Sabato notte nel match principale di “UFC on Versus 6: Cruz vs. Johnson”, l’intensità e la velocità di Demetrious Johnson hanno messo in difficoltà Dominick Cruz ma questo non è stato ugualmente suffciente allo sfidante per sconfiggere il campione dei pesi gallo.
Cruz si è infatti imposto su Demetrious Johnson per Decisione Unanime (50-45, 50-45, 49-46) : un risultato giusto ma che allo stesso tempo non rende giustizia ad un match che è stato inizialmente più competitivo di quanto si possa pensare leggendo i cartellini dei giudici.
Demetrious “Mighty Mouse” Johnson ha infatti da subito messo sotto costante pressione il campione che, cosa rara in carriera, non è riuscito ad imporre il proprio gioco di striking fatto di eccezionale uso del footwork e una tecnica poco ortodossa ma al contempo estremamente efficace. Un’altro fatto piuttosto sorprendente è che, vista l’intensità messa in gioco dal suo avversario, Cruz è apparso insolitamente a corto di fiato già dal termine della prima ripresa.
Le difficoltà non hanno però impedito al campione di trovare le giuste contromisure: dato che in questo match il suo striking non stava funzionando, Dominick Cruz ha così deciso di utilizzare le ottime abilità nel wrestling in suo possesso.
Se da un lato il campione dei pesi gallo è stato infatti spesso osannato per il suo unico modo di utilizzare i colpi in piedi, dall’altro il suo wrestling non è mai stato meno importante nella carriera di “The Dominator”: il fatto si può notare in tutti i successi in WEC di Cruz che ha sempre dimostrato un’ottima difesa dai takedown e anche dei buonissimi atterramenti, come si può vedere nei match contro Benavidez, Jorgensen e, più recentemente, Urijah Faber.
Tornando al match di questo sabato, la maggiore stazza e forza fisica di Cruz gli ha così permesso di portare ripetutamente a terra Johnson controllando il match e aggiudicandosi così la sfida. A fine incontro si è poi venuto a sapere che Cruz si è rotto una mano nel corso della sfida.
Alla luce di questi fatti la performance del campione può a tutti gli effetti considerarsi positiva: trovandosi in difficoltà nell’eseguire il suo solito gameplan, Cruz è stato in grado di cambiare strategia e vincere il match utilizzando tutte le frecce del suo arco nonostante l’infortunio alla mano.
Detto questo, quando un campione dopo un match non tra i migliori torna a casa con la propria la cintura, di sicuro lo fa con la consapevolezza di aver vissuto una buona serata.
Demetrious Johnson perde l’incontro più importante della sua carriera ma lo fa con onore: in pochi credevano infatti che lo sfidante sarebbe riuscito ad impensierire il campione e la sua prestazione è ancora più positiva se si considera che Johnson si allena a tempo pieno nelle MMA solamente da qualche mese. “Mighty Mouse” nella conferenza stampa ha poi detto che nei suoi piani futuri non c’è fretta di scendere nella divisione dei pesi mosca (che dovrebbe arrivare in UFC dal prossimo anno): sono tuttavia certo che Demetrious deciderà di combattere nella categoria inferiore a tempo debito, lui e Joseph Benavidez sono da molti indicati sin da ora come i possibili protagonisti della prossima divisione che entrerà a far parte dell’UFC.
STRUVE SOTTOMETTE BARRY NEL SECONDO ROUND
Dopo un primo round di studio, Stefan Struve è riuscito ad imporsi su Pat Barry nel secondo round grazie ad un ottimo triangolo.
Nel corso della prima ripresa Pat Barry ha faticato a chiudere la distanza di braccia per colpire il “grattacielo olandese” (alto circa 30 cm più di lui) e si è quindi per gran parte limitato a colpire con i calci. Struve dal canto suo ha modificato il suo atteggiamento da brawler per uno più conservativo che se da un lato è meno spettacolare, dall’altro gli permette di meglio sfruttare l’incredibile allungo in suo possesso. Nel secondo round i ritmi si sono però elevati e Struve ha quindi provato a portare a terra Barry con una ghigliottina. Barry ha cercato di liberarsi e dopo i successivi ribaltamenti l’americano si è trovato in side control. Schiena a terra l’olandese, mostrando una tecnica eccellente, recuperando la posizione di guardia ha immediatamente chiuso un triangolo. Nel tentativo di liberarsi Barry ha effettuato uno slam degno di quello che Quinton “Rampage” Jackson effettuò su Ricorda Arona al PRIDE. A differenza di Arona, Struve è stato però in grado di meglio attutire l’impatto al suolo e continuare a chiudere la sottomissione obbligando così Barry ad arrendersi. Struve si conferma quindi un giovane interessante, il suo fisico in crescita e la completezza tecnica lo rendono un fighter unico in UFC, mentre Barry mostra per l’ennesima volta le sua lacune per quel che riguarda il grappling.
ANTHONY “RUMBLE” JOHNSON SENZA PROBLEMI SU BRENNEMAN
Dominio totale quello di Anthony Johnson su Charlie Brenneman in match vinto dall’atleta afroamericano per TKO nel corso del primo round.
Johnson ha ben difeso i tentativi di takedown del suo avversario che, non riuscendo nel suo intento, è poi apparso completamente in balia dello strapotere fisico di “Rumble”. Il match è terminato quando Brenneman, dopo aver subito per diversi minuti il ground and pound del suo avversario, si è alzato in piedi contro la gabbia ed è stato raggiunto da un calcio alto di Johnson che lo ha mandato Knock Down. Brenneman è apparso cosciente, l’atleta è infatti caduto sui gomiti senza che mai gli si “spegnessero le luci”, ma l’arbitro ha ugualmente fermato la sfida. Comprensibile la decisione dell’arbitro: lo strapotere di Johnson sul suo avversario fino a quel momento era stato assoluto e, prima del Knock Down, Brenneman si era alzato con “gambe molli” ed è poi rimasto passivamente contro la gabbia a subire l’high kick di Johnson. Allo stesso tempo però Brenneman era tutt’altro che finito e, sebbene il match difficilmente avrebbe cambiato il proprio corso, a mio avviso sarebbe stato più corretto attendere qualche secondo dandogli la possibilità di giocarsi le sue carte fino in fondo. Commentando questo match Dana White ha dichiarato “Meglio che un match sia fermato troppo presto piuttosto che troppo tardi”. La frase di per sé è più che condivisibile, la salvaguardia degli atleti deve sempre essere messa al primo posto, ma in questa occasione il presidente UFC l’ha in gran parte usata per convenienza. Questo match era infatti arbitrato da Mario Yamasaki il quale, nel corso dell’evento, ha atteso ben più del dovuto per interrompere il match tra Yves Edwards e Rafaello Oliveira quando quest’ultimo era nettamente in balia dei colpi del suo avversario. Il mestiere dell’arbitro nelle MMA non è di sicuro uno tra i più semplici ma un minimo di uniformità di giudizio sarebbe doverosa verso atleti che combattono 2 o 3 volte all’anno e, quando lo fanno, amerebbero poter avere la possibilità di dare tutto all’interno dell’ottagono. Chiudendo il discorso sul controverso stop arbitrale, la performance di Rumble Johnson è stata comunque davvero di alto livello e, grazie a questa vittoria, “Rumble” si avvicina ora ai piani alti della divisione dei pesi welter.
WIMAN SU DANZIG AI PUNTI DOPO UNA SPETTACOLARE SFIDA COMBATTUTA
In un match molto intenso che ha visto continui capovolgimenti di fronte, Matt Wiman ha battuto Mac Danzig per Decisione Unanime (29-28, 29-28, 29-28).
I due atleti hanno scambiato pesanti colpi in piedi e nel clinch per tutto l’incontro: nelle fasi di striking abbiamo potuto vedere Danzig assumere un atteggiamento più pugilistico, mentre Wiman ha fatto un maggiore uso delle gomitate e dei calci bassi. Anche per quel che riguarda il grappling la sfida è stata equilibrata: entrambi i contendenti hanno portato a terra il match quando l’occasione giusta si è presentata e nel farlo hanno anche provato a mettere a segno delle sottomissioni.
Per quel che riguarda il risultato della sfida, il match è stato tanto combattuto da poter dare luce a diverse interpretazioni ma il giudizio finale è a mio modo di vedere corretto. Danzig ha vinto il primo round dell’incontro, mentre Wiman si è aggiudicato il terzo. Il punteggio di 29-28 dato dai giudici è figlio della scelta di dare a Wiman il secondo round, una ripresa nella quale il vincente è arrivato vicinissimo a chiudere il match grazie ad un’ ottima armbar. Wiman quindi vincente ma Danzig non esce ugualmente sconfitto da uno spettacolare incontro combattuto sul filo del rasoio che si è giustamente aggiudicato il bonus per il miglior “Fight of the Night”.
Negli INCONTRI PRELIMINARI:
Yves Edwards batte Rafaello Oliveira per TKO (Pugni) – Round 2 – 2:44
Paul Sass batte Michael Johnson per Sottomissione (Chiave al tallone) – Round 1 – 3:00
Mike Easton batte Byron Bloodworth per TKO (Colpi) – Round 2 – 4:52
T.J. Grant batte Shane Roller per Sottomissione tecnica (Leva al braccio) – Round 3 – 2:12
Josh Neer batte Keith Wisniewski per TKO (Stop medico) – Round 2 – 5:00
Walel Watson batte Joseph Sandoval
TKO (Colpi) – Round 1 – 1:17
I BONUS DELLA SERATA vanno a:
Matt Wiman e Mac Danzig per il miglior Fight of the Night
Anthony Johnson per il miglior KO of the Night
Stefan Struve per la miglior Submission of the Night
L’UFC tornerà quindi il prossimo 8 ottobre con l’evento “UFC 136: Edgar vs. Maynard III” che oltre al match principale per il titolo dei pesi welter vedrà anche il brasiliano Josè Aldo difendere il titolo dei pesi piuma dall’assalto del veterano UFC Kenny Florian.