Le voci sulle trattative tra Fedor Emelianenko e la UFC si rincorrono. Anche se non c’è una firma ufficiale, qualcuno si è offerto di dare il benvenuto al russo all’interno dell’Ottagono.
Prima di alimentare false speranze, va tenuto conto che niente è stato ancora confermato e tutte le voci sono nient’altro che speculazioni. Dopo la smentita da parte di Scott Coker dell’interesse per la firma del peso massimo per la compagnia di cui è a capo, il Bellator, la UFC sembrerebbe destinata a diventare la futura casa del lottatore russo.
L’annuncio del ritorno all’attività agonistica ha scatenato un putiferio tra i fan e gli addetti ai lavori del mondo delle MMA. Dopo anni di attesa e il temporaneo ritiro nel 2012, Fedor sembrerebbe, finalmente, in procinto di combattere all’interno della gabbia più famosa del mondo. Ovviamente il toto avversario è partito un secondo dopo l’annuncio di Fedor.
Benché a molte persone non spiacerebbe vedere il russo direttamente contro il vincitore tra Fabricio Werdum e Cain Velasquez con in palio il titolo del mondo dei pesi massimi, è molto raro vedere che un lottatore esordisca direttamente in un incontro titolato. L’ultimo a cui è stato concesso questo onore è stato l’ex campione lightweight della Strikeforce Gilbert Melendez, che perse contro il campione UFC di allora Benson Henderson nel 2013. Persino il sommo Anderson Silva ha dovuto sbarazzarsi di Chris Leben in 49 secondi prima di mettere le mani sul campione Rich Franklin.
Ecco dunque cinque nomi che potrebbero essere un ipotetico match di “rientro” per Fedor Emelieanenko.
Andrei Arlovski
Tra tutti i match forse questo è quello che avrebbe più senso per il ritorno di Fedor all’attività. Un ex campione del mondo UFC che dà il benvenuto nell’Ottagono a un suo vecchio rivale. Emelianenko e Arlovski si sono già affrontati nel 2009 e allora fu il russo ad avere la meglio nel primo round per knockout, lasciando esanime l’avversario dopo un colpo preciso ed efficace.
Arlovski 25-10-1 NC, d’altro canto, è in rampa di lancio per un incontro al titolo e le sue ultime 6 vittorie consecutive dimostrano che è in gran forma. Le sue ultime prestazioni sono state convincenti e ha collezionato ben 4 KO in 6 incontri. Tra le sue recenti vittime più illustri saltano all’occhio i nomi di Antonio Silva e Travis Browne. L’unica prestazione un po’ opaca da parte sua, la si è vista nel recente evento UFC 191 contro un altro veterano UFC Frank Mir.
Un match con in palio una chance al titolo per il vincente tra i due significherebbe dare ad Arlovski la possibilità di vendicare la sconfitta patita per mano dell’Ultimo Imperatore e a quest’ultimo di dimostrare a tutti che può ancora dire la sua nella categoria dei pesi massimi.
Mirko “Cro-Cop” Filipović
Il 28 agosto 2005 l’organizzazione giapponese Pride metteva in piedi uno degli incontri che avrebbero fatto la storia delle MMA: nel main event Fedor Emelianenko batteva il croato Mirko “Cro-Cop” Filipović, difendendo così il titolo dei pesi massimi Pride. Nei dieci anni che sono passati da quella notte magica i 2 hanno avuto modo di marchiare a fuoco il proprio nome nel cuore degli appassionati di questo sport, prima di ritirarsi. Il desiderio di mettersi alla prova, però, era troppo forte per entrambi così hanno deciso di provarci ancora e hanno tolto dal chiodo i guantini.
Entrambi i lottatori si presentano come 2 temibilissimi striker, i loro colpi hanno messo a dormire i nomi più altisonanti delle MMA. Entrambi i lottatori stanno vivendo una seconda giovinezza e l’attuale divisione dei pesi massimi della UFC ha bisogno ora più che mai di incontri di spessore. Per tutti questi motivi, dunque, nei mesi prossimi il croato potrebbe vedersi offrire una ghiotta possibilità di riscattare la sconfitta con Fedor.
Il russo si guadagnerebbe di diritto una possibilità per il titolo con una vittoria contro Cro-Cop. Se questo non dovesse succedere, chissà quali scuse si inventeranno Dana White e soci per impedire a Mirko “Cro-Cop” Filipović di lottare contro il campione di categoria con una striscia attuale di 3 vittorie consecutive e un nome tanto illustre tra le vittime come quello di Emelianenko.
Antonio Silva
Nel febbraio 2011, Antonio Silva ha scioccato il mondo delle MMA: per la prima volta Fedor Emelianenko era stato sconfitto per TKO. Durante il main event organizzato dall’americana Strikeforce, il brasiliano metteva a segno un paio di colpi che gli avrebbero cambiato la carriera. Certo, prima di Silva ci aveva pensato un altro suo connazionale a infliggere la prima sconfitta al russo dopo dieci anni e 26 vittorie di fila, ma nessuno potrà mai togliere al gigante brasiliano il traguardo di essere stato il primo a vincere per TKO sull’Ultimo Imperatore (nonostante il record ufficiale metta una sconfitta per TKO anche nel suo quinto incontro in carriera, in quell’occasione il russo venne fermato per ferita dopo una gomitata illegale, scatenando quindi molte controversie dopo l’annuncio dell’esito ufficiale del match).
