Una nuova era sembra aprirsi nella categoria dei pesi leggeri UFC, o quantomeno pare terminare l’epoca del dominio targato Bj Penn.
Ieri sera l’UFC ha esordito nello stato del Massachusets, 15,575 gli spettatori presenti al TD Garden di Boston, e la prima volta in questa nuova location ha subito fatto registrare una svolta importante che con ogni probabilità segnerà il futuro della categoria lightweights UFC: grazie alla vittoria di ieri notte Frankie Edgar ha indiscutibilmente mostrato la propria superiorità nei confronti di Bj Penn, cementando così il proprio status di campione degno di rispetto.
In molti, compreso chi vi scrive, pensavano che quanto accaduto all’UFC 112 di Abu Dhabi fosse stato solo un caso: la decisione dei giudici era stata piuttosto controversa e “probabilmente” nel match di aprile avevamo visto la sfida tra un Frankie Edgar in forma strepitosa e un Bj Penn sottotono.
Il match di ieri notte ha invece completamente smontato questa tesi.
Se l’Edgar visto all’UFC 112 poteva definirsi quasi perfetto, la perfezione è stata raggiunta nella sfida di Boston.
Edgar ha continuato il percorso intrapreso qualche mese fa contro l’hawaiano, ma questa volta è riuscito anche ad evitare efficacemente il counterstriking di Penn, colpendo in maniera pesante l’ex campione con un offensiva ben mixata di calci e pugni condita da numerosi takedowns effettuati sin dal primo round, cosa questa mai accaduta a “The Prodigy” nella categoria dei pesi leggeri.
Se a questo aggiungiamo un’ ottima submission defense, Penn non è infatti mai stato pericoloso schiena a terra e nemmeno nelle 2 occasioni nelle quali si è ritrovato sopra l’avversario, e un cardio pazzesco, oserei definirlo il migliore dell’intero roster UFC, è facile capire la dimensione della stupenda prova offerta da Frankie Edgar in quella che era la prima difesa titolata del fighter americano.
“Voglio ringraziare Bj Penn per avermi fatto tirare fuori il meglio delle mie potenzialità. La prima volta il match fu abbastanza equilibrato, quest’oggi volevo far capire di meritare il titolo.”
Se invece Bj Penn era apparso sottotono nel precedente incontro, ieri notte sembrava addirittura spento.
Lento, senza grande inventiva, prevedibile, incapace di imporre il proprio dominio a terra o in piedi. Più che un prodigio, Penn ieri notte è sembrato il più comune tra i mortali.
E’ difficile capire se quanto visto all’UFC 118 sia colpa di Penn, che dopo anni passati nei circuiti maggiori potrebbe aver iniziato quel declino già visto in passato in altri atleti, oppure merito di Edgar, che oltre ad essere un ottimo fighter potrebbe essere ormai considerato la criptonite del veterano hawaiano.
Solo i prossimi match ci daranno delle effettive risposte sul valore di entrambi, ma se il futuro del campione appare certo, lo stesso non si può dire di quello di Bj Penn.
Edgar difenderà infatti il proprio titolo cercando di vendicare l’unica sconfitta subita in carriera affrontando l’ostica sfida presentata da Gray Maynard, mentre per Bj Penn il futuro appare un’incognita, come confermato dallo stesso atleta a fine incontro: “Frankie ha combattuto un grande incontro. E’ un avversario durissimo e in due sfide mi ha battuto ai punti 2 volte, cosa posso dire? Non ho nulla di male da dire contro di lui. Adesso devo tornare a casa e capire cosa fare nel mio futuro.”
Randy Couture vs James Toney
Come da previsioni Randy Couture ha battuto James Toney per Sottomissione (triangolo di braccia) nel primo round.
La sfida Boxe vs MMA e tutto il parlare che si è fatto di questo match aveva senso prima dell’incontro solo ed esclusivamente grazie al carattere “singolare” di Toney e per cercare di vendere il più possibile una sfida tra pesi massimi che, in tutta onestà, poteva solamente terminare in questo modo.
Couture ha saggiamente evitato ogni tipo di rischio cercando da subito un bassissimo single leg per atterrare Toney. Una volta a terra l’ex campione della boxe è subito sembrato un pesce fuor d’acqua e Couture, dopo averlo ammorbidito con un pò di ground and pound, ha iniziato a cercare di chiudere il match con una sottomissione che è finalmente arrivata dopo poco più di 3 minuti dall’inizio della prima ripresa.
Onore a Toney per aver dimostrato coraggio entrando nella gabbia della promotion n°1 di MMA al mondo, ma sportivamente parlando questo match sembrava provenire dai primi anni ’90.
Come sempre Couture si conferma un vero e proprio ambasciatore dello sport seppellendo l’ascia di guerra nelle dichiarazioni post match:”Realisticamente parlando, 9 mesi di allenamento sono troppo pochi per imparare tutte le variabili che si possono incontrare in un incontro di MMA. Sono un grande fan del pugilato e James ha tutto il mio rispetto per essere stato il primo grande pugile a cimentarsi nel nostro sport. Tutti noi amiamo la boxe e speriamo che dopo questa sera altri pugili inizieranno ad amare le MMA come ha fatto Toney.”
