Ci sono voluti quattro anni al Maestro “Minotauro” per comporre la sua ventunesima sinfonia sul BJJ. Ha voluto suonarla davanti al pubblico di casa e ci ha messo 9′ e 41” per completarla.
Questo è quello che ci ha regalato il co-main event della notte di Rio.
La storia è ormai nota a tutti: è il Rocky Balboa delle MMA, è “Big Nog”.
Torna nell’ottagono dopo la pesantissima sconfitta con Frank Mir dello scorso dicembre che gli era costata la frattura dell’omero con conseguente operazione chirurgica.
Non ha mai voluto arrendersi e dopo la riabilitazione si è presentato nella gabbia.
La forma fisica al peso aveva lasciato dubbiosi i più scettici perché lontana da quella degli anni d’oro.
I dubbi tuttavia sono caduti non appena è iniziato il match nel quale possiamo dire che il brasiliano abbia avuto sempre il controllo, grazie ad una Boxe efficace ed un Ground Game che ha costretto Dave Herman a battere nella seconda ripresa nonostante una buona submission defence.
“Quanto sei soddisfatto di aver vinto con il BJJ in casa?” gli ha chiesto un giornalista in conferenza stampa.
“Sono davvero felice, proprio per le dichiarazioni pre-match di Herman, ma come avete visto si è saputo difendere piuttosto bene, quindi credo lo pratichi nei suoi allenamenti ed avesse solo spinto con il trash talking per promuovere il match.
Ho avuto l’opportunità di finirlo con il Ground and Pound, ma ho preferito un’armbar!
E’ speciale combattere in Brasile, ad un miglio da dove vivo, da dove mi alleno.
Ringrazio la UFC. Quando mi sono rotto il braccio ho avuto grande supporto da parte di Dana White che mi ha presentato i migliori dottori per permettermi di recuperare.
Ora con la mia mano posso tornare a mandare KO le persone.”
“Molti credono tu sia ancora un top dieci della categoria, cosa ne pensi?” chiede un secondo giornalista.
“Voglio combattere contro i migliori. Non posso chiedere il match per la cintura perché JDS, che per me è come un fratello, ne è detentore e lo aiuterò a difenderla contro Cain Velasquez, ma voglio comunque far parte del roster che conta ed aiutare la crescita dello sport.”
“Molti hanno pensato ad un tuo ritiro in questa occasione, a casa e da vincitore. E tu?” continuano dalla stampa.
“Sono ancora affamato. Ho un buon fisioterapista che mi aiuta ogni giorno per recuperare dagli acciacchi fisici e poter combattere contro questi ragazzi. Io ci sarò finché potrò.”
Anderson Silva, protagonista a sua volta della notte brasiliana ha speso parole lusinghiere per il compagno di team:
“Siamo una famiglia. Io combatto solo grazie a lui, a suo fratello Rogerio ed a Felijao, altrimenti mi sarei ritirato da diverso tempo. Ci divertiamo molto insieme, ma quando dobbiamo programmare un match e la strategia con cui affrontarlo siamo veri professionisti.”
“Minotauro” spiega poi l’importanza della squadra:
“Ho avuto sedici chiodi sul braccio dopo l’intervento per l’infortunio. Ci sono voluti quaranta giorni per poter mangiare da solo ed il problema all’inizio era addirittura lo svolgere azioni abituali.
Ho accettato il match con poco preavviso perché abbiamo un gran team. E’ un grande incentivo combattere la stessa sera di Anderson perché in questo modo ci possiamo allenare insieme.
Ho cercato di non prendere sul personale la questione sollevata da Herman sul BJJ anche perché una volta arrivato qui in Brasile si è reso conto dell’atmosfera e del rispetto per l’arte suave nel suo paese natio ed ha smesso di parlarne malamente.”
Non ci resta che aspettare il prossimo match di “Minotauro” che, ancora una volta, ci ha insegnato quanto sia importante il cuore e non solo i muscoli nella carriera di un fighter e, in senso più ampio, nella vita. OSS.