Fotografie a cura di Andrea Roversi
Venerdì 10 gennaio si è svolto a Firenze lo Slam FC 6, una grande serata di MMA giunta ormai alla sua settima edizione.
Nella splendida cornice di una ObiHall davvero vicina al sold out, si sono svolti otto incontri professionistici che hanno offerto al pubblico presente uno spettacolo piacevole e variegato.
Questo il resoconto dei match svoltisi…
DIEGO BONOMO SOTTOMETTE DAVIDE MARTINEZ
Bel match quello tra Diego Bonomo e Davide Martinez, con il primo a mostrare un vantaggio nelle fasi di lotta a terra e con l’altro apparso più incisivo nelle poche fasi combattute in piedi, mostrando anche una notevole forza fisica nell’uscire dalle numerose occasioni in cui Bonomo aveva guadagnato posizioni dominanti.
L’incontro finisce nella terza ripresa quando Bonomo porta ancora a terra il suo avversario e dopo alcuni tentativi, riesce a piazzare un triangolo al corpo e chiudere una Rear-Naked Choke per mezzo della quale si aggiudica l’incontro al minuto 1:24.
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MAICOL BIANCONI SI IMPONE IN PIEDI SU ANDREA MANIACI
Un match combattuto praticamente tutto in piedi quello tra Andrea Maniàci e Maicol Bianconi, con quest’ultimo che nel corso degli otto minuti e mezzo di gara ha dimostrato di essere uno striker aggressivo e complessivamente migliore del suo avversario. Nel corso dell’incontro Maniàci ha lavorato bene nelle fasi di clinch contro la gabbia, ma è stato Bianconi a mettere a segno i colpi più pesanti, non ultimo il diretto destro con il quale ha fatto cedere vistosamente le gambe del suo avversario inducendo l’arbitro a fermare l’incontro. Uno stop forse un po’ affrettato vista la capacità di Maniàci di riprendersi praticamente subito, ma comprensibile dal punto di vista dell’arbitro per quanto platealmente le gambe dell’atleta avessero ceduto dopo il colpo.
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ENRICO GIANASSI SU PIETRO TRENTACOSTE IN UN MATCH “OLD STYLE”
Un match molto veloce tra due atleti con poca o nessuna esperienza nelle MMA. Trentacoste inizia addirittura correndo verso il proprio avversario, compensando l’assenza di tecnica con una aggressività davvero impressionante. Gianassi sembra però impostato in maniera migliore e riesce a contenere la furia del suo avversario. Nel giro di poco tenta una ghigliottina, una Rear-Naked Choke e poi di nuovo una ghigliottina, prima di chiudere l’incontro per mezzo di una Rear-Naked Choke.
Un match di poco o nullo interesse per gli amanti della tecnica, ma senz’altro divertente per gli amanti dei “Freak Show” che tanto riscuotevano successo ai tempi del Pride Fighting Championship.
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ENRICO ROMANO PER GROUND AND POUND SU MASSIMO SALVATORE
Dopo un primo round sostanzialmente privo di emozioni, nella seconda ripresa il match entra nel vivo. Pochi scambi, i due vanno a terra e, nonostante nella prima ripresa fosse proprio Romano a dare l’impressione di non voler andare al suolo, è lui ad avere la meglio. L’atleta passa infatti nel giro di poco dalla mezza guardia alla monta, dove inizia un’azione di Ground and Pound di almeno un minuto, che costringe l’arbitro ad interrompere l’incontro, dopo essersi reso conto che Salvatore stava subendo senza provare nulla di incisivo per uscire dalla posizione di svantaggio.
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VLADIMIR NIKITIN PER DECISIONE UNANIME SU DANILO IACOVINO
Un incontro in cui il russo Vladimir Nikitin si è dimostrato un grappler superiore del nostro atleta Danilo Iacovino. Il match si è svolto praticamente tutto a terra, con Nikitin a mettere a segno takedown e controllare l’azione con un Ground and Pound poco incisivo ma costante. Una decisione giusta, ma col rammarico di aver visto Iacovino creare le azioni più pericolose dell’incontro allo scadere di ogni round. Alla fine del primo sembrava infatti vicinissimo ad una Rear-Naked Choke, sullo scadere del secondo aveva guadagnato la top position e stava mettendo a segno pesanti colpi in Ground and Pound e negli ultimi secondi del match era riuscito a chiudere un triangolo che lo aveva portato vicinissimo alla vittoria.
