Il mondo delle MMA è sconvolto da una terribile notizia: Josh Samman, peso medio della UFC, è morto dopo essere stato in coma
Josh Samman, 28 anni, è morto dopo essere stato in coma da settimana scorsa.
Samman è stato ritrovato dalla polizia, che ha risposto a una chiamata per “possibile overdose”, privo di sensi in un appartamento, in compagnia del suo amico e compagno di stanza Troy Kirkingburg, che però è stato dichiarato cadavere all’arrivo dei paramedici.
La causa della morte del lottatore è, al momento, sconosciuta e sarà stabilita dall’autopsia. Inoltre, è stato dichiarato che non verrà eseguito nessun esame farmacologico, in quanto Samman è sopravvissuto per giorni dopo essere stato ritrovato e perché “non ci sono campioni adeguati da testare”, a detta del medico legale capo Craig Mallak, il quale ha aggiunto che la causa definitiva della morte potrebbe non essere trovata del tutto.
La morte di Kirkingburg, invece, sarà stabilita dopo un esame farmacologico.
Samman, oltre ad essere stato membro della diciassettesima stagione di “The Ultimate Fighter” ed un peso medio di discreto successo nella UFC, in cui ha compilando un record di 3-2, ha dimostrato di essere un autore di talento, pubblicando la sua autobiografia “The Housekeeper” e scrivendo per vari siti di MMA, quali UFC.com e BloodyElbow.com. Particolarmente interessante la sua intervista in tre parti a Jeff Nowitzky, da lui definito “l’uomo responsabile per tenere la UFC pulita”.