Sabato notte 55.000 persone hanno avuto il privilegio di assistere dal vivo ad una card ricca di azione e conclusioni assolutamente spettacolari.
Spettacolo che è però mancato nel main event della serata; quello che vedeva affrontarsi Georges St. Pierre e Jake Shields.
Il canadese ha impostato nuovamente il suo incontro perfetto (o quasi), in cui è riuscito a mantenere il match in piedi ogni volta che lo ha voluto ed a mettere a segno buoni colpi singoli ed alcuni takedown.
Con uno Shields evidentemente poco dotato nello striking, St. Pierre ha svolto il suo compito nel modo più proficuo possibile: jab, takedown defence e takedown le chiavi dell’incontro. Takedown portati quasi esclusivamente per prender punti, spesso a pochi secondi dalla fine del round.
E’ da ormai quattro anni (aprile 2008) che St. Pierre non chiude un match prima del limite (la vittoria su BJ Penn non arrivò per finalizzazione, ma per resa alla fine del quarto round) ed i fan iniziano a non apprezzare particolarmente il suo essere esasperatamente calcolatore nel combattere. Anche i 55.000 presenti (e connazionali) non hanno sottolineato calorosamente la vittoria del loro beniamino alla fine del match.
Nei giorni scorsi St. Pierre aveva dichiarato di aver lavorato molto sulla potenza dei colpi per cercare di regalare il KO al pubblico presente, ma l’unica differenza nel suo striking rispetto al solito è stata quella dell’uso del gancio destro largo (stile Koscheck) che però non ha portato particolari frutti seppur andando a segno in più di un’occasione.
Georges si conferma comunque come il probabile miglior fighter Pound for Pound in circolazione perchè nessuno riesce a metterlo in difficoltà da ormai sei anni, ad eccezione dell’incontro fortunoso di Matt Serra, umiliato poi nel rematch. Ciò che però manca totalmente a questo straordinario atleta è il killer instinct. Anche in quest’ultimo match, il canadese ha avuto l’opportunità di chiudere lo scontro, o comunque andarci molto vicino, dopo un Knock Down per High Kick che però non ha seguito a terra con un Ground and Pound deciso.
Nel post-match l’ennesimo “Mi scuso con i fan. Avrei voluto chiudere con un KO o una sottomissione” e un riferimento al possibile match con Anderson Silva “Vedremo. Ho appena finito questo combattimento. Non ho ancora considerato la possibilità. Combattere nella categoria di peso superiore è un’eventualità da valutare attentamente. Magari ci sono degli altri modi per fare questo incontro. Ne parleremo.”
ALDO PER DECISIONE DOPO 5 ROUND COMBATTUTI
Nel Fight of the Night, Jose Aldo e Mark Hominick hanno dato vita ad una grande battaglia che a tratti ha esaltato il pubblico presente.
Come da previsioni Hominick ha confermato di avere una tecnica pugilistica davvero straordinaria, che è riuscita spesso a sovrastare l’altrettanto valida tecnica di Aldo, ma nel complesso il brasiliano si è dimostrato più completo e potente del suo avversario.
Pur non essendo al 100% (si è trovato presto a corto di fiato), Aldo ha così dimostrato di essere un grandissimo fighter guadagnando la dodicesima vittoria consecutiva e portandosi così a 19-1 in carriera. Davvero duri gli ultimi due minuti della contesa per il brasiliano che, schiena a terra e ormai esausto, ha ricevuto un gran numero di colpi.
“C’è da togliersi il cappello di fronte a Mark Hominick. E’ un fighter durissimo.” ha detto Aldo dopo il match. “Sapevo che avesse delle ottime doti in piedi, ma sono arrivato al match molto preparato nella mia Muay Thai”.
Una rassicurazione per coloro che ancora non lo avevano mai visto combattere prima d’ora: questo Aldo era a non più dell’80% della sua forma ideale. Aspettatevi qualcosa di grandioso nei prossimi incontri!
MACHIDA CON UN KO SPETTACOLARE
L’ex campione dei pesi Massimi-leggeri Lyoto Machida torna alla vittoria con un KO ancor più spettacolare di quello di Anderson Silva su Vitor Belfort perchè tirato in salto. Un calcio frontale, impattato perfettamente al mento, che non lascia scampo a Couture.
“Ho allenato molto quel calcio. Me lo ha insegnato mio padre. Anche Seagal l’ha fatto” ha detto Machida dopo il match. “Era un sogno per me la possibilità di affrontare quest’uomo. E’ un eroe. Il migliore.”
Il match ha visto il solito stile elusivo di Machida avere la meglio su Couture che non è mai riuscito a chiudere la distanza per lavorare il suo avversario dal suo proverbiale clinch. Machida dal canto suo non ha fatto moltissimo, ma ha messo a segno alcuni buoni colpi grazie al suo ottimo timing.
Dopo l’incontro Randy, già Hall of Famer, ha ufficialmente confermato che questo è stato il suo ultimo incontro in carriera.
“Non mi vedrete più qui. Questa è la fine. Ero arrivato a questa decisione già da un po’ e volevo fortemente questo combattimento. Credo di aver avuto tutti i denti l’ultima volta che abbiamo affrontato questo argomento. Avevo l’impressione di essere fermo li dentro. E’ un grandissimo atleta.”
MATYUSHENKO IN 20 SECONDI
In un match che non godeva di una particolare attesa, Vladimir Matyushenko esalta il pubblico con un KO rapidissimo. Un montante destro seguito da un sinistro mandano immediatamente Knock Down Jason Brilz. L’azione prosegue rapidamente con il Ground and Pound del bielorusso che manda il suo avversario chiaramente out per alcuni istanti; quelli che bastano all’arbitro per chiudere la contesa.
“A volte faccio quello che prometto” ha detto Matyushenko dopo il match. “Sto lavorando moltissimo sul mio striking e sono solo molto felice di aver accontentato i miei fan. Sono comunque in grado di fare molto di più.”
BEN HENDERSON: BUONA LA PRIMA IN UFC
L’ex campione dei pesi leggeri WEC Ben Henderson offre una grande prestazione contro un grappler formidabile come Mark Bocek. L’americano è stato devastante nel clinch, ha messo a segno i colpi più potenti in piedi ed è riuscito ad uscire dalle situazioni pericolose a terra, dimostrandosi per l’ennesima volta quasi insottomettibile.
Tutti e tre i giudici hanno decretato un 30-27 in favore di Henderson. L’americano guadagna così l’undicesima vittoria negli ultimi dodici incontri in carriera.
Negli INCONTRI PRELIMINARI (ancor più spettacolari di quelli appena raccontati):
Pablo Garza batte Yves Jabouin per Sottomissione (Triangolo volante) R1 4:31
John Makdessi batte Kyle Watson per KO (Spinning Back Fist) R3 1:27
Jason MacDonald batte Ryan Jensen per Sottomissione (Triangolo) R1 1:37
Ivan Menjivar batte Charlie Valencia per TKO (Gomitata e pugni) R1 1:30
Claude Patrick batte Daniel Roberts per Decisione (Unanime) R3 5:00
Jake Ellenberger batte Sean Pierson per KO (Pugno) R1 2:42
Rory MacDonald batte Nate Diaz per Decisione (Unanime) R3 5:00
I BONUS DELLA SERATA vanno a:
Jose Aldo e Mark Hominick per il Fight of the Night
Lyoto Machida per il KO of the Night
Pablo Garza per la Submission of the Night
Appuntamento al prossimo 28 maggio con l’UFC 130 “Edgar vs. Maynard III”