Questo weekend è stato protagonista della seconda serata dell’Xtreme Combat Italia. MMA Mania.it era ovviamente presente per potervi raccontare quanto avvenuto nella conferenza stampa e peso del primo giorno e nella serata dei combattimenti di ieri sera.
Il luogo fissato per la conferenza è stato il Park Hotel Diana di Nemi. Location davvero suggestiva, con una splendida vista sul lago.
Tutto è stato organizzato nel migliore dei modi e, per l’occasione, era presente anche il Sindaco di Genzano.
La conferenza ha avuto inzio con un discorso introduttivo del presidente XC-1 Sergio Peroni, che ha poi passato la parola ad un entusiasta Enzo Ercolani (Sindaco di Genzano), dichiaratosi onorato di poter ospitare nella sua città un evento di rilievo di Arti Marziali Miste.
Una volta omaggiato gli atleti con un “che vinca il migliore” di rito, ha poi dato la possibilità di parlare a Didier Le Borgne, match maker, che ha presentato la fight card e dato inizio alle procedure di peso.
Questi i risultati della pesatura:
Procaccini (70,8 kg) vs Demic (69,2 kg)
Binda (64,6 kg) vs Racic (66,3 kg)
Tomomi (50,8 kg) vs Tabares (53,6 kg)
Verginelli (83,4 kg) vs Defreville (assente al peso)
Minonzio (92,5 kg) vs Perak (92,5 kg)
Dopo la conferenza a noi di MMA Mania.it è stato permesso di entrare nel palazzetto per vedere la situazione sulla costruzione della gabbia ed i vari allestimenti.
Si arriva dunque al giorno dell’evento.
Al nostro arrivo appare purtroppo evidente la carenza di spettatori presenti. La card e la qualità della serata in genere, è però risultata di tutto rispetto e con un livello tecnico decisamente elevato.
Dopo un match dell’undercard finito per TKO in cui erano all’opera due ragazzi alle prime esperienze nelle MMA, è iniziata la main card con il match tra..
BINDA e RACIC
Parlando con vari addetti del settore, tutti riconoscevano in Racic un grande talento ed effettivamente così si è rivelato, ma Cristian Binda ha combattuto davvero un grandissimo match.
Nel primo round Racic parte forte, atterra il nostro connazionale e riesce anche a prendergli la monta. Binda ne esce alla grande e di li in poi inizia a prendere il sopravvento del suo avversario, lavorando molto bene a terra e chiudendo il round in monta perfetta, con i ganci piazzati e molta stabilità, dal quale Racic difficilmente sarebbe riuscito ad uscire senza il provvidenziale aiuto della sirena decretante la fine del round.
Nella seconda ripresa dopo alcuni brevi scambi in piedi in favore del nostro atleta, Racic decide di portare l’incontro a terra, ma durante il tantativo di double leg Cristian gli prende il collo e tenta una ghigliottina che però non va. Da questo momento inizia una fase in favore dell’atleta straniero che riesce anche a prendere il back del suo avversario in posizione carponi e a chiudere una rear naked choke. E’ qui che Binda tira fuori il massimo di se: riesce a resistere ad una sottomissione praticamente chiusa, mantenendo la calma e lavorando ottimamente con le gambe per togliere i ganci. Riesce a toglierne uno e a ribaltare l’avversario sulla sua schiena partendo, dopo una breve fase di ground and pound, con un tentativo di kimura che però non va. Prende poi la monta di Racic e nel momento in cui questo riesce a girarsi va a chiudere una perfetta rear naked choke grazie alla quale finisce il match.
Un Cristian Binda davvero ad ottimi livelli festeggiato anche da Ivan Serati suo compagno di team e cornerman per l’occasione.
PROCACCINI vs DEMIC
Dopo un primo round interamente combattuto in piedi e molto equilibrato, con Procaccini migliore con le gambe, ma con un Demic più preciso nei colpi al volto, nella seconda ripresa le cose cambiano. Dopo una breve fase di colpi in piedi i due legano contro la rete e Procaccini tenta di proiettare il suo avversario, ma senza riuscirci e ritrovandosi schiena a terra. Lavorando in guardia riesce a limitare di molto le iniziative avversarie comportandosi bene, ma una volta guadagnata la side position da parte di Demic le cose, purtroppo per il nostro connazionale, prendono una brutta piega e da quel momento in poi lo sloveno prende un sopravvento netto. Dalla side position dunque nel giro di poco riesce a passare alla monta con una certa facilità e, dopo un prolungato ground and pound, l’arbitro si è visto costretto a bloccare il match assegnando dunque la vittoria per TKO all’atleta straniero.
Un vero peccato per Procaccini che in piedi stava andando bene, ma purtroppo ha dimostrato di avere delle lacune piuttosto importanti a terra sulle quali deve continuare a lavorare.
