Fedor Emelianenko non è molto interessato a rankings e statistiche varie.
Rispondendo a chi gli chiedeva se il futuro campione del torneo dei pesi massimi Strikeforce potrà di diritto essere considerato il numero 1 di categoria, superando quindi il campione UFC nei rankings, il russo ha così risposto : “Credo che a decidere saranno i commentatori e gli addetti del settore.”
Anche durante il decennio nel quale è stato quasi all’unanimità considerato il miglior peso massimo nelle Mixed Martial Arts, Fedor non ha mai peccato di superbia: “Durante tutta la mia carriera non ho mai pensato di essere il miglior fighter al mondo.”
Negli ultimi mesi in molti hanno ipotizzato che Fedor avrebbe cambiato qualcosa nel suo allenamento dopo la sconfitta arrivata contro Fabricio Werdum, Emelianenko ha però smentito queste voci: “Per me non è cambiato nulla. Mi sono allenato come ho sempre fatto. Nell’ultimo match ho semplicemente commesso un errore, perciò in allenamento mi sono impegnato per far sì che un errore simile non ricapiti più.”
Il campione russo ha anche parlato del torneo Strikeforce che lo vedrà protagonista insieme ad altri 7 pesi massimi di ottimo livello: “Credo che in questo torneo ogni partecipante sia un degno avversario e che ci siano alcuni dei migliori pesi mesi massimi al mondo. Vista la qualità degli avversari non credo che questo torneo sia inferiore rispetto al GP del PRIDE a cui presi parte nel 2004. Credo che questo sia altrettanto valido, anzi forse è addirittura migliore.”
Fedor darà via ai quarti di finale del torneo il prossimo 12 febbraio, quando affronterà Antonio “Bigfoot” Silva.
Il brasiliano ritiene di poter battere il russo puntando sulla propria maggiore stazza e sfruttando a suo favore i punti deboli di Emelianenko: Silva ritiene infatti che, come mostrato da Fabricio Werdum, Fedor sia vulnerabile nella lotta a terra.
I proclami di Bigfoot non sembrano però avere turbato il glaciale russo: “Questi discorsi non mi interessano, nell’incontro succederà quel che succederà, io sono pronto a combattere sia in piedi che a terra. Mi è capitato molte volte di affrontare avversari più grossi e pesanti di me o altri che dicevano quali fossero i miei punti deboli e forti. I miei avversari pensano di aver scoperto quale sia il mio punto debole? Bene, che provino ad approfittarne.”