Sconfitta = Insuccesso in una competizione o prova sportiva.
Per la prima volta in carriera, Fedor Emelianenko ha provato sulla propria pelle il significato di questa parola.
Ieri notte a San Josè, California, Fabricio Werdum ha letteralmente scioccato il mondo delle Mixed Martial Arts ponendo fine in meno di 70 secondi ad un’ imbattibilità che durava da più di 10 anni.
I 12,698 spettatori presenti all’evento “Strikeforce and M-1 Global: Fedor vs. Werdum” hanno infatti potuto assistere ad un momento storico per le competizioni sportive di MMA: il campione dei campioni, il peso massimo più forte della storia di questo sport, uno degli atleti, se non l’atleta, più importanti, influenti e rappresentativi delle arti marziali miste si è arreso ad una perfetta sottomissione di Fabricio Werdum.
Il match è iniziato con una breve fase di studio in piedi, dopo un low kick interno cercato da Werdum i due atleti hanno poi scambiato di boxe a viso aperto. Il brasiliano ha avuto la peggio, perdendo l’equilibrio e cadendo schiena a terra. In quel momento Fedor ha forse pensato di trovarsi ad un passo dalla vittoria e ha quindi cercato di chiudere il match con il suo rinomato ground and pound.
Purtroppo per il russo, Werdum non è apparso per nulla intontito dai colpi subiti ed ha quindi cercato immediatamente un armbar. Fedor è stato in grado di uscire dalla sottomissione, ma invece di prendera la saggia decisione di rialzarsi in piedi, ha continuato a rimanere a terra cercando di punire il suo avversario con i propri colpi.
In quel momento le altissime credenziali nel Brazilian Jiu Jitsu di Fabricio Werdum (il miglior grappler nella categoria dei pesi massimi, vincitore per ben due volte del torneo ADCC) sono venute a galla facendo invece affogare Emelianenko: Werdum è riuscito a portare Fedor nella propria guardia e in una frazione di secondo ha chiuso un ottimo triangolo dal quale il suo avversario non è più riuscito a fuggire.
Emblematico e ancora più suggestivo nella cornice romantica che ha dipinto questa storica pagina delle MMA, il modo in cui Fedor ha deciso di arrendersi: dopo aver provato in ogni modo ad uscire dalla sottomissione, quando si è reso conto di non poterlo fare ha abbandonato il match battendo una, ed una sola, volta sulla gamba del proprio avversario.
Werdum merita tutto il rispetto e gli onori della cronaca per essere riuscito a portare a termine quella che in molti ritenevano una missione impossibile: battere il fenomenale russo. Con questa vittoria, ovviamente la più importante della sua carriera, il brasiliano si conferma un ottimo peso massimo (un atleta dal grande valore da molti ingiustamente sottovalutato), la vera “bestia nera” della famiglia Emelianenko, ma anche un grande uomo dal punto di vista umano. Nell’intervista successiva all’incontro Werdum ha più volte ricordato il rispetto che nutre verso Fedor e come il russo sia il migliore fighter di tutti i tempi, aprendo anche la strada ad un possibile rematch per il futuro. Prima di tutto ciò Werdum ha però chiesto un incontro contro il campione Overeem: “Alistair non vedo l’ora di affrontarti, la cintura sarà mia” .
Fedor con questa sconfitta perde quell’alone di mistica imbattibilità che si era portato dietro fino a ieri, ma rimane ugualmente un grandissimo campione e forse ancora il miglior peso massimo in circolazione. Dico forse perchè il reale valore del Fedor del giorno d’oggi lo potremo conoscere solo con il prossimo match del russo, 70 secondi sono pochi per trarre conclusioni. Secondo il mio punto di vista Fedor non era né sottotono né eccessivamente fuori forma in questa uscita, la sconfitta è solo la conseguenza di una scelta sbagliata durante l’incontro.
Se al PRIDE nel primo match contro Nogueira Fedor era stato più che cauto, cercando in ogni modo di non trovarsi in situazioni pericolose, lo stesso non ha fatto nell’incontro di ieri notte.
Non sappiamo se Fedor si sia lanciato in quello “sconsiderato” ground and pound per eccessiva fiducia nei propri mezzi o per un errore tattico dettato dalla foga del momento: l’unica cosa certa è che questa volta, anche lui, ha commesso un errore.
“Ho commesso un errore, ci sono stati diversi momenti durante i quali avrei potuto rialzarmi da terra, ma mi sono concentrato troppo sui colpi e gli ho così dato modo di chiudere il triangolo. Tutti perdono, sono un essere umano come tutti gli altri e se Dio vorrà vincerò il prossimo incontro. Chi non è mai caduto non potrà mai rialzarsi“.