Essendo comunque al secondo incontro professionistico nelle MMA, il nostro atleta avrà sicuramente tutto il tempo per migliorarsi al suolo, completando così il suo bagaglio tecnico che, nello striking, è di assoluto rispetto.
TOMOMI vs TABARES
Dopo pochi scambi in piedi, la testosteronica brasiliana schiaccia contro la rete la sua avversaria, parte con un single leg e atterra l’atleta orientale guadagnando la side position. Da qui piazza un arm triangle, passando poi all’altro lato per chiudere la sottomissione. La Tomomi però riesce a resistere per circa tre minuti in quella posizione e poi ad uscirne eroicamente riportandosi in piedi e ricevendo un’ovazione dal pubblico. Il round finisce poco dopo a seguito di alcuni scambi in piedi.
La seconda ripresa è un continuo tentativo della brasiliana di portare la sua avversaria al suolo, cosa che per sua sfortuna riesce solo a pochi secondi dalla fine del round.
Appare comunque evidente quali siano i punti di forza dell’una e dell’altra, con la brasiliana molto più a suo agio al suolo e l’asiatica decisamente più pericolosa nei colpi.
Il terzo round ne è infatti la conferma: la brasiliana questa volta è costretta, per meriti dell’avversaria, a dover combattere di più in piedi e puntualmente viene punita in maniera pesante con una combinazione di pugni che la stordiscono e una gomitata e ginocchiata al volto che la costringono a dare le spalle all’asiatica, scappando verso la rete palesemente stordita nel disperato tentativo di recuperare. Viene però poi raggiunta da un high kick che costringe l’arbitro a decretare la fine dell’incontro per preservare un atleta ormai KO in piedi.
Vittoria dunque per la Tomomi che si abbandona anche alle lacrime durante i festeggiamenti.
Giunge quindi il momento dell’idolo locale Michele Verginelli.
VERGINELLI vs DAFREVILLE
Un primo round in cui abbiamo assistito ad una prima metà in piedi abbastanza equilibrata, ma con il nostro Michele a mettere a segno i colpi più incisivi. A seguito di una proiezione propria del Judo (la disciplina di provenienza del francese) effettuata da Dafreville, la seconda metà del round si svolge tutta a terra, con poche azioni degne di nota, ma con un Verginelli a suo agio che, seppur in posizione svantaggiosa, gestisce con grande tranquillità e senza correre rischi.
Un secondo round tutto per Michele più efficace in piedi e dominante a terra, con una fase di monta e ground and pound lunga e pesante.
Nel terzo il francese sfrutta un paio di spinning kick tentati da Iron Mike per portarlo a terra, ma per il resto Michele ha continuato a piazzare i colpi migliori in piedi. Va comunque detto che il francese ha fatto ampiamente il suo, comportandosi abbastanza bene sia in piedi che a terra, perdendo in maniera meritata ma comunque giocandosi le sue carte.
Vince dunque per Decisione il nostro Iron Mike.
Si arriva dunque al main event che vedeva in palio la prima cintura XC-1 in un match da 5 round di 5 minuti con opposti..
MATTEO MINONZIO e MARO PERAK
Un primo round quasi tutto a terra con Minonzio che si è ben difeso nelle posizioni svantaggiose e che per qualche decina di secondi è riuscito, per suoi meriti, a trovarsi on top. Arrivando al match comunque si sapeva che Perak avrebbe avuto un largo vantaggio a terra e Minonzio sarebbe stato avvantaggiato nella fase in piedi. Il round finisce con il croato che tira un’armbar che probabilmente sarebbe stata definitiva se ci fossero stati una manciata di secondi in più a disposizione.
Nel secondo round stupisce un po la strategia del nostro atleta che dopo qualche colpo decide di tentare di portare il croato a terra, tra l’altro riuscendoci, ma andando poi a cadere dopo poco in un’armbar davvero di gran livello che assegna la vittoria a Perak.
Rimane un po di perplessità sulla strategia di Minonzio nel secondo round, ma va comunque detto che Matteo si è ben comportato contro un grandissimo atleta presentatosi al match con un impressionante 16-1-1.
Un evento dunque di livello tecnico molto alto e spettacolare che ha sicuramente soddisfatto il pubblico presente.
Ringraziando Sergio Peroni e Marco De Santis, ci auguriamo di poter rivedere presto un evento di questa qualità che non può che far bene all’espansione delle MMA nel nostro paese.
Un saluto e un ringraziamento a tutti gli atlteti italiani impegnati nella serata, compreso Marco Santi che non ha potuto combattere a causa di un’infezione al gomito subita da quello che sarebbe dovuto essere il suo avversario.
Foto a cura di Fabrizio Forconi e Valentina Zarlenga