Foto a cura di Andrea Roversi
Sabato 30 marzo al Palatiziano di Roma si è tenuto il primo atteso evento della neonata organizzazione Impera FC. Una serata che non ha tradito le aspettative della vigilia offrendo incontri molto belli, ricchi di capovolgimenti di fronte e colpi di scena. Il tutto unito ad una qualità organizzativa, probabilmente mai vista finora nel panorama italiano, che ha regalato grande spettacolo dentro e fuori la gabbia.
Nel main event della serata c’era grande attesa per lo scontro tra quelli che da molti vengono considerati i due migliori pesi welter del panorama nostrano: Marco Santi e Fabricio Nascimento.
L’incontro non ha tradito le aspettative della vigilia, ma purtroppo è stato rovinato da un errore arbitrale piuttosto grossolano.
Il match inizia, Nascimento finta un attacco di braccia, ma va subito a trovare un single leg con il quale porta Santi a terra guadagnando la side control.
Passano pochi istanti ed il brasiliano riesce a prendere la schiena del proprio avversario, assicurandosi il controllo grazie all’utilizzo dei ganci.
Da qui parte una fase di circa tre minuti in cui Nascimento mantiene la posizione e lavora attivamente alla ricerca di una rear-naked choke. Santi da parte sua riesce a difendersi lucidamente da tutti i tentativi di attacco del suo avversario, fin quando è questo a chiudere parzialmente la sottomissione. L’atleta toscano riesce però a difendere tenendo il mento all’interno e scongiurando una finalizzazione che ormai sembrava in dirittura d’arrivo.
Nascimento molla per un attimo la presa per partire con un nuovo tentativo, ma Santi con grande lucidità riesce ad uscire dalla posizione e riportarsi in piedi.
A questo punto è lui a tentare l’atterramento. Nascimento difende con uno sprawl e i due tornano per un attimo in piedi. Santi parte immediatamente con i pugni ed il suo avversario, vuoi per averne ricevuti alcuni, vuoi per le grandi abilità da posizione di schiena a terra, si lascia andare al suolo con l’atleta della Dog Eat Dog che prosegue la sua azione in ground and pound.
Dalla guardia di Nascimento, Santi lascia partire alcuni hammerfist che mettono si in difficoltà il suo avversario, ma che non impediscono a quest’ultimo di rimanere piuttosto lucido. Nascimento infatti reagisce andando ad infilare il proprio braccio destro sotto alla gamba del suo avversario, con il chiaro intento di tentare un leg lock, ma è proprio a questo punto che l’arbitro interviene decretando la fine del match per TKO, lasciando piuttosto increduli entrambi gli atleti e scatenando l’ira di Nascimento che più volte inveisce verbalmente verso il direttore di gara.
Guardando e riguardando le riprese ufficiali del match, il tutto appare purtroppo molto più evidente di quanto non lo fosse già dal vivo. Nascimento era certamente in difficoltà, ma ancora in grado di difendersi attivamente e di avere la lucidità per tentare un contrattacco, come del resto aveva iniziato a fare con il tentativo di leg lock iniziato poco prima dell’intervento dell’arbitro.
Anche senza contare il tentativo di sottomissione iniziato, i colpi ricevuti da Nascimento potevano indurre a fermare l’incontro in un match di semi-pro, ma non certo in uno tra professionisti, tanto più di livello internazionale come i due atleti in questione.
Un incontro quindi parzialmente falsato da una decisione arbitrale affrettata, che ha interrotto il match in un momento di evidente vantaggio da parte di Santi, ma del quale non vi è certezza che Nascimento potesse essere finito con il prosieguo dell’azione. Lo stesso Santi poco prima era infatti uscito ottimamente da una situazione nella quale sembrava ormai finito.
Un incontro dunque che apre le porte ad un rematch che appare quasi d’obbligo.
Queste le dichiarazioni di entrambi gli atleti rilasciate ai microfoni di MMA Mania.it dopo il match…
Fabrizio Forconi ci tiene a precisare, come fattogli notare dal diretto interessato, che quella di Santi a Nascimento non era una “provocazione” come definita nel corso dell’intervista, ma una vera e propria proposta che renderebbe orgoglioso l’atleta di Firenze qualora venisse accolta.
MARVIN ADEMAJ CON UN GRANDE COMEBACK
L’incontro più lungo tra quelli professionistici ha riservato un colpo di scena che ha infiammato il pubblico presente. Dopo più di due round in favore di Zuzolo è Marvin Ademaj infatti ad aggiudicarsi la vittoria per sottomissione nel corso della terza ripresa.
Nel primo round Ademaj inizia con alcuni colpi, ma è Zuzolo a chiudere immediatamente la distanza e portare a terra. Da qui alla fine della ripresa l’atleta del Legio’s team controlla ottimamente al suolo, lavorando in ground and pound ed evitando l’unico tentativo di sottomissione di Ademaj (un’armbar) per mezzo di uno spettacolare slam.
