidente Venator FC]. Non è uno che si intende di MMA, perché vuole entrare nel merito di certe dinamiche proprie di questo mondo, promuovendo coach e palestre americane, o addirittura a spingere proprio la Milanimal attraverso i suoi canali? Si limitasse a produrre gli eventi e basta.
Forse è perché non abbiamo mai leccato il culo a nessuno? Perché siamo dei lupi solitari che portano i risultati comunque? Perché non sguazziamo nell’ambiente e nel viscidume delle faziosità? Questo non lo so, ma è PALESE che della tendenziosità c’è e c’è stata in telecronaca.
A me non interessa se risulterò antipatico a qualcuno, io dico quello che penso, non ho paura di chissà quali conseguenze. Una volta che c’è l’atleta e la volontà di fare, per andare al vertice c’è sempre tempo e lo si può fare anche da soli, non ci sono problemi.
Critiche costruttive ben mirate dunque da parte del maestro Amadori Garcia.
Ovviamente tutte le persone coinvolte nelle sue dichiarazioni avranno ampio spazio per rispondere al maestro Garcia sulle nostre pagine, qualora lo volessero.