Uno spettacolo tutt’altro che esaltante quello offerto nel main event ai quasi 16.000 spettatori presenti.
Un “Cro Cop” ormai ombra del formidabile atleta che vinse il Pride FC Grand Prix del 2006, viene messo KO nel terzo round da una ginocchiata al mento che non ha concesso repliche.
Il match, assolutamente privo della sana aggressività che uno sport da combattimento richiede, è stato davvero lento e monocorde.
Mir ha più volte tentato di portare a terra il proprio avversario senza peraltro riuscirci e lo spettacolo in piedi non è di certo stato all’altezza delle aspettative.
E’ lo stesso Mir a fine match a dichiarare “ad essere onesti è stato brutto, ma meglio una brutta vittoria che una brutta sconfitta”.
E’ ormai da tempo che Filipovic afferma di non avere più gli stimoli per allenarsi e combattere come ai vecchi tempi (questo era il suo 70° match professionistico tra K-1 ed MMA), ed abbiamo l’impressione che questa sia stata la sua ultima apparizione all’interno dell’ottagono più famoso del mondo.
Onore comunque a colui che è stato uno, se non lo, striker più forte che le MMA abbiano mai conosciuto.
RYAN BADER VINCE SU ROGERIO NOGUEIRA RIMANENDO IMBATTUTO
Nel co-main event della serata, il vincitore del The Ultimate Fighter 8, Ryan Bader si porta a casa il match per Decisione Unanime (30-27 30-27 30-27).
Un incontro piuttosto equilibrato nelle fasi in piedi ma che viene controllato maggiormente da Bader grazie ad alcuni takedown e ad un maggiore Octagon Control.
Davvero bella e potente la fase in Ground & Pound che vede protagonista l’americano nel primo round.
A fine match è lui stesso a dichiarare “la cosa bella di essere un wrestler è lasciare gli avversari col dubbio ed essere tu a decidere su quale terreno portare l’incontro”.
Little Nog prima del match aveva più volte affermato che per Bader sarebbe stato molto meglio tenere il match in piedi evitando così il suo Brazilian Jiu Jitsu. Evidentemente queste dichiarazioni si sono rivelate solo pre-tattica dato che quello che ha poi provato a tenere costantemente il match in piedi è stato lo stesso brasiliano.
Ryan Bader si porta quindi a 5-0 all’interno dell’ottagono, candidandosi come uno dei migliori fighter della sua categoria. A questo punto uno scontro con Jon Jones potrebbe rivelarsi davvero utile a testare le reali potenzialità di entrambi gli atleti per il definitivo salto di qualità.
LYTLE VINCE SU SERRA VENDICANDO LA PRECEDENTE SCONFITTA
In quello che potrebbe essere considerato un match di Boxe nella gabbia, Chris Lytle batte Matt Serra per Decisione Unanime (30-27 30-27 30-27) vendicando la sconfitta subita nella serata finale del The Ultimate Fighter 4.
Come detto, le due cinture nere di Brazilian Jiu Jitsu, hanno scambiato quasi interamente di sole braccia e, in più di una occasione, Serra si è ritrovato in situazioni sfavorevoli dalle quali però è sempre riuscito a sopravvivere grazie alla sua proverbiale mandibola.
Un Serra visibilmente lacerato all’arcata sopraccigliare sinistra, prende comunque la sconfitta con un certo stile affermando “Sapevo che batterlo avrebbe voluto dire qualcosa, ma non è stata la mia serata. Chris è uno tosto e merita tutto il successo”.
SEAN SHERK PORTA A CASA UNA DECISIONE MOLTO DISCUTIBILE
Dopo più di un anno di assenza dalle competizioni, l’ex campione dei pesi leggeri Sean Sherk torna a combattere vincendo per Decisione Split (29-28 28-29 29-28) su uno dei migliori prospetti della categoria: Evan Dunham.
Dopo un primo round a favore di Sherk (seppur quasi chiuso in due ghigliottine) con bei takedown e un buon Ground & Pound, Dunham si comporta decisamente meglio nella seconda e terza ripresa, facendo anche vacillare Sherk con un High Kick e colpendolo con ripetute combinazioni.
Sherk ne esce comunque vincitore, ma è lui stesso ad affermare “Ad essere sinceri sarebbe potuta andare in entrambi i modi”.
Dunham conosce quindi la sua prima sconfitta professionistica in 12 incontri, conscio però del fatto che, a detta di molti, la vittoria sarebbe dovuta essere stata assegnata a lui.
GUILLARD PORTA A CASA UNA DECISIONE SPLIT
La “cura Greg Jackson” continua a portare i suoi frutti a livello di risultati, ma Melvin appare ormai un altro fighter: vincente, ma evasivo, calcolatore e meno atto a prendersi rischi.
Ciò che ne esce è un match vinto appunto da Guillard per Decisione Split (29-28 30-27 28-29). Un incontro tattico con l’atleta del team Jackson abile ad entrare ed uscire dalla distanza mettendo a segno punti con buone combinazioni di colpi.
Guillard si porta quindi a 8-4 all’interno dell’ottagono, ma lasciando un po l’amaro in bocca ripensando al fighter, meno vincente ma assolutamente spettacolare, che era un tempo.
Nei MATCH PRELIMINARI
Sean McCorkle batte Mark Hunt per Sottomissione (Leva al braccio) R1 1:03
T.J. Grant batte Julio Paulino per Decisione (Unanime) R3 5:00
Waylon Lowe batte Steve Lopez per Decisione (Split) R3 5:00
Thiago Tavares batte Pat Audinwood per Sottomissione (Ghigliottina) R1 3:47
Matt Mitrione batte Joey Beltran per Decisione (Unanime) R3 5:00
C.B. Dollaway batte Joe Doerksen per Sottomissione (Ghigliottina) R1 2:13
I BONUS DELLA SERATA vanno a
Sean Sherk e Evan Dunham & Matt Mitrione e Joey Beltran per il Fight of the Night
C.B. Dollaway per la Submission of the Night
* Il bonus per il KO of the Night non è stato assegnato
Appuntamento quindi con la card inglese dell’UFC 120 “Bisping vs. Akiyama” che si svolgerà a Londra presso l’O2 Arena il 16 ottobre!