La seconda frazione di gara viene combattuta sulla falsa riga della prima. Anche qui infatti Zuzolo utilizza la prima scarica di colpi per chiudere la distanza e portare a terra. Ed è li che il match rimane fino al suono della sirena. Ademaj si è fatto pericoloso con un tentativo di triangolo ed ha effettuato un ottimo ribaltamento, ma Zuzolo si è guadagnato anche questa ripresa in maniera netta grazie al controllo e alle posizioni dominanti (tra le quali anche una monta).
Nella terza ripresa è però Ademaj ad iniziare aggressivo ed a mettere a segno due potenti pugni, Zuzolo resiste e poi va a schiacchiare contro la gabbia, dove entrambi lasciano partire delle combinazioni di braccia a viso aperto che il pubblico dimostra di apprezzare particolarmente. Ademaj riesce a guadagnare la schiena del proprio avversario in piedi, ma è poi Zuzolo a portare nuovamente il match a terra. Inizia di nuovo il lavoro in ground and pound dalla guardia di Ademaj ma, in maniera fulminea quanto inaspettata, il giovane talento di origini albanesi riesce a tirar fuori un’armbar inversa grazie alla quale si aggiudica l’incontro al minuto 2:05.
Comprensibile rammarico da parte di Zuzolo che vede quindi sfumare una vittoria che ormai sembrava meritatamente sua, ma grandi complimenti al ventunenne Ademaj per averci creduto fino alla fine e per essere riuscito a finalizzare un avversario fisicamente più forte di lui.
RAFAEL TORRES FINALIZZA GIULIANO PENNESE
Un match molto atteso anche questo perchè vedeva uno degli idoli di casa e atleti di punta dell’Hung Mun di Roma, Giuliano Pennese, affrontare uno dei maggiori talenti dello Stabile team di Milano. Ad avere la meglio quest’ultimo che costringe il suo avversario alla resa in meno di tre minuti di gara.
Dopo una prima fase di studio in cui Torres mette a segno un low kick e Pennese prova due scariche di colpi in avanzamento, il match entra nel vivo: Torres tira un nuovo low kick, che il suo avversario riesce a bloccare con il braccio ed a contrattaccare con un gancio destro che manda a terra l’atleta di origini brasiliane. L’azione prosegue immediatamente con Torres che, sfruttando l’azione di ground and pound di Pennese, contrattacca tentando una chiave al tallone. Per cercare di difendersi, anche Pennese tenta a sua volta la stessa tecnica, ma nel giro di poco i due si riportano in piedi.
Pochi istanti e Pennese lega in greco-romana, porta contro la gabbia e successivamente al suolo. Schiena a terra Torres inizia subito a lavorare con il suo Brazilian Jiu Jitsu ed effettua uno splendido ribaltamento che lo porta direttamente in posizione di monta. Durante l’azione di ground and pound, Pennese cerca più volte di uscire dalla posizione di svantaggio, ma Torres controlla ottimamente. L’atleta romano riesce poi a girarsi concedendo però la schiena al suo avversario, che non si lascia scappare questa occasione. Torres piazza immediatamente i ganci, prepara una rear-naked choke, ribalta il proprio avversario e chiude ottimamente la sottomissione per mezzo della quale costringe Pennese alla resa.
Vittoria veloce e importante dunque per Rafael Torres che si conferma come uno dei migliori pesi leggeri del panorama italiano e favorito numero uno alla vittoria finale del torneo dei 70kg di Oktagon MMA 2013.
Queste le dichiarazioni post-match dell’atleta…
LUCA RONCHETTI DOPO UN INIZIO DIFFICILE
Altro incontro molto atteso quello tra Luca Ronchetti, vincitore del titolo Legionarivs League, e Luca Vitali, uno dei migliori giovani del panorama italiano.
Anche questo match si è chiuso nella prima ripresa, grazie ad un’ottima kimura che ha costretto Vitali alla resa al minuto 3:53.
Ronchetti inizia mettendo subito a segno un calcio medio che però viene contrattaccato da una serie di colpi del suo avversario che mettono subito in difficoltà l’atleta umbro. Questo tenta quindi di uscire dallo scambio portando a terra, ma senza successo, per poi continuare la propria azione legando e portando contro la gabbia. Da questa posizione è però Vitali a portare a terra e guadagnare immediatamente la monta, iniziando poi un’azione di ground and pound. Ronchetti riesce a ribaltare la situazione andando a lavorare dentro alla guardia del proprio avversario. I due tornano in piedi contro la gabbia, con Rochetti a schiacciare alla rete, e da questa posizione Vitali riesce per un attimo a guadagnare la schiena del proprio avversario e portare una nuova proiezione, andando poi a lavorare dalla side position. E’ da questa posizione però che Ronchetti afferra il braccio del suo avversario, iniziando a lavorare per una kimura. Vitali difende bene, ma Ronchetti non si arrende nonostante due rotolamenti, riuscendo poi a costringere alla resa il suo avversario che inizialmente sembra patire un infortunio alla spalla, dovuto alla torsione, ma che fortunatamente non riporta nulla di grave.
