Ottimo evento quello di ieri notte, l’UFC 116 di Las Vegas non delude gli appassionati, giunti numerosi alla MGM Arena, offrendo emozioni e spettacolo con una delle migliori serate di Mixed Martial Arts dall’inizio dell’anno.
In un incontro che ha offerto diversi spunti per eventuali riflessioni, Brock Lesnar si è confermato campione dei pesi massimi UFC battendo Shane Carwin per sottomissione (triangolo di braccia) dopo meno di 3 minuti dall’inizio del secondo round.
Lesnar ha però avuto il suo bel da fare per ottenere questa vittoria: Shane Carwin ha infatti inizialmente messo a durissima prova il campione del Minnesota.
Carwin ha da subito fatto valere la propria superiorità nello striking colpendo Lesnar con un destro, successivamente ha egregiamente difeso il primo tentativo di takedown del suo avversario per poi colpirlo con una raffica di pugni che ha letteralmente fatto fuggire e rannicchiare al suolo l’ex WWE. Una volta schiena a terra, Lesnar è stato solo in grado di coprirsi e difendersi alla meno peggio, mentre Carwin continuava a tempestarlo di pugni. Tuttavia la tecnica difensiva non ortodossa di Lesnar si è rivelata quantomeno efficace, permettendo al campione di sopravvivere fino al termine di una prima ripresa nettamente a favore di Carwin.
L’ingegnere Shane Carwin si ritrovava così per la prima volta in carriera ad affrontare un secondo round e, purtroppo per lui, i dubbi della vigilia sulla sua tenuta atletica si sono dimostrati fondati.
Carwin è apparso molto meno aggressivo e dinamico rispetto ai primi 5 minuti e Lesnar ne ha subito approfittato portando il match a terra. Dalla sua mezza guardia Carwin si è dimostrato di una passività disarmante, mentre Lesnar da parte sua ha continuato a migliorare la posizione, passando in monta e prendendo posizione per un triangolo di braccia poi chiuso in side control. Un esausto Shane Carwin è stato in grado di resistere allo strangolamento spingendo il proprio braccio verso la nuca di Lesnar solo per pochi attimi, dopo i quali è stato costretto ad arrendersi offrendo vittoria e cintura di campione a Brock Lesnar.
Chissà se gli avvenimenti recenti, soprattutto la malattia, abbiano in parte cambiato il carattere di Lesnar rendendolo più modesto o se “il nuovo Brock Lesnar” sia semplicemente il frutto di una scelta presa per cercare un cambio nell’immagine del campione, in ogni caso un affabile Lesnar ha così parlato dopo il match: “Questa serata non mi appartiene. Voglio ringraziare la mia famiglia, i miei dottori, i miei partner d’allenamento e il mio staff. Sono stato davvero benedetto da Dio, sono un umile campione ma sono ancora il più tosto figlio di buona donna al mondo. Ho dovuto resistere alla tempesta di colpi da parte di Shane, lui ha davvero le mani molto pesanti, ma sapevo che si stava stancando. I suoi colpi perdevano sempre più intensità col passare del tempo e mi son detto: ‘lo lascerò sfogare’. Per fortuna la strategia ha funzionato.“.
Quello che l’UFC ha più volte venduto come “The Biggest Heavyweight Fight Ever”, in realtà non era altro che un interessante incontro tra due ottimi atleti che avevano ancora molto da provare, e questo match ci ha dato modo di poter giudicare pregi e difetti di entrambi.
Carwin ha fatto ancora una volta vedere di avere dei pugni pesantissimi: Lesnar in piedi non è stato raggiunto da colpi davvero puliti ad eccezione di un montante sinistro, ma questi sono stati sufficienti a farlo fuggire e chiudersi a chioccia per difendersi. Inoltre l’ingegnere ha mostrato, nel corso del primo round, di avere una ottima takedown defense.
