Distruzione.
Questa l’unica parola che viene in mente dopo aver visto il match tra Brock Lesnar e Cain Velasquez.
Al fighter di origini messicane bastano poco più di 4 minuti per fare quello che molti iniziavano a pensare fosse quasi impossibile: fermare un superatleta di 130 kg con un grande background nella lotta.
Velasquez non solo è riuscito nel suo intento, ma ha letteralmente distrutto il colosso americano, trovatosi costretto alla resa verbale (questo quanto riportato da Dana White) sotto ai colpi del nuovo campione dei pesi massimi.
Lesnar parte fortissimo, ma senza mettere in grossa difficoltà il suo avversario. Nei primi due minuti porta anche due takedown dai quali Velasquez esce piuttosto agevolmente. Poi è quest’ultimo a portare il proprio atterramento, prendere posizione ed iniziare la fase che porterà alla chiusura del match con una serie di precisi e potenti colpi che aprono anche una brutta ferita sullo zigomo dell’ex campione.
Così come nel match con Carwin, il primo incontro in cui Lesnar è stato colpito con pugni al viso, l’americano ha mostrato la sua più grande lacuna: la paura (o la poca resistenza al dolore) di venir colpito al volto e, come nella precedente occasione, si è lasciato cadere in terra nel vano tentativo di riuscire ad evitare i colpi. Una cosa che ad un livello così alto nessuno si aspetterebbe di trovare in un fighter professionista.
Lesnar rimane comunque avversario temibile per molti, ma esce di certo da questo incontro ultra-ridimensionato rispetto a quanto la sua figura era stata pompata dai media e dai suoi fan più fedeli.
A parziale discolpa dell’ex campione va ricordato l’aver iniziato con le MMA nel 2007, ma se pensiamo che due dei migliori pesi massimi al mondo, Velasquez e Dos Santos, hanno iniziato nel 2006, con addirittura Dos Santos che non aveva mai praticato sport da combattimento prima d’allora, a quel punto capiamo che anche la poca esperienza non sia poi necessariamente un handicap.
Onore dunque al nuovo campione dei pesi massimi, che dovrà vedersela prossimamente con Junior Dos Santos in quello che sarà un match letteralmente da sogno!
SHIELDS SI AGGIUDICA UNA VITTORIA CHE LASCIA QUALCHE DUBBIO
E sono 15. Si, questa è la quindicesima vittoria consecutiva per l’ex campione dei pesi medi Strikeforce Jake Shields. Una vittoria ottenuta per Decisione non unanime (30-27, 28-29, 29-28) nei confronti di un Kampmann che si è comunque molto ben comportato.
Il match ha visto il danese più pericoloso in piedi, con due ginocchiate dal clinch andate pienamente a segno e alcuni buoni colpi, ma controllato in maniera più efficace nelle più numerose fasi al suolo dove Shields eccelle nel controllo dell’avversario.
Il nuovo acquisto UFC, sceso definitivamente ai Welter, si candida quindi come un serio contendente per il titolo di categoria attualmente detenuto da Georges St. Pierre ed, in caso di vittoria del prossimo match, la title shot sarebbe senza dubbio dovuta. Una title shot in cui sperano anche i dirigenti UFC vista la ormai mancanza di contender per il franco-canadese nel caso in cui dovesse portarsi a casa anche il match con Josh Koscheck.
Un incontro quindi vinto da Shields, ma che ha mostrato quanto valido possa essere anche il danese Martin Kampmann.
DIEGO SANCHEZ VINCE E CONVINCE
Sanchez torna finalmente alla vittoria in quello che per tutti gli scommettitori è stato l’incontro più difficilmente pronosticabile della card.
Dopo un primo round equilibrato, probabilmente da assegnare a Thiago, Sanchez torna nella seconda e terza ripresa con una grandissima prestazione dominando il suo avversario nei dieci minuti finali.
Un dominio che ha addirittura spinto uno dei giudici ad assegnargli, probabilmente esagerando, un round per 10-8.
Ottima dunque la prestazione del vincitore della prima serie del The Ultimate Fighter, che guadagna anche il bonus per il Fight of the Night ed esce dalla crisi di risultati che stava vivendo dopo la sconfitta con BJ Penn e John Hathaway.
MATT HAMILL PORTA A CASA UNA DECISIONE UNANIME
L’allievo sconfigge il maestro.
Matt Hamill controlla senza troppi problemi il match con il suo ex allenatore nel The Ultimate Fighter e grande amico, Tito Ortiz.
Già nel primo round Ortiz è evidentemente segnato in volto dallo scontro in piedi. Nella seconda e terza ripresa Hamill porta più volte il match a terra e compie un ottimo lavoro in Ground & Pound dalla guardia di Tito, dimostrandosi ancora una volta un top fighter della sua categoria.
Con un record in UFC di zero vittorie, quattro sconfitte e un pareggio dall’ottobre 2006 in cui sconfisse Ken Shamrock, Ortiz vede la sua carriera, e le aspirazioni di titolo che aveva prima di questo match, in serio pericolo.
Che sia giunto il momento del ritiro anche per il più grande personaggio che l’UFC abbia mai avuto insieme al già ritirato Chuck “The Iceman” Liddell?
BRENDAN SCHAUB CONTROLLA GONZAGA SENZA TROPPA DIFFICOLTA’
Con la terza sconfitta negli ultimi 4 incontri Gabriel Gonzaga si mette in una situazione piuttosto difficile. Situazione che, al di la dei meri risultati, viene amplificata in negativo da questa prestazione decisamente deludente contro un avversario con un esperienza nelle MMA di solo un anno e mezzo.
L’incontro ha visto Schaub in costante controllo del match, impostando gran parte dello scontro sfruttando il suo maggiore allungo nella Boxe.
Gonzaga da parte sua non è mai stato in grado di portare il match a terra, dove avrebbe avuto un considerevole vantaggio nei confronti del suo inesperto avversario.
Il match arriva quindi alla decisione dei giudici che, senza troppi problemi, emettono all’unanimità il più chiaro dei 30-27.
Probabilmente Gonzaga avrà da riflettere bene sul suo futuro. Sempre che prima non lo faccia l’UFC stessa…
Negli INCONTRI PRELIMINARI
Jon Madsen batte Gilbert Yvel per TKO (Pugni) R1 1:48
Chris Camozzi batte Dongi Yang per Decisione (Split) R3 5:00
Sam Stout batte Paul Taylor per Decisione (Split) R3 5:00
Daniel Roberts batte Michael Guymon per Sottomissione (Anaconda) R1 1:13
Tom Lawlor batte Patrick Cote per Decisione (Unanime) R3 5:00
Court McGee batte Ryan Jensen per Sottomissione (Triangolo di braccia) R3 1:21
I BONUS DELLA SERATA vanno a
Diego Sanchez e Paulo Thiago per il Fight of the Night
Cain Velasquez per il KO of the Night
Daniel Roberts per la Submission of the Night
Appuntamento dunque alla card numero 122. Quella che vedrà il nostro portabandiera Alessio Sakara nel co-main event della serata tedesca!