Stipe Miocic non è il classico campione UFC: è pompiere, paramedico, timido, ex promessa del baseball e nel maggio scorso è addirittura riuscito a sconfiggere la maledizione di Cleveland che durava dal 1964, battendo sul tempo anche Lebron James
Figlio di emigranti croati negli stati uniti, Stipe Miocic nasce a Euclid, Ohio, il 19 agosto 1982 e alle scuole superiori, dove i compagni lo chiamano semplicemente Steve, si dimostra dotato negli sport, giocando nelle rappresentative studentesche di baseball, football e wrestling.
Al college, a Cleveland State e Trevecca Nazarene University, riesce particolarmente bene nel wrestling, disciplina di cui sarà tra i migliori prospetti statunitensi e perderà la finale statale, e nel baseball, la sua vera passione all’epoca, dove da terza base suscita l’interesse di alcune franchigie della MLB. La chiamata però non arriverà mai.
Un po’ scoraggiato il giovane comincia a frequentare i corsi da pompiere e paramedico, lasciando da parte i propri sogni sportivi. Quasi per caso però viene trascinato nel mondo delle MMA. Un conoscente che si stava preparando per un match lo chiama per fare dello sparring conoscendo le doti da wrestler di Miocic e li nasce la scintilla, Stipe ha trovato la sua nuova passione. In questo periodo pratica anche un pò di Boxe amatoriale, diventando campione Golden Glove di Cleveland, ma il vero obbiettivo rimangono le MMA.
L’esordio professionistico avviene nel febbraio 2010 nella promozione dell’Ohio NAAFS e gli bastano 17 secondi per stendere il malcapitato Corey Mullis. Saranno 6 le vittorie consecutive senza mai arrivare al terzo round (5 (T)KO e una submission) che gli valgono il titolo di campione dei pesi massimi della promozione regionale.
A questo punto “Stone Cold Stipe” entra nel radar della UFC e nell’ottobre 2011 ecco l’esordio nella lega più importante, a un anno e mezzo dal primo incontro ufficiale. Il croato è teso e non riesce a dare il meglio. Per la prima volta deve affidarsi ai giudici, ma arriva comunque la vittoria.
Stipe Miocic ormai combatte stabilmente in UFC, ma non cambia la propria vita, continua infatti a vivere nel nord est dell’Ohio, a lavorare come pompiere e paramedico e ad allenarsi alla Strong Style MMA a Valley View con coach Marcus Marinelli, non di certo il posto più glamour o il campus più conosciuto nell’universo MMA.
Dopo aver conosciuto il sapore della sconfitta per le mani di Stefan “Skyscraper” Struve, la grande occasione di presenta a UFC 161 accettando la sfida con Roy “Big Country” Nelson. Non ha molto tempo per prepararsi, è nettamente sfavorito, ma ne esce vincitore per decisione unanime e da li il livello degli avversari si alza. Batte Gabriel Gonzaga e Fabio Maldonado, incappa in una sconfitta contro “Cingano”, Junior Dos Santos, ma da lì non perderà più.
Nel maggio 2015 in Australia batte Mark Hunt e nell’incontro successivo distrugge i sogni di Arlovski di arrivare di nuovo alla tanta agognata cintura. Subito dopo la vittoria Miocic corre verso Dana White urlandogli che vuole la title shot, la quale arriverà dopo varie vicissitudini, infortuni vari di Vasquez e Werdum, a Curitiba nel maggio 2016. A livello mainstream, tra i fan occasionali della MMA, il nome di Stipe Miocic non dice molto e UFC 198 pare essere più una vetrina per Fabricio Werdum, che infatti prima del match pare essere molto rilassato e fiducioso. Stipe, come al solito piuttosto timido e di poche parole, non fa molto per auto promuoversi e l’unica story line che la UFC pare cavalcare è quella della maledizione di Cleveland. A Cleveland infatti nessuno riesce a vincere un titolo di campione del mondo dal 1964, non ci sono riusciti gli Indians nella MLB, i Cavaliers nella NBA (pur andandoci molto vicini con “il prescelto” Lebron james) e non i Browns nella NFL. La vittoria di Stipe, l’ero croato dell’Ohio, sfaterebbe, di fatto, la maledizione. E così, un pò a sorpresa, avviene. Dopo meno di 3 minuti riesce a colpire con un corto gancio destro correndo all’indietro un Werdum troppo sicuro di sé e a stendere il più blasonato avversario. L’esultanza è “tardelliana”, con Stipe che si lancia fuori dall’octagon e abbracciato dal proprio corner continua ad urlare “I’m a world champ” in maniera compulsiva, quasi volesse autoconvincersi di ciò che è appena accaduto. Stipe Miocic ha battuto sul tempo Lebron James, che si laureerà campione NBA coi Cavs solo un mesetto dopo.
Una volta tornato in Ohio ecco la chiamata al proprio capo al dipartimento dei pompieri di Oakwood e Valley View, ma non per licenziarsi bensi per chiedere i turni della settimana. Neanche da campione UFC, ora che potrebbe sicuramente farne a meno a livello economico, vuole rinunciare al proprio lavoro part-time e la motivazione è semplice: lo diverte. Ma non solo, Stipe Miocic ha imparato dai genitori un’etica del lavoro ferrea, e questo suo non stare mai fermo lo aiuta d essere un combattente migliore, a fargli tenere i piedi per terra.
Si concede però uno sfizio da star: il 22 giugno viene invitato ad aprire la parata dei Cavs per le strade di Cleveland per festeggiare la vittoria e il tifosissimo Stipe si gode il bagno di folla come un bambino.
Questa sera, alla Quicken Loans Arena di Cleveland, casa dei Cavs, però lo attende una nuova sfida, una nuova maledizione da sfatare se vogliamo.
Il titolo dei campioni dei pesi massimi pare infatti essere stregato: negli ultimi 3 anni nessuno è riuscito a difenderlo e nessuno è mai riuscito a difenderlo più di 2 volte. Per rendere le cose ancora più complicate il croato ha insistito che la prima difesa del titolo avvenisse nell’amata Cleveland, incurante del fatto che nelle ultime 2 title defenses il campione in carica abbia perso proprio in casa, Cain Velasquez a Città del Messico (si, tecnicamente sarebbe californiano ma prende la propria messicanità molto seriamente ed il tatuaggio “brown pride” ne è la prova indelebile) e Werdum a Curitiba.
Riuscirà Stipe Miocic a sconfiggere Alistair “The Reem” Overeem e sfatare anche questa maledizione?
Non sono purtroppo certo della risposta, ma sono certo che se mai vi troverete a Cleveland e la vostra casa sta andando a fuoco, Stipe vi tirerà fuori dai guai.