In una recente intervista, Georges St-Pierre, ex campione dominante dei pesi Welter UFC, ha voluto per la prima volta spiegare quale sia la motivazione principale per la quale ha deciso di ritirarsi. Queste le sue parole…
La mancanza di controlli anti-doping incessanti e approfonditi è una cosa che mi ha sempre disturbato molto ed è stata una delle motivazioni principali per la quale mi sono fatto da parte.
Prima dell’incontro con Johny Hendricks, St-Pierre aveva chiesto che sia lui che il suo avversario venissero sottoposti ad approfonditi e casuali controlli anti-doping da parte della VADA (Voluntary Anti-Doping Association). Hendricks aveva inizialmente accettato, per poi cambiare idea rifiutandosi di farlo. St-Pierre si sottopose ugualmente ai controlli, passandone completamente pulito.
Il franco-canadese ha poi aggiunto di non sentirsi supportato dall’UFC nella lotta contro il doping…
Ho provato a cambiare le cose e, sfortunatamente, forse per interessi economici o per questioni di immagine, l’UFC non mi ha supportato. Ho cercato di promuovere questa iniziativa con la massima diplomazia, ma non ha funzionato. Spero che prima o poi si riesca a conseguire questo obiettivo.
Parole pesanti dunque da parte di uno degli atleti più dominanti della storia delle MMA mondiali, che getta benzina sul fuoco su un problema che di certo non riguarda solo l’UFC o le MMA in generale, ma tutti gli sport professionistici e non.