Nel corso dell’UFC 140, con la vittoria per KO ormai in pugno, Antonio Rodrigo “Minotauro” Nogueira scelse di cambiare in una sottomissione il tentativo di finalizzazione di Frank Mir. Una scelta che pagò molto cara: sconfitta per sottomissione (la prima della sua grandiosa carriera) e braccio rotto dalla Kimura tirata dall’americano.
Molti fan si sono domandati per quale motivo Nogueira, a qualche pugno dalla vittoria, avesse deciso di passare a quel tentativo di sottimissione in quel momento poco opportuno.
E’ stato lo stesso “Nog” a spiegare quanto avvenuto:
“L’altro sabato ho combattuto e perso per sottomissione per la prima volta in carriera. E’ stata una brutta sensazione, ma questo fa parte dello sport. Tutto ciò che accade in un combattimento è molto veloce ed il fighter agisce molto più d’istinto e di riflessi piuttosto che in maniera ragionata. So’ di aver commesso un errore nel cercare la sottomissione in un incontro che avrei potuto vincere per KO ma, quando Frank Mir era praticamente battuto, ho sentito l’arbitro avvertirmi di non colpire sul collo ed in quel preciso istante ho deciso di partire con il tentativo di sottomissione. Mir è riuscito a riprendersi e merita di essere elogiato per essere riuscito a sottomettermi. Ho controllato in alcuni video e non lo stavo colpendo sul collo, ma sulla parte laterale della testa, punto permesso dal regolamento.
Ma non sono qui per trovare scusanti. Ho perso, mi riprenderò dall’infortunio al braccio e tornerò a combattere probabilmente per il secondo ‘UFC Rio’ nel 2012. L’aspetto positivo di questo infortunio è che ho ricevuto moltissimi messaggi di supporto e devo ringraziare Dana White per il modo in cui sono stato trattato dalla compagnia. Dana mi ha più volte detto ‘Nog, non ti faremo mancare alcun tipo di aiuto, avrai a disposizione i migliori esperti e tornerai presto e al meglio’. Sono sicuro che combatterò ancora per diversi anni. Combatto perchè mi piace farlo e sento di essere in uno dei migliori momenti della mia carriera.”
Un augurio di pronta guarigione va a questo atleta leggendario, con la speranza di poterlo rivedere presto all’opera ed al meglio della forma.