Tuttavia l’incontro ha anche fatto vedere quali siano i limiti di Carwin schiena a terra e, soprattutto, quanto sia limitato il cardio dell’ex campione ad interim. La foga di chiudere il match può avere giocato un brutto scherzo a Carwin, ma è davvero inconcepibile che un campione, o un contendente al titolo, dei pesi massimi UFC abbia una “autonomia” di meno di 5 minuti.
Anche Brock Lesnar ha mostrato i propri difetti: lo striking del campione è davvero rudimentale, la sua resistenza al dolore sembra essere tutt’altro che eccezionale (Lesnar non è andato a terra a causa di un Knock Down, è andato a terra perchè stava accusando il dolore provocato dai colpi di Carwin) e schiena a terra la sua difesa è apparsa quantomeno rivedibile.
Ma il campione ci ha anche fatto vedere diversi pregi in questo match: Lesnar è molto forte anche dal punto di vista mentale oltre che da quello fisico, è infatti riuscito a riprendersi da un primo round difficilissimo vincendo nel secondo dimostrando di avere un gran cuore. Il suo grappling è in continua crescita, il passaggio dalla monta allo sottomissione in side control è stato fatto con una fluidità invidiabile per un atleta dotato di una massa simile. Inoltre, sebbene il suo mento non sia ancora stato testato da un colpo pulito, ha mostrato di potere incassare per una ripresa intera mantenendo un certo controllo e, obiettivamente, pochi pesi massimi possono pensare di fare più danni di quelli provocati da Carwin nel primo round di ieri notte.
L’UFC per ragioni di marketing spesso esagera “pompando” i propri fighters ed eventi, ed in effetti il match principale di ieri sera era tutto fuorchè “Il miglior incontro tra pesi massimi della storia dello sport”.
Lesnar prima di venire considerato “uno dei grandi” della storia delle MMA deve a mio avviso ancora mostrarci le sue qualità battendo almeno altri 2 top fighters, il prossimo sarà Cain Velasquez e poi eventualmente potrebbe essere il turno di Junior Dos Santos.
Ciononostante l’ex WWE si conferma un fighter vero, un degno campione dell’UFC che nonostante la scarsa esperienza sta facendo benissimo in una disciplina dura come le Mixed Martial Arts in quella che è attualmente la miglior federazione al mondo.
Yoshihiro Akiyama vs Chris Leben
Con quella che con ogni probabilità è la vittoria più importante della propria carriera, Chris Leben ha battuto il giappocoreano Yoshihiro Akiyama per sottomissione (triangolo) nel corso del terzo round.
I due contendenti hanno offerto un match spettacolare che ha visto Akiyama avere la meglio nei primi due round, mettendo a segno i colpi migliori in piedi e portando a terra l’americano grazie all’ottimo judo in suo possesso. Il cardio di Akiyama ha però subìto un brusco calo nella terza ripresa, dopo aver portato il match a terra il giapponese è sembrato soddisfatto di rimanere nella guardia di Leben il quale, dopo aver “ammorbidito” l’avversario con diversi colpi portati schiena a terra, ha cercato un triangolo. Se nei primi 10 minuti Akiyama era riuscito a fuggire da alcuni tentativi di sottomissione dell’avversario, nel terzo round non è stato possibile e così Sexyama è stato costretto ad arrendersi al triagolo di Leben quando mancavano meno di 20 secondi al termine del match. Soddisfazione per l’americano, al secondo incontro in poco più di due settimane, che dopo la sfida ha così commentato:”Non importa se devo farlo in piedi o a terra, quando combatto faccio sempre il mio lavoro. Wanderlei Silva avrebbe dovuto combattere al mio posto…bene, voglio affrontarlo nel mio prossimo match!”
Chris Lytle vs Matt Brown
In un altro spettacolare “comeback” Chris Lytle ha sottomesso Matt Brown con una leva al braccio nel corso del secondo round.
