John Kavanagh, head-coach di Conor McGregor, ha parlato della sconfitta del suo protetto a UFC 196, subita per mano di Nate Diaz.
L’opinione comune riguardo la sconfitta subita da Conor McGregor a UFC 196 per mano di Nate Diaz è che sia stata causata da una differenza di peso eccessiva tra i due lottatori e dal fatto che l’irlandese abbia lottato due classi di peso superiori alla sua abituale, senza avere nessuna esperienza pregressa nei pesi welter.
John Kavanagh, suo capo-allenatore, non è dello stesso avviso. Infatti, intervistato da Ariel Helwani, ha detto:
Nel primo round, tante cose stavano funzionando bene. Ho pensato stesso caricando troppo il diritto sinistro, in particolare contro un avversario con la stessa postura di combattimento. Nate è piuttosto bravo a usare quel giro di spalla tipico dei pugili per difendersi. Per questo tanti sinistri non lo stavano colpendo in pieno. O gli andavano contro la spalla o Nate non si faceva colpire.
Ciononostante, alcuni colpi sono andati a segno. Conor è stato portato a terra da un single-leg di Nate, ma penso che si sia comportato bene, ha eseguito un bel raspado e ha quasi preso la guardia, l’ha quasi passata e ha messo a segno alcuni discreti colpi. Immagino che i giudici abbiano dato il primo round a lui, non vedo come possa essere successo altrimenti.
Poi, tra i due round, gli ho detto che non doveva per forza mandarlo a KO con un colpo solo, e che quindi non aveva senso caricare eccessivamente il sinistro.
Se c’è qualcosa da criticare riguardo l’incontro, penso che Conor l’abbia detto meglio di me, è il fatto che lui sia stato inefficiente con il suo lavoro, mentre Nate non lo è stato.
Nel secondo round, poi, Diaz ha sottomesso McGregor con una rear-naked choke, dopo averlo colpito duramente con un sinistro:
È stato un gran bel colpo. A quel punto penso che Conor fosse davvero esausto.
L’ho visto davvero molto stanco. Se c’è qualcosa che non puoi dire riguardo i fratelli Diaz è che si stanchino. Hanno quell’incredibile capacità di andare avanti e continuare a spingere. Sono entrambi degli atleti eccezionali.