Un successo di prestigio dunque per Ronchetti che aveva iniziato il match con qualche difficoltà, ma che ha avuto il merito di ribaltare una situazione sfavorevole e di guadagnare una grande e spettacolare vittoria prima del limite.
Queste le sue parole dopo l’incontro…
GABRIELE NANOSETTI PER TKO NELLA PRIMA RIPRESA
Nel match che originariamente prevedeva la sfida tra Gabriele Nanosetti e Luca Brugnolini, l’atleta della Dog Eat Dog si è imposto su Mohamed Byadi per TKO nel corso della prima ripresa.
Un match di Thai disputato in gabbia quello tra Nanosetti e Byadi, con i due che hanno dato vita ad un ottimo incontro per gli appassionati di striking, in cui si sono viste belle combinazioni e nel quale Nanosetti ha sfruttato il suo maggiore allungo e mostrato un ottimo thai clinch.
L’incontro è finito al minuto 3:39 quando Nanosetti entra con una combinazione formata da un montante prima ed un gancio poi, che manda al tappeto Byadi, finito poi in ground and pound nel giro di pochi istanti.
Se in tempo reale vi era più di qualche sensazione che il secondo colpo avesse impattato sulla nuca dell’atleta marocchino, guardando le riprese ufficiali della serata in slow motion, il sospetto diviene però una certezza. Nanosetti mette prima a segno un ottimo montante destro con il quale stordisce per qualche istante il proprio avversario, per poi partire con un gancio destro che impatta in maniera piena sulla nuca di Byadi mandandolo immediatamente a terra.
Azione totalmente involontaria da parte di Nanosetti, complice anche Byadi che raggiunto dal primo colpo si gira istintivamente, ma che per dovere di cronaca andava menzionata.
Se l’arbitro si fosse accorto di quanto avvenuto, avrebbe dovuto dichiarare il No Contest vista l’influenza del colpo irregolare (ma involontario) sull’andamento del match.
Nonostante questo, complimenti a Nanosetti per la vittoria, ma complimenti davvero anche a Mohamed Byadi che ha accettato un incontro contro un avversario difficile ed esperto come il toscano con soli due giorni di preavviso e due kg in meno fatti registrare sulla bilancia al momento del weigh-in.
Queste le parole di Gabriele Nanosetti dopo la vittoria…
MIRABELLA SI IMPONE SU EOLINI NEL PRIMO ROUND
Fotografia a cura di Stefano Barilotti
Altro match veloce quello tra Andrea Eolini e Michele Mirabella, con quest’ultimo che si impone per TKO al minuto 3:50 della prima ripresa.
Un incontro impostato quasi totalmente su lotta e ground and pound e nel quale i due atleti si sono alternati in posizioni di vantaggio, mantenendo sempre un ritmo sostenuto.
Il primo ad andare molto vicino alla vittoria è stato Eolini per ground and pound dalla monta, con l’arbitro che aveva iniziato a richiamare Mirabella con l’intenzione di stoppare di li a breve se l’atleta avesse continuato a subire. Il fighter dell’MMA Fighting Team riesce però ad uscire dalla posizione di svantaggio, portandosi in side control per poi guadagnare una monta, molto alta e tenuta ottimamente, dalla quale ha lasciato partire numerosi colpi in ground and pound che hanno indotto l’arbitro a fermare il match più per le ferite riportate da Eolini, che per un vero e proprio intervento imposto dall’atleta non più in grado di difendersi intelligentemente.
Con questa vittoria Michele Mirabella porta il suo record professionistico a 3-2, con due successi consecutivi, mentre Andrea Eolini subisce la prima sconfitta in carriera dopo i due match vinti precedentemente.
Fotografie e videointervista non sono purtroppo disponibili a causa di un problema tecnico avuto nel corso della serata.
Ci scusiamo con entrambi gli atleti ed i rispettivi team per questa mancanza.
Nel corso della serata anche quattro incontri semi-professionistici e la presenza dell’ospite d’onore Alessio “Legionarivs” Sakara che è stato intervistato all’interno della gabbia tra gli applausi dei presenti.
Maxi-schermi, regia in diretta, istant replay, coreografie importanti e una gabbia regolamentare da nove metri hanno fatto dell’evento Impera FC un vero successo segnando quello che, nella speranza di tutti noi, possa essere un evento riproposto con costanza che possa finalmente permettere alle MMA italiane di fare il salto di qualità che ormai si attende da diversi anni.