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GABRIELE NANOSETTI SU BRUCE YULAW IN APPENA 40 SECONDI
Match velocissimo in cui è Yulaw a riuscire in un takedown, ma Nanosetti a rendersi immediatamente molto attivo da posizione di schiena a terra. Yulaw si stacca da Nanosetti e nel giro di poco prende un upkick, per poi esser chiuso in un triangolo che in pochi istanti lo costringe alla resa.
Ottima prova di Nanosetti che si conferma un atleta molto valido sia nelle fasi di striking che in quelle di grappling.
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CIRO RUOTOLO TIENE LA CINTURA CON UN PAREGGIO
Il match inizia con un round molto equilibrato in cui è Ruotolo ad imporre la sua lotta nella prima metà, ma Shaishmelashvili a ribaltare poi la situazione mettendo a segno numerosi e potenti colpi in Ground and Pound che a nostro modo di vedere gli regalano la vittoria della prima frazione di gara. Nella seconda e terza ripresa è invece di nuovo l’ottima lotta a terra di Ruotolo a farla da padrone, grazie a takedown, posizioni dominanti e un paio di buoni tentativi di Rear-Naked Choke, che gli consentono di guadagnarsi, a nostro modo di vedere, entrambi i round.
Con una prima ripresa equilibrata e non facilmente giudicabile, il dubbio nella decisione finale sembrava essere sul 30-27 o 29-28 in favore di Ruotolo. Ne esce invece un pareggio che lascia qualche perplessità.
A seguito del verdetto di parità è comunque Ciro Ruotolo a mantenere la propria cintura dei pesi piuma, vinta nella precedente edizione di Slam FC ai danni di Gabriele Nanosetti.
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MAURO CERILLI CON UN GRANDE UPSET SU ALFREDO ACHILLI
Era un incontro molto atteso per la grande rivalità tra i due atleti e non ha deluso le aspettative.
Nella prima ripresa Achilli ha dominato apparentemente senza grandi difficoltà Cerilli, portandolo a terra nel giro di poco e lavorando da li alla fine migliorando la posizione (dall’interno della guardia, alla side, per poi arrivare quasi ad una monta completa), mettendo a segno numerosi e pesanti colpi in Ground and Pound, intervallati da alcuni tentativi di Americana.
Dopo un round così dominante sembrava che l’incontro avesse ormai preso la strada di Achilli, ma Cerilli è riuscito a ribaltare totalmente la situazione dimostrando grande cuore. Al primo overhand di Cerilli, il suo avversario parte immediatamente con un nuovo tentativo di takedown, che questa volta viene però difeso con un ottimo sprawl. Con un’azione molto veloce Cerilli riesce a guadagnare la monta e da questa posizione non tarda a far partire colpi davvero pesanti ed incessanti in Ground and Pound che nel giro di poco inducono Achilli alla resa.
Mauro Cerilli difende quindi il proprio titolo dei pesi massimi, dopo quello che successivamente ai nostri microfoni ha dichiarato esser stato il round più duro della sua carriera.
Dopo l’incontro si è purtroppo assistito ad un accenno di rissa nella quale Daniele Leardini, prossimo sfidante al titolo di Mauro Cerilli, ha aggredito il campione in carica. Problema prontamente sedato dall’organizzazione e da Marco Santi stesso, che in questa occasione è intervenuto in maniera professionale per stemperare gli animi un po’ troppo accesi e riportare tutto alla normalità.
Nel complesso un’altra ottima serata di MMA che corona Slam FC tra le organizzazioni più importanti a livello italiano. Un evento che ha saputo offrire incontri di buon livello, uniti ad una scenografia accattivante che rimandava appunto a Malebolge, l’ottavo cerchio dell’inferno dantesco presente nella Divina Commedia.