Viene dunque facile immaginarsi perché uno dei primi nomi con cui Fedor vorrà fare i conti sarà proprio quello di Silva. Quest’ultimo ha avuto ultimamente delle prestazioni un po’ altalenanti, alternando vittorie importanti a sconfitte a volte sorprendenti per come sono avvenute (si veda quella con Frank Mir). Di recente, però, sembra aver trovato la serenità di un tempo e la vittoria con Soa Palelei ne è la dimostrazione.
Anche se sembra che al brasiliano venga a mancare un po’ la motivazione quando si tratta di incontri importanti (e le sfide con Cain Velasquez – di cui una per il titolo – la dicono lunga sulla questione), forse il ricordo della gloriosa impresa potrebbe risvegliare in lui il suo istinto animalesco assopito e rendere l’arrivo in UFC di Fedor Emelianenko meno piacevole del previsto.
Mark Hunt
Quando si incontrarono nel lontano 31 dicembre del 2006, Mark Hunt era una promessa delle MMA, mentre Fedor combatteva per stabilire la sua eredità diventata leggendaria. Il lottatore neozelandese aveva esordito da 2 anni nelle MMA professionistiche e pagò la sua inesperienza, perdendo per sottomissione dopo che Fedor lo chiuse in una micidiale kimura al braccio.
In quell’occasione, però, Mark Hunt dimostrò di avere le caratteristiche che l’avrebbero reso famoso e così amato da tutti gli appassionati della disciplina: un mento di ferro, un missile al posto del pugno sinistro e la volontà di non indietreggiare mai. Hunt è sempre stato un avversario coriaceo per chiunque lo incontrasse sulla propria strada e i match con lui rappresentato un vero e proprio “battesimo del fuoco” per chiunque vuole ambire al massimo alloro in UFC. Le caratteristiche del neozelandese, però, sono anche quelle che gli hanno fatto perdere gli incontri più importanti a cui ha preso parte, uno su tutti lo scontro con Werdum per la corona dei pesi massimi.
Se Fedor decidesse di scambiare in piedi in onore dei vecchi tempi, lo spettacolo per gli occhi degli spettatori sarebbe assicurato, volerebbero scintille e l’incontro potrebbe trasformarsi in un bagno di sangue. Da tenere d’occhio soprattutto ora che ha deciso di non lasciare più così tanto vantaggio agli avversari per via della forma fisica.
Frank Mir
Un incontro inedito forse è quello che ci vuole per testare la forma fisica del lottatore russo. Nella loro lunga carriera, Frank Mir e Fedor Emelianenko non hanno mai avuto modo di incrociare i guantini, soprattutto per il fatto che il fighter americano non ha combattuto incontri fuori dalla UFC se non all’inizio della propria decennale carriera. Mir potrebbe essere il nome adatto per mettere alle corde Emelianenko, anche se a prima vista non si direbbe.
L’ultima performance di Mir all’interno dell’Ottagono è stata un po’ opaca (per usare un eufemismo) e l’ha visto deporre le armi in favore di Andrei Arlovski. Molti, però, hanno storto il naso di fronte alla decisione dei giudici, dando per vincitore proprio il veterano Mir. Non va dimenticato, però, che Mir è il miglior grappler della divisione dei pesi massimi secondo solo a Werdum, proprio colui che ha sottomesso Fedor grazie ad una combinazione fulminea di triangolo di gambe e armbar. Si veda l’incontro tra Mir e Antonio Rodrigo Nogueira, un altro che a terra aveva tecnica da vendere, per fugare ogni dubbio.
Il veterano UFC si rivelerebbe una sfida interessante e ostica per il russo, che vedrebbe limitata molto la sua offensiva nel Ground and Pound.
Gli sfidanti per il russo sembrano non mancare e la speranza è che il suo arrivo possa dare linfa a una categoria come quella dei pesi massimi che ora come ora risulta essere molto stagnante. Oltre ai nomi citati, ve ne sono anche altri, ma non sembrano essere destinati a incrociare i passi di Fedor molto presto: vuoi perché non richiamano abbastanza pubblico (Ben Rothwell, Stefan Struve), vuoi perché la UFC non sembra intenzionata a sacrificare i loro nomi sull’altare di Fedor (Junior Dos Santos, Stipe Miočić, Alistair Overeem).
Sempre che Dana White non sorprenda tutti e organizzi un rematch con Fabricio Werdum nel caso in cui quest’ultimo riuscisse a mantenere il titolo abbastanza a lungo.
Quali sono gli incontri che vorreste vedere in UFC per il debutto di Fedor? Fatemelo sapere nei commenti, su Facebook oppure scrivetemi su Twitter a @TudorPh2 e su @MMAManiaIT!