Fedor Emelianenko, considerato da molti il miglior atleta di MMA di sempre, parla degli inizi della sua carriera e dei suoi allenamenti
L’ormai ritirato ex campione dei pesi massimi del Pride, Fedor Emelianenko, nel corso di una recente intervista, ha parlato del suo approccio agli sport da combattimento e degli allenamenti che lo hanno portato a diventare la macchina perfetta che tutti abbiamo potuto ammirare.
Queste le sue parole…
Ai tempi della mia infanzia ogni ragazzo faceva parte di un circolo sportivo. Magari anche solo per una settimana o un mese, ma tutti provavano lo sport.
Ho sempre voluto diventare più forte. Ragazzi che praticavano Boxe, Karate, Judo erano sempre molto popolari.
Ho iniziato ad allenarmi grazie a mia madre ed al mio primo allenatore. Entrambi erano istruttori in un centro sportivo. Lui mi ha invitato a diventare suo allievo. Nel tempo libero insegnava Sambo e Judo ai bambini. E’ così che tutto ebbe inizio per me.
Mi sono sempre allenato al mio massimo. I miei allenatori venivano soprannominati “Killer-Coaches” (Allenatori assassini). Perché? Perché quando mi allenavo duramente e finivo totalmente privo di energie, i miei coach venivano e mi obbligavano a fare altre 10-20 trazioni o altro. Questo faceva si che facessi 50-60 ripetizioni in più a settimana. Dopo un anno mi ritrovavo ad essere più allenato di tutti. Questo è il motivo per il quale ho sempre provato ad allenarmi più degli altri. Arrivavo prima in palestra e uscivo per ultimo. Alla fine questo ha fatto la differenza.