Brown ha iniziato meglio il match, avendo la meglio negli scambi in piedi grazie al maggiore allungo e riuscendo quasi a sottomettere Lytle grazie ad una tiratissima d’arce choke. Nella seconda ripresa le cose sono cambiate quando Lytle è riuscito a portate a terra l’avversario sfruttando una ghigliottina. Una volta sul tappeto Lytle ha conquistato la monta, da li è passato in side control per poi chiudere l’incontro con una insolita sottomissione per gli standard MMA: in una sorta di crucifix position modificata, Lytle ha intrappolato Brown in un triangolo con le gambe, mentre con le proprie braccia ha messo in leva il braccio destro di Brown che non ha potuto fare altro che arrendersi.
“La d’arce choke di Brown nel primo round era davvero tirata, non potevo sfuggire. Così ho solo aspettato cercando di mantenere il mio equilibrio sperando che lui si stancasse e per fortuna questo è quello che è accaduto. Prima avete visto la mia ‘doppia sottomissione’, direi che grazie a quel gesto mi merito il bonus per la miglior ‘Submission of the Night’“.
Stephan Bonnar vs Krzysztof Soszynski
In un rematch dello scontro tenutosi all’UFC 110 di febbraio, Stephan Bonnar ha avuto la meglio su Krzysztof Soszynski per TKO nel corso del secondo round.
I due, come già fatto vedere in Australia, non si sono risparmiati sin dall’inizio dando luogo ad un match dalla grande carica agonistica. Nella prima ripresa è stato Soszynski ad avere la meglio, Bonnar nella pausa tra le 2 riprese aveva infatti già dei profondi tagli sotto entrambi gli occhi.
Tuttavia il finalista della prima edizione dello show “The Ultimate Fighter” non si è arreso. Nel secondo round è infatti riuscito a chiudere il match grazie ad una potentissima ginocchiata che ha mandato Knock Down il suo avversario e lo ha lasciato in balia del ground and pound di Bonnar fino all’intervento dell’arbitro. “Sapevo di avergli fatto male e allora ho solo continuato a tirare pugni. Mi sono detto’Non mi porterai via questo match, nessuno mi porterà via la vittoria questa volta’”
George Sotiropoulos vs Kurt Pellegrino
Con l’ennesima convincente prestazione, l’australiano di origine greca George Sotiropoulos ha battuto Kurt Pellegrino per Decisione Unanime (30-27, 30-27, 29.28).
Sotiropoulos ha avuto la meglio su Pellegrino sia negli scambi in piedi che in quelli a terra, “rischiando” di chiudere il match nel primo round grazie ad un ottimo gancio destro messo a segno e controllando costantemente l’azione per la restante parte del match, ad eccezione degli ultimi secondi del terzo ed ultimo round quando è stato raggiunto da una ginocchiata di Pellegrino che lo ha momentaneamente mandato Knock Down.
“Nel primo round pensavo di riuscire a chiudere il match, ho capito subito che era intontito, ma è stato in grado di difendersi bene. Nel terzo round mi ha colpito duro, ma fortunatamente non ho perso conoscienza e sono riuscito subito a recuperare la posizione.”
Grazie alla sesta vittoria in 6 apparizioni all’interno dell’UFC, Sotiropoulos fa un altro passo verso una chance per il titolo dei pesi leggeri.
INCONTRI PRELIMINARI
Jon Madsen batte Karlos Vemola per Decisione Unanime R3 5:00
Daniel Roberts batte Forrest Petz per Decisione Split R3 5:00
Gerald Harris batte Dave Branch per KO (Slam) R3 2:35
Kendall Grove batte Goran Reljic per Decisione Split R3 5:00
Ricardo Romero batte Seth Petruzelli per Sottomissione (Armbar) R2 3:05
Brendan Schaub batte Chris Tuchscherer per TKO (Pugni) R1 1:07
Chris Leben vs Yoshihiro Akiyama e Stephan Bonnar vs Krzysztof Soszynski hanno vinto il bonus da 75.000$ in palio per il miglior “Fight of the Night“, Gerald Harris ha vinto il bonus per il migliore “KO of the Night“, mentre Brock Lesnar si è aggiudicato il premio per la migliore “Submission of the Night“.