L’incredibile nuova atleta della divisione dei pesi paglia UFC (52 Kg) Paige VanZant crede che il problema del doping per migliorare le prestazioni nelle competizioni di MMA, non si limiti alla divisione maschile della compagnia, ma è certa che ci siano donne della sua divisione di peso che fanno uso di determinate sostanze. Si ritiene quindi entusiasta che la nuova politica antidoping della UFC, gestita dalla ‘United States Anti-Doping Agency’ (USADA), opterà per ripulire le cose.
Paige VanZant (5-1 MMA, 2-0 UFC) è la nuova atelta UFC in forze alla divisione dei pesi paglia (52 Kg) che si sta facendo notare, non solo per il suo gradevole aspetto estetico, ma sopratutto per le sue ottime capacità da fighter all’interno dell’ottagono e per le sue dichiarazioni “senza peli sulla lingua”. L’ultima arriva su un argomento sempre caldo, soprattutto negli ultimi tempi in UFC, riguardante l’uso di sostanze dopanti per favorire le prestazioni tanto in allenamento quanto durante la sera del match.
La VanZat dichiara durante un pranzo tra atleti e media nel centro di Los Angels:
Alcune delle ragazze della mia classe di peso hanno un fisico molto maschile, e non so se è possibile ottenerlo naturalmente. Io però non sono una nutrizionista, quindi non lo so. Ma sono felice che la USADA [l’organizzazione antidoping statunitense per il controllo del doping valido per le olimpiadi, para-olimpiadi e i campionati sportivi Pan-Americani], è stata assunta dall’UFC per l’attuazione della politica dei test anti-doping.
La VanZant non fa nomi o allusioni su chi pensa che siano queste atlete scorrette, ma crede comunque che ci siano:
Penso a queste cose, ma non mi toccano, mi basta sapere chi è la mia prossima avversaria. Qualunque cosa le altre mie avversarie assumano non avrà alcun effetto su di me.
Questo sabato 5 Settembre Paige VanZant, 21 anni ex ballerina e modella nonchè atleta con un contratto di sponsorizzazione diretto con il logo CorssFit della Reebook, sarà impegnata all’UFC 191 contro Alex Chambers (5-2 MMA, 1-1 UFC) e si ritiene orgogliosa del suo essere pulita da sostanze vietate. Dice di non utilizzare neanche la pratica della reidratazione intravenosa (IV- Intravenous rehydration), pratica che la USADA metterà ufficialmente al bando, nell’elenco apposito stilato per la UFC, a partire dal mese di Ottobre 2015:
Se vi affidate alla ‘IV’ è ovvio che avete dei problemi. Alcune modifiche dovranno essere necessarie. Penso però che sarà davvero difficile, perché i pesi paglia femminili UFC non hanno una divisione di peso subito superiore.
Difatti in UFC per la divisione femminile si passa dai 52 Kg dei pesi paglia ai 61 Kg dei pesi gallo, senza passare per i 56 Kg dei pesi mosca, cosi come invece avviene nella divisione maschile.
I recenti casi di positività al doping avvenuti con il “giro di vite” che ha attuato la UFC hanno mostrato un lato diverso di alcuni atleti, lato da sempre sospettato ma impossibile da verificare oggettivamente prima di questi controlli accurati e a sorpresa. Speriamo quindi che questa nuova annata, tanto per la UFC che per le MMA in genere, sia all’insegna di intensi match non falsati da “scorciatoie” chimiche che possono spostare l’ago della bilancia in favore di un determinato atleta che può permettersi tali, ricercate ed economicamente dispendiose, pratiche.