UFC 204 è arrivato. Chi ne uscirà campione? Bisping o Henderson? Questa la mia opinione a riguardo ai 2 match principali della serata
Il duecentoquattresimo Pay-Per-View della UFC è ormai arrivato. Nel main event, Michael Bisping avrà l’occasione non solo di difendere la propria cintura per la prima volta davanti ai suoi fans inglesi, bensì anche di riscattarsi dalla peggiore sconfitta per KO della sua carriera, subìta proprio per mano di Dan Henderson la prima volta che si sono incontrati, nel 2009. Nel co-main event, invece, Gegard Mousasi avrà finalmente l’occasione di mettere le mani addosso a Vitor Belfort, che ha definito in più occasioni un baro, visto il suo utilizzo della Terapia Sostitutiva al Testosterone (TRT).
Ecco come, secondo me, andranno.
Intanto, questa è la card completa di UFC 204:
CARD PRINCIPALE
- Michael Bisping (30-7) vs. Dan Henderson (32-14)
- Vitor Belfort (25-12) vs. Gegard Mousasi (39-6)
- Ovince Saint Preux (19-8) vs. Jimi Manuwa (15-2)
- Stefan Struve (31-8) vs. Daniel Omielanczuk (19-5-1)
- Mirsad Bektic (10-0) vs. Russell Doane (14-6)
CARD PRELIMINARE
- Brad Pickett (26-11) vs. Iuri Alcantara (37-7-1NC)
- Ian Entwistle (9-3) vs. Rob Font (12-2)
- Davey Grant (10-2) vs. Damian Stasiak (10-2)
- Leon Edwards (11-3) vs. Albert Tumenov (17-3)
- Danny Roberts (13-1) vs. Mike Perry (8-0)
- Leonardo Santos (15-4) vs. Adriano Martins (28-7)
- Lukasz Sajewski (13-2) vs. Marc Diakiese (9-0)
Vitor Belfort (25-12) vs. Gegard Mousasi (39-6)
La vera storia dell’incontro è: il Vitor Belfort in grado di distruggere Luke Rockhold e Michael Bisping è stato in grado di raggiungere questi risultati solo grazie allo sfruttamento della Terapia Sostitutiva del Testosterone (TRT)? In base a quanto fatto vedere nelle ultime prestazioni, una vittoria su Dan Henderson, ma due sconfitte nettissime contro Chris Weidman e Ronaldo ‘Jacaré’ Souza, la risposta sembra essere che sì, ‘TRT Vitor’ pare essere andato in pensione. Dall’altra parte dell’Ottagono, invece, troviamo Gegard Mousasi, uno dei lottatori più sottovalutati di sempre, che ha finalmente deciso di mettere da parte la propria natura riservata per dar voce alle sue idee e opinioni, andando contro chi definisce dei ‘bari’, cioè Lyoto Machida, accusandolo di essere stato ‘scivoloso’ quando si sono affrontati, e contro proprio quel Vitor Belfort su cui avrà l’occasione di prendere a pugni. Con l’ex campione Strikeforce così voglioso di prendere ciò che ritiene essere suo lo vedo prevalere, senza che l’incontro vada nella mani dei giudici.
Michael Bisping (30-7) vs. Dan Henderson (32-14)
Riuscirà Michael Bisping a redimersi? A questo interrogativo risponde affermativamente: l’inglese se ne andrà da Manchester con la cintura ancora sulla spalla. Ma perché dico così? L’attuale campione, dopo aver sconfitto il leggendario Anderson Silva, sembra essere mentalmente su un livello superiore, come ha dimostrato la sua vittoria su Luke Rockhold, riscattandosi da una sconfitta netta avvenuta nel novembre del 2014; inoltre, nonostante i 26 incontri combattuti in UFC, sembra essere nello stato fisico migliore della sua vita. Non si può dire lo stesso di Henderson che, a 44 anni suonati, si trova per le mani un’insperata occasione d’oro; per parlare dell’ex campione Pride è necessario però riferirsi ad uno degli argomenti che meno apprezzo nel mondo delle MMA, cioè la Terapia Sostitutiva al Testosterone (TRT): da quando è stata messa fuorilegge dalla UFC, febbraio 2014, ‘Hendo’, uno dei nomi più noti ad averla utilizzata, ha raccolto tre sconfitte, 2 per KO nel primo round ed 1 sconfitta per sottomissione nel terzo, e due vittorie, rispettivamente contro Tim Boetsch, un lottatore tosto ma decisamente non un contender, e contro Hector Lombard, proveniente però da un test anti-doping fallito e dalla peggiore sconfitta della sua carriera (contro Neil Magny). Per queste ragioni, credo che Bisping vincerà il combattimento, azzardo un TKO nel terzo round, a patto che stia lontano da quell’arma di distruzione di massa rappresentata dal destro di Henderson.