Non era assolutamente necessario, ma con queste parole il russo si è ancora di più guadagnato il mio rispetto: siamo di fronte ad un campione eccezionale dentro e fuori dal ring, un vero esempio per tutti.
Per quanto possa suonare paradossale, il fatto che ieri notte Fedor sia “diventato un umano” lo rende ancora più grande ai miei occhi. Dopotutto è anche questo il bello dei Campioni con la C maiuscola: il loro essere atleti di altissimo livello rimanendo comunque umani e quindi battibili.
Cung Le vs Scott Smith
Cung Le e Scott Smith si ritrovavano di fronte 6 mesi dopo il match tenutosi durante l’evento “Strikeforce: Evolution”. In quell’occasione Smith subì l’offensiva di Le per le prime 2 riprese ma riuscì a chiudere il match nel terzo round grazie ad uno dei migliori “comebacks” del 2009.
Il rematch è iniziato in maniera differente: Le è sembrato più cauto e Smith ha cercato di pressare l’azione sin dall’inizio. Per i primi minuti la scelta di Smith è sembrata ottimale ma verso la fine della prima ripresa Le ha ripreso il controllo della situazione. Il secondo round è stato tutto a vantaggio di Le e questa volta Smith non è riuscito ad incassare confidando in un ritorno nel terzo round. L’americano è stato infatti costretto ad arrendersi dopo aver subito un ottimo calcio girato di Le che lo ha mandato Knock Down e ha quindi spinto l’arbitro ad interrompere il match prima del termine della seconda ripresa. Le non è neppure lontanamente un fuoriclasse o uno dei migliori pesi medi al mondo, ma con questa vittoria conferma di avere alcune qualità e vendica la sconfitta subita nel match precedente.
Cristiane “Cyborg” Santos vs Jan Finney
Dominio totale ed assoluto della Cyborg.
L’atleta brasiliana si conferma la più forte al mondo a 145 libbre battendo Jan Finney per Tko durante il secondo round.
Durante la prima ripresa la Cyborg ha subito imposto il proprio striking pesante negli scambi iniziali mandando diverse volte Knock Down la sua avversaria e dimostrando una superiorità quasi imbarazzante. L’unico momento positivo per la Finney durante i primi 5 minuti è arrivato quando, dopo essere stata raggiunta da alcuni colpi in ground and pound dietro la nuca, l’arbitro ha tolto un punto alla sua avversaria.
Da li in avanti la superiorità della Cyborg è continua inesorabilmente fino allo stop giunto dopo circa 3 minuti dall’inizio della ripresa.
La Finney ha mostrato di avere un enorme coraggio e di essere una buona incassatrice, ma per battere questa Santos serve ben altro.
Josh Thomson vs Pat Healy
L’ex campione dei pesi leggeri Strikeforce Josh Thomson ha dovuto faticare più del previsto per avere la meglio sul veterano Pat Healy.
In tre round ricchi d’azione abbiamo visto Healy riuscire quasi nell’impresa di battere ai punti il forte Thomson. Dopo un primo round a favore del quotato avversario, Healy si è aggiudicato il secondo e nel terzo stava facendo bene fino a quando, mentre cercava di assicurarsi la schiena dell’ex campione, Thomson è riuscito a liberarsi ritrovandosi “on top”.
Da li è stato in grado di migliorare la posizione, bloccare l’avversario con un triangolo al corpo e poi chiudere il match quando mancavano poco più di 30 secondi con una rear naked choke.
Complimenti ad Healy per l’ottima prova e “tiratina d’orecchie” a Thomson. L’ex campione è un atleta dal talento strepitoso, sempre aggressivo, ottimo in piedi e a terra e con un buon wrestling. Un atleta con simili mezzi tecnico-atletici non dovrebbe arrivare a rischiare così tanto in match come questo.
Durante la serata Frank Shamrock ha annunciato il definitivo ritiro dalle competizioni di MMA, ringraziando la Strikeforce per i match che lo hanno visto protagonista negli ultimi tempi e aggiungendo:”Ho 37 anni e il tempo per il mio ritiro è arrivato. Le nuove stelle come Gilbert Melendez e Cristiane Cyborg sono il futuro, io sono il passato.”
Nel corso dell’evento è stato anche annunciato che Mohammed “King Mo” Lawal difenderà il titolo dei pesi massimi leggeri Strikeforce, contro un avversario ancora da determinare, il prossimo 21 agosto.