Si è tenuto a Bologna il primo round del S.I.O. Tournament, nuovo campionato di MMA nel panorama italiano con formula a torneo: i vari lottatori, divisi per categorie di peso, si affronteranno in diverse tappe a punteggio, per decretare i due migliori che avranno quindi accesso alla finale e alla possibilità di vincere il torneo. La card di ogni evento sarà poi completata da altri match fuori torneo di livello professionistico. Tutti gli incontri sono stati sulla distanza dei due round da cinque minuti, con colpi di gomito vietati, per tutelare l’integrità degli atleti che devono disputare diverse tappe a distanza ravvicinata.
L’evento di Bologna ha preso il via con Christian Brinzan opposto ad Arber Murati.
Dopo un primo round in cui i due si alternano in fasi di vantaggio, Brinzan conclude al secondo con uno spettacolare High Kick che lascia l’avversario KO. L’arbitro tarda nel dare lo stop, ma va però segnalata la sportività di Brinzan che non vuole infierire su un avversario già sconfitto.
Essendo il match lo spareggio per il quarto slot della categoria pesi Welter del torneo S.I.O., Brinzan entra ufficialmente in gara.
Il secondo incontro di MMA della card principale della serata vede contrapposti Denis Rilean e Nick Rampoza, in un incontro di pesi medi fuori torneo.
Rilean conduce il primo round con delle ottime portate a terra aggiudicandosi la vittoria della ripresa sui cartellini dei giudici, ma nel secondo round è Rampoza a condurre l’azione e ad aggiudicarsi dunque la frazione con dei potenti Low Kick che limitano l’avversario. Il verdetto è dunque un giusto pareggio.
Il S.I.O. prosegue con la categoria dei pesi leggeri, 70 kg, in cui Marco Marras affronta Mauricio di Tullio.
Dopo alcune fasi concitate i due finiscono a terra con di Tullio in posizione superiore, Marras lavora dunque dalla guardia e si assicura la vittoria per strangolamento a triangolo nel corso del primo round.
Nella categoria dei pesi Welter, 77 kg, è poi la volta di Mikhail Kazacu vs. Leonardo Zecchi.
Dopo una prima fase di duri scambi e alternate fasi di lotta, Zecchi manda Knock Down l’avversario e subito guadagna la monta per chiudere poi in Ground and Pound ed ottenere una meritata vittoria per TKO al primo round.
Il quinto incontro contrappone Gianluca Scottoli ad Andrea Martari nella categoria dei pesi piuma, 66 kg, valevole per il torneo S.I.O..
Il primo round è un accanito testa a testa dove entrambi gli atleti mostrano buone doti di striking e di grappling. Scottoli tenta alcune sottomissioni ma Martari si libera ogni volta, riportando sul vivo l’azione. È nella seconda ripresa che però si conclude il match, con Scottoli che attaccando in Kimura pone il gomito dell’avversario in una bruttissima angolazione: l’arbitro ferma dunque l’incontro e fa intervenire il medico (che conferma la giusta decisione arbitrale) assegnando poi la vittoria a Scottoli per Sottomissione Tecnica via Kimura.
Si entra nel vivo della serata, con un attesissimo match di carattere internazionale, in cui l’americano Kaleb Dysert John, in forza alla Kombat Gym Pordenone, affronta Simone Tassari della Ready to Fight Ferrara: primo match dei pesi medi, 84 kg, del S.I.O..
Tra i due vi è un’impressionante differenza di stazza, tant’è che sembrano quasi appartenere a due categorie di peso differenti, tuttavia Tassari non si lascia intimidire dall’avversario e lo affronta a testa bassa. Pur essendo portato a terra riesce a lavorare per invertire la posizione e passare al contrattacco, l’americano tuttavia incassa e di nuovo riprende posizione dominante pressando l’atleta ferrarese. Dopo i primi cinque minuti di adrenalina pura i due riprendono a combattere, ma questa volta è Tassari che prende l’iniziativa, pressando e creando problemi a Dysert John che ancora una volta porta a terra. A questo punto si assiste a numerosi ribaltamenti, finchè il ferrarese non prende monta e poi monta dorsale e continua incessantemente in Ground and Pound, tentando pure una Rear-Naked Choke ben difesa dall’avversario determinato a non arrendersi. Tassari però, forte della posizione vantaggiosa continua a colpire dalla monta dorsale finchè Dysert John non è più in grado di difendersi intelligentemente, costringendo l’arbitro a porre fine a quello che è stato indubbiamente l’incontro più bello della card.
Infine nel main event della serata Riccardo “Kobra” Cumani dello Shoot Team Modena ha lottato con Pierpaolo Ciammetti, delle Rane Nere l’Aquila.
Il match è stato molto breve ed ha visto Cumani in vantaggio sin da subito, più incisivo nello striking e più abile nel grappling, controllare l’avversario con i colpi ed infine concludere al primo round con una Rear-Naked Choke, ottenendo così la vittoria per sottomissione.
Il pubblico del Palasavena ha goduto di incontri di buon livello all’interno di un’ottima gabbia rialzata che garantiva visibilità da ogni angolo del palazzetto. L’organizzazione in generale è stata buona ed ha saputo garantire un ottimo spettacolo senza perdersi in fronzoli che poco hanno a che fare con lo sport.
Sicuramente eventi di questo tipo danno visibilità e prestigio alle MMA nel nostro Paese.
Unica nota negativa è stata la scarsa affluenza di pubblico. Personalmente ho trovato carente lo speaker: un commento più tecnico e con maggiori risvolti, oltre ad un’introduzione più accurata dei vari lottatori, avrebbe sicuramente reso la serata più accattivante. Credo che se il pubblico risponda poco è perché va innanzitutto “educato” allo sport.