Il fighter romano Erbella Violetti, ci ha tenuto a replicare alle recenti dichiarazioni di Marvin Ademaj riguardo un loro ipotetico incontro, appellandolo come “un signor nessuno”.
Solo 3 giorni fa intervistavamo il fighter di origini albanese che da tempo combatte anche per il tricolore, Marvin Ademaj. Nell’intervista a tutto tondo, l’ultima domanda era dedicata alla sfida lanciata dal fighter romano Gianni Erbella Violetti ormai 2 anni fa:
Marvin ha cosi risposto:
Devo dire che non è un match che farebbe bene alla mia carriera, a livello internazionale è uno sconosciuto. Vincerei contro un signor nessuno e nell’eventualità della sconfitta sarebbe contro un nessuno. Sinceramente è un match che farei solo per soldi, ma non penso che qualcuno sia interessato ad organizzarlo. Detto questo, se lui vuole sa dove potermi trovare, viene nella mia palestra chiudiamo la gabbia e siamo solo io e lui. Ho altre cose a cui pensare ma un combattimento che sia in un incontro ufficiale o in un parcheggio non l’ho mai rifiutato.
Parole importanti che sono giunte alle orecchie dell’istrionico Violetti, che ci ha tenuto a replicare a queste affermazioni:
Mi ha fatto sorride la risposta che ha dato Ademaj riguardo la mia sfida lanciata ormai un paio d’anni fa tramite voi. Non tanto per la sua spavalderia, è giovane e ha il fuoco dentro, tutti noi che combattiamo siamo o siamo stati cosi, ma mi hanno colpito in particolare due parti di quella risposta. La prima è quella di voler dare a me del ‘sig. nessuno’. Posso assicurarvi che durante la sua lontananza dai match ci sono stati diversi organizzatori interessati a dare luce al nostro incontro, ma per diversi motivi non si è mai riusciti a contattarlo per rendere reale la sfida.
Ora ho 41 anni, sto cercando di organizzarmi il lavoro aprendo una mia palestra, sono lontano dalla formazione da diverso tempo per motivi personali: di salute e lavorativi e vi confesso che penso spesso ad un ipotetico ritiro per questi motivi, ma se è i soldi quelli che vuole per organizzare il match, potrei anche trovarli e pagarlo per entrare in gabbia con me, e dare in questo modo l’addio alle competizioni. Valuterò…
Il secondo motivo, quello che ho trovato meno appropriato, è la frase finale, ovvero ‘Ho altre cose a cui pensare ma un combattimento che sia in un incontro ufficiale o in un parcheggio non l’ho mai rifiutato.’
Sono una persona che ha sempre distinto lo sport dalla vita fuori dalla palestra. Tutto il movimento delle MMA ci ha sempre tenuto a distinguersi dall’idea di essere stupidi rissaioli.
Volevo solo chiarire questi punti in particolare. Grazie per la possibilità di replica.
Chissà se Ademaj avrà voglia di replicare, magari dando seguito all’interesse per un futuro match…