Demian Maia vs Mario Miranda
In un match non particolarmente esaltante, Demian Maia ha battuto Mario Miranda per Decisione Unanime (30-27,30-27,30-27).
La sfida di ieri sulla carta presentava un avversario ostico per Maia: Miranda avrebbe dovuto essere superiore in piedi e avere una buona takedown defense, ma una volta raggiunto il tappeto la superiorità di Maia avrebbe dovuto chiudere il match piuttosto rapidamente.
Tuttavia la superiorità di Miranda in piedi non si è vista, così come non si è vista la difesa dagli atterramenti del campione brasiliano di lotta libera, tuttavia una volta a terra Miranda ha fatto valere la propria cintura nera di brazilian jiu jitsu riuscendo a non venire sottomesso nelle 3 riprese del match.
La prova di Maia, tutt’altro che straordinaria, è stata però nel complesso positiva. Questa volta non è riuscito a vincere il match per finalizzazione ma sono pochi gli atleti che a terra possono tenere testa all’asso brasiliano per 15 minuti, quindi i mgilioramenti mostrati negli atterramenti fanno ben sperare per i prossimi impegni. Per un futuro di alto livello nella categoria dei pesi medi Maia deve però lavorare sul cardio, a fine match il brasiliano è apparso infatti esausto e non è la prima volta che una situazione del genere si verifica.
Gray Maynard vs Kenny Florian
Nel match meno avvincente della main card televisiva, Gray Maynard ha battuto Kenny Florian per Decisione Unanime (30-27,30-27,29-28), guadagnandosi così una sfida per il titolo dei pesi leggeri contro Frankie Edgar.
Dopo un primo round competitivo, Maynard ha deciso di imporre le proprie abilità lottatorie per la restante parte del match in modo da portarsi a casa una decisione ai punti. Maynard ha preferito controllare il match a terra, limitandosi ad un ground and pound conservativo per evitare ogni tipo di rischio. Questo stile non è sicuramente tra i più avvincenti, ma è di sicuro efficace. Maynard infatti, se si esclude la sconfitta subita contro Nate Diaz nel corso della quinta serie dell’Ultimate Fighter, è ancora imbattuto nella propria carriera professionistica.
Dispiaciutissimo Kenny Florian che, oltre a vedere allontanarsi la possibilità di un match per il titolo, sembra non riuscire ad avere la meglio contro forti lottatori. Florian è forse un atleta più completo e migliore di Maynard, ma l’avversario di ieri notte era stilisticamente un incubo per Ken Flo che probabilmente durante la performance dell’UFC 118 avrà ripensato alla precedente sfida persa contro Sean Sherk.
Di tutt’altro umore Maynard che finalmente combatterà per la cintura dei pesi leggeri:”Sono felicissimo di essere finalmente arrivato ad un passo dalla cintura. Potete amarmi o odiare me e il mio stile, ma io nella gabbia do sempre il 100%“.
Nate Diaz vs Marcus Davis
In un match spettacolare Nate Diaz ha avuto la meglio su Marcus Davis per Sottomissione (ghigliottina) nel corso del terzo round.
Davis ha iniziato bene il match, mandando Knock Down il proprio avversario grazie ad una precisa combinazione pugilistica, ma dopo questo primo assalto il più giovane dei fratelli Diaz ha iniziato ad imporre il proprio gioco fatto di ripetuti jab, diretti e ganci che, anche grazie al maggiore allungo, hanno incessantemente arrestato l’avanzata di Davis.
Già durante la prima ripresa un sinistro di Diaz ha aperto un profondo taglio sotto l’arcata sopraccigliare destra dell’avversario, da li in avanti i costanti colpi messi a segno dal vincitore della quinta serie dello show The Ultimate Fighter hanno letteralmente martoriato il viso di Davis che a fine match ricordava quello di Ken Shamrock al termine della prima sfida contro Tito Ortiz.
L’incontro è arrivata all’epilogo quando, durante il terzo round, Diaz è finalmente riuscito a portare a terra il proprio avversario per poi finirlo con una splendida ghigliottina figlia delle proprie abilità nel bjj.
Con la seconda vittoria consecutiva nei pesi welter Diaz si pone come la mina vagante della categoria: il suo stile poco ortodosso può rivelarsi difficilmente decifrabile per gran parte degli avversari.
INCONTRI PRELIMINARI:
Joe Lauzon batte Gabe Ruediger per Sottomissione (armbar) – R1, 2:01
Nik Lentz batte Andre Winner per Decisione Unanime (30-27,29-28,30-27)
Dan Miller batte John Salter per Sottomissione (anaconda choke) – R2, 1:53.
Greg Soto batte Nick Osipczak per Decisione Unanime (29-28,29-28,29-28)
Mike Pierce batte Amilcar Alves per Sottomissione (cross-body armbar) – R3, 3:11
Joe Lauzon si aggiudica il bonus da 60.000 $ per la miglior “Submission of the night“, Nate Diaz e Marcus Davis quello per il miglior “Fight of the night“, mentre non è stato emesso un bonus per il miglior “KO of the night” dato che la serata non ha visto incontri concludersi per KO.