La World Series of Fighting (WSOF) ha messo in palio il proprio titolo dei pesi Welter (77 Kg) tra due ex top contender rilasciati dall’UFC: Rousimar “Toquinho” Palhares (18-6) e Jake Shields (31-8-1). E’ il primo ad essersi, di nuovo, distinto per la sua condotta marzialmente scorretta.
Il 1° Agosto la World Series of Fighting (WSOF) ha fatto parlare di se, non tanto per la crescente qualità dei suoi eventi, per la ricerca costante di atleti da aggiungere ai roster delle varie categorie di peso, per la qualità mediatica degli eventi o perchè il titolo dei pesi Welter veniva messo in palio tra due ex contender UFC, ma bensì per le caratteristiche recidive di uno dei due contendenti: Rousimar Palhares.
Palhares fu rilasciato nell’Ottobre del 2013 dall’UFC a causa del suo solito “problema”: continuare a tirare una sottomissione nonostante la resa dell’avversario e l’intervento dell’arbitro, rischiando di arrecare gravissimi danni, anche permanenti a chi la subiva. L’UFC fu chiara e irremovibile, nonostante le sue vittorie non avrebbe più potuto far parte della compagnia a causa della sua condotta sleale. Dopo poco più di un mese firmò con la World Series of Fighting, che lo mandò direttamente per il proprio titolo dei pesi Welter (77 Kg), che vinse difendendolo prima contro Jon Fitch, altro ex atleta UFC, ed ora contro Jake Shields.
Entrambe le difese hanno riscontrato da parte di Palhares una certa recidività nel suo modo di continuare a mantenere in torsione una leva articolare, dimostrando di non aver realmente afferrato le motivazioni che lo hanno portato lontano dall’UFC, nonostante fosse un top fghter. Dapprima continuando a tenere una Kneebar su Jon Fitch, nel Dicembre 2014, dopo la resa :
Ed ora, alla sua seconda difesa titolata senza nessuna sanzione pregressa da parte dell’organizzazione, continuando a tenere in leva una Kimura su Jake Shields:
A quanto ci è dato sapere fin’ora sembrerebbe che a Toquinho non siano andate a genio delle dichiarazioni rilasciate da Shield al noto giornalista americano Ariel Helwani durante un intervista, esprimendo il concetto di voler insegnare una lezione al brasiliano per tutte le sue scorrettezze fatte fino a quel momento:
Non ho intenzione di tenere una leva troppo a lungo, perché io non sono un fighter sleale, MA se prendo un Armbar, se incastro un Hell Hook o qualsiasi altra sottomissione, mi ci aggraperò cosi duramente che proverò a romperlo
Visto lo spiacevole finale del match, Shields da subito dopo l’intervento dell’arbitro fino alla conferenza stampa non ha fatto altro che ripetere:
E’ un fighter scorretto, molto scorretto – Ha messo le dita nei miei occhi per otto volte, e continuava a farlo! – E’ stato assurdo, l’arbitro avrebbe dovuto squalificarlo, continuavo a dire a Mazzagatti [l’arbitro del match], ‘ehi, guarda, sta scavando nei miei occhi.’ Non diceva nulla. In oltre 40 combattimenti, nessuno mi ha mai fatto una cosa del genere. Quelle non erano ditate negli occhi accidentali,era voler scavare palesemente nei miei occhi e cercare di cavarmeli!
A riprova di questo, l’allenatore di Jake Shields ha postato questa foto sul social network fotografico Instagram immediatamente dopo il match:
Le conseguenze di due pezzi di m***a: Mazzagatti e Pahalares dovrebbero entrambi essere banditi dalla sport professionistico @jakeshields vittima dell’ Eye-gouging! Ora capite perchè mi sono avventato sulla gabbia!
Sono davvero tantissime le persone che sono d’accordo con l’esclamazione di Shields sulla squalifica immediata di Palhares da parte dell’arbitro Steve Mazzagatti, soprattutto rimarcando che non si tratta di casi sporadici o isolati. A quanto pare solo la World Series of Fighting del presidente, ed ex fighter di livello, Ray Sefo non ha dichiarazioni da fare in merito, continuando a far figurare come proprio detentore del titolo dei pesi Welter (77 Kg) Rousimar “Toquinho” Palhares.
Chi sarà ora il prossimo infortunato contendente al titolo dei pesi Welter della WSOF?