Come alcuni di voi già sapranno, Fabricio Werdum ha deciso di andare in Messico per preparare il suo prossimo incontro con Cain Velasquez valevole per il titolo dei pesi massimi dell’UFC, ma questa scelta ha rischiato di essere davvero la peggiore della sua vita.
Il campione brasiliano ha infatti rischiato di morire durante il suo primo giorno di allenamento a causa di una intossicazione da monossido di carbonio.
Queste le sue parole a riguardo…
E’ stato terribile. Siamo andati a Nevado de Toluca per allenarci e non abbiamo visto la casa prima di prenderla in affitto. Non c’era corrente elettrica ed era molto freddo. Ero li con altri dodici ragazzi del mio team e ci hanno dato una stufa per riscaldarci.
Ci siamo allenati dentro casa, abbiamo cenato e siamo andati a letto. Non ci avevano detto di spegnere la stufa prima di andare a dormire. Mi sono svegliato nel mezzo della notte con un fortissimo mal di testa, la nausea e non riuscivo ad alzarmi dal letto. Tutti ci sentivamo così. Per fortuna uno di noi è riuscito ad alzarsi e ad andare a spegnere la stufa. Stavamo morendo intossicati.
Siamo andati in ospedale e tutti accusavamo vomito e diarrea. Il dottore ha detto che altre due ore senza spegnere la stufa sarebbero bastate per ucciderci.
E’ stato uno spavento incredibile. Siamo quasi morti, ma come si dice: “ciò che non ti uccide, ti rende